Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Diritto di critica | December 22, 2024

Scroll to top

Top

11 settembre, il cielo d'America sa ancora di cenere

11 settembre 2001, sono passati 11 anni. Sembra un’eternità, ma è ieri: l’eredità di quelle torri crollate è ancora addosso all’America. E a noi, ancor oggi sulla breccia di due guerre, divisi tra l’impegno sul campo e i dubbi etici della guerra. Giusta o non giusta che sia stata, non scordiamo che stiamo ancora combattendo per vendicare le vittime del WTC.

FOTOGALLERY

Le vittime aspettano ancora la verità. A 11 anni dall’attacco terroristico alle Torri Gemelle, i parenti delle 2974 persone uccise non sanno ancora tutto. La commissione 9/11 di Washington chiuse il dossier attribuendo tutta la responsabilità del crollo agli incendi provocati dagli aerei dei terroristi, escludendo dunque ogni complicità o coinvolgimento delle autorità (occulte o palesi) statunitensi: eppure, ancora oggi i teorici del complotto presentano prove, o quantomeno indizi. Come ricorda Giulietto Chiesa, membro del Consensus 9-11 Panel, sette esercitazioni ufficiali del Pentagono si sarebbero tenute lontano dalla costa orientale l’intera flotta aerea americana, lasciando indifesa proprio New York. E sempre secondo i teorici del complotto, ci sarebbero tracce di esplosivi sui tralicci di cemento delle due torri, ad una altezza ben diversa dal punto d’impatto degli aerei del terrore.

Undici anni di guerre. Gli Stati Uniti scatenarono, subito dopo l’attentato, due guerre per “lavare quel sangue”: l’Afghanistan, occupato nel giro di tre mesi dalla “coalizione dei volenterosi”, e l’Iraq, invaso nel 2003. La destituzione del dittatore Saddam Hussein costò all’America una guerra lunga 8 anni, oltre 4mila militari morti e un gravissimo contraccolpo mediatico con la pubblicazione dei video sulle carceri degli orrori ad Abu Ghraib e Guantanamo. Oltre ad 1,5 milioni di vittime (stimate) tra i civili iracheni. L’Afghanistan è tecnicamente ancora in guerra, nonostante la morte di Osama Bin Laden (anch’essa foriera di dubbi) e l’apparente democrazia instaurata dal regime filo-occidentale di Karzai. La cadenza bisettimanale o mensile degli attentati contro le truppe di occupazione occidentali, Italia compresa, dimostra l’insuccesso della “pacificazione” voluta e proclamata dai sostenitori americani ed europei della “guerra giusta” su Kabul.

L’America è cambiata? Quattro anni fa, Barack Obama fece innamorare il mondo proponendo la pace: dell’America con l’Islam, dell’America con la Russia, dell’America con il mondo “non occidentale”. Un impegno mantenuto solo in parte. La guerra d’Iraq è finita ufficialmente il 15 dicembre 2011, su suo ordine (o quantomeno, così fu fatta passare). Kabul è ancora difesa da truppe americane e addestratori Nato, che lasceranno il paese tra il 2013 e il 2014. Una transizione che già oggi appare difficilissima, e più dettata dalle necessità economiche americane piuttosto che dalla situazione concreta del paese.

L’America non è ancora uscita dalle macerie dell’11 settembre 2001. Alla vendetta, svanita da un’estenuante guerra di posizione contro un nemico incompreso, è subentrato il lutto – la consapevolezza di aver perso il proprio ruolo nel mondo. Passerà ancora molto tempo, prima che si liberino dei fantasmi in caduta libera dalle Torri Gemelle?

Comments

  1. Giulietto Chiesa? Ma davvero? XD

  2. Massimo Fogo

    Fintanto che i media dell’informazione “ufficiale” daranno credito in maniera così PECORONA alla versione USA di come si sono svolti i fatti, possiamo tranquillamente dire che non c’è democrazia, non c’è informazione e non c’è libertà. E’ molto più che evidente che: – nessuna delle 2 torri è crollata a causa degli impatti e se fossero crollate per quella ragione, LE LEGGI DELLA FISICA dimostrano senza ombra di dubbio che il crollo sarebbe stato MOLTO diverso – il terzo edificio del WTA è crollato per…??? Per cosa?? Ma fatemi il piacere!!! – nessun BOEING ha colpito il pentagono e le immagini mandate in onda dai vari TG subito dopo (prima del crollo del muro) lo dimostrano – nessun BOEING è precipitato nel punto indicato in Pensylvenia, resta da vedere se è caduto altrove o se, come qualcuno sostiene, non è affatto caduto – nessuna telefonata di durata rilevante via cell sarebbe stata possibile dai cieli USA: la copertura dell’epoca era molto a macchia di leopardo (per cui le telefonate dagli aerei tanto pubblicizzate sono delle bufale) … x quanto devo continuare? … la smetteranno mai i giornalisti di mettersi a 90° invece di dare le notizie VERE? … ci vuole tanto a sviluppare un pochino di senso critico? … 11 anni di guerra per? Vendicare le vittime, rendere il mondo più sicuro o per mettere le zampe sul petrolio?