Influenza: "Vaccini pericolosi". Ritirate altre 490mila fiale difettose
Ogni anno l’influenza uccide più dell’Aids. Ma quest’anno non sarà facile riuscire a vaccinarsi. Infatti, mercoledì ben 490mila fiale di vaccino sono state ritirate dal mercato. Si tratta delle dosi prodotte dalla Novartis in quanto presentavano un’ “aggregazione proteica”. È la seconda volta nel giro di una settimana che un numero significativo di fiale vengono tolte dal commercio. La scorsa settimana è toccato a quelle prodotte dalla Crucell, ben 2 milioni. Così oggi il rischio di non riuscire a reperire in tempo il vaccino è più che una probabilità.
Quel virus che uccide più dell’Aids. Se in Italia per il virus dell’Hiv muoiono circa 1.000 persone ogni anno, per una delle malattie più diffuse e spesso sottovalutate, sono più di 9.000 gli italiani che ogni anno muoiono. A rimetterci in genere sono gli anziani, i bambini e le persone già gravate da altre patologie. Diventa, così, necessario prevedere piani di vaccinazione. Ma molte fiale sembrano provocare effetti collaterali pericolosi. Secondo il ministro Renato Balduzzi, la farmaceutica Novartis sarebbe stata a conoscenza sin da luglio delle problematiche che però sono state comunicate solo la scorsa settimana.
Allarme in ritardo ma “rischi limitati”. L’allarme è quindi scattato in ritardo e alcune delle 175mila dosi messe a disposizione nelle farmacie è stato venduto. Il vaccino difettoso, per lo meno, non sembra sia arrivato nelle Asl e ai medici di famiglia. Ma “niente allarmismi”, rassicura il ministro. Per le dosi già vendute, “finora non abbiamo avuto segnalazioni di effetti indesiderati sulle persone che dovessero essersi già vaccinate”. A causa di impurità, tuttavia, si tratterebbe, a detta del ministro, “di arrossamenti cutanei e qualche linea di febbre”. Insomma, niente di grave.
“Non ci saranno problemi di approvvigionamento”. Balduzzi rassicura anche sui rischi di approvvigionamento: “Non ci saranno problemi” perché ai soggetti a rischio saranno comunque assicurate le dosi di altre farmaceutiche distribuite ai medici di base e alle Asl, ai quali bambini, anziani e malati cronici si possono rivolgere per avere la vaccinazione gratuita. Dalle Asl comunque giungono rassicurazioni: “Il tempo climatico mite è un nostro alleato perché rallenta il diffondersi del virus. Vaccinarsi a novembre andrà ancora bene”.