Il Pdl in recupero, mentre Grillo perde consensi
Torna il sorriso nel Pd e nel Pdl. Il partito guidato da Pierluigi Bersani cresce nei sondaggi. Ma la vera sorpresa è il Pdl che ha avviato la sua rimonta, anche se gli scandali nel Lazio potrebbero comprometterla nei prossimi giorni. Insomma, come era prevedibile, i due principali partiti italiani stanno riassorbendo il consenso perduto con l’avvicinarsi del voto, un percorso che porta una più o meno forte polarizzazione dell’elettorato, abituato oramai al meccanismo del bipolarismo.
Il grande ritorno del Pdl. Secondo i dati Ipsos di Nando Paglioncelli, il Pd si attesta oggi al 26,3%, un buon punto di partenza per Bersani e per chi guiderà l’attuale imprecisata coalizione di centro-sinistra, ma tuttavia ancora molto lontano da quel 33% raccolto da Walter Veltroni nel 2008. Ad inseguire i democratici c’è un redivivo Pdl che, dopo quasi un anno dalla caduta di Silvio Berlusconi, riesce finalmente a vedere la luce alla fine del tunnel. Secondo Paglioncelli, infatti, si attesta al 22,2% dopo un periodo nel quale il suo consenso era sceso al di sotto della soglia psicologica del 20 con il sorpasso del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Grillo in crisi di consenso. Chi invece perde terreno è proprio il comico genovese che vede negli ultimi due mesi calare il suo consenso in maniera lenta ma inesorabile. Se si votasse oggi, M5S si attesterebbe al 16,8% dopo aver sfiorato quota 20% subito dopo le elezioni amministrative.
Idv e Udc stabili, piccola rimonta della Lega. Nessuna differenza significativa per gli altri partiti che si attestano sotto quota 10%. L’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro cresce appena e si attesta al 6,9%. Il partito di Nichi Vendola si attesta invece al 5,4%. Lontano (ma non lontanissimo) da quel consenso di cui godeva il suo carismatico leader qualche tempo fa. In lieve crescita l’Udc che comunque non riesce a superare Di Pietro. Si attesta, infatti, al 6,2%. In difficoltà Lega Nord e Fli. Se il Carroccio sta recuperando consenso dopo gli scandali interni, siamo ben lontani dalle percentuali raggiunte nel 2008 (8,3%) e nel 2009 alle elezioni europee (10,2%). Stazionario, invece, il partito fondato da Gianfranco Fini che si attesta al 2,6%. Calano, infine, gli indecisi.
Twitter: @PaoloRibichini
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Non riesco a trovare il link di questo sondaggio ? E’ una bufala?
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Non c’è nessun link. E’ stato diffuso durante la trasmissione Ballarò su Rai 3 martedì scorso
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ridicoli con questi sondaggi…ma cambiate mestiere…fatevi un orto…smettetela di rompere i coglioni…
paura fottuta del “populismo”….aha ah a ahaha ahahha a!!!!! -
si, ormai per alzare consensi ai partiti ladroni non sanno più che cosa inventarsi, e fino alle elezioni ne vedremo ancora delle belle
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piu’ che sondaggi mi sembrano ” sfondaggi” come sono i di dietro di certi sondaggisti.
negherebbero pure che respirano per far piacere ai padroni,razza ladra e infame-
Bene…può fare nomi e cognomi? Così la Magistratura potrà appurare gli effettivi legami della Ipsos con presunti “padroni”. La ringrazio anticipatamente
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