La morale laica sbarca in Francia, la proposta di Peillon fa discutere
Un progetto ambizioso per “rifondare la scuola francese” e risolvere l’annoso problema della scarsità dei docenti, visto che la percentuale di insegnanti sul totale degli studenti è tra le più basse d’Europa. Il ministro dell’Istruzione Vincent Peillon sostiene l’importanza di una svolta nel sistema educativo francese, un aspetto cardine della nuova politica di Francois Hollande.
L’idea si articola in diversi corsi di morale universale, basata sulle idee e la ragione. “La capacità di riflettere – ha spiegato Peillon –, criticare e mettere in dubbio, questo è quello che si deve imparare a scuola. Il risanamento della Francia – ha precisato il ministro – deve essere materiale, ma anche intellettuale ed etico”. Il processo di risanamento della scuola, considerato nel suo insieme, passa anche dall’assunzione di nuovi docenti. Sono circa 80mila gli insegnanti licenziati dal 2007 a oggi, per tagliare i costi esorbitanti dell’apparato pubblico. Atteso per il 2013 un concorso per reclutare più di 22 mila insegnanti, anche se non saranno aumentati gli stipendi a causa della crisi globale. La creazione di nuove cattedre rappresenta, infatti, uno dei problemi principali, se si pensa che in Francia ci sono solo 6 insegnanti ogni 100 studenti e ciò comporta un affollamento nelle classi. Una percentuale tra le più basse in Europa. “Le classi saranno ancora affollate – ha spiegato il ministro Peillon – e difficilmente troveremo dei sostituti, ma sono state create mille cattedre. Con i mezzi a disposizione è tutto ciò che possiamo fare”.
Altro problema è rappresentato dalla formazione degli insegnanti, per la nuova disciplina che non è facilmente inquadrabile e potrebbe sconfinare nell’anti clericale: “La laicità come fatto giuridico – ha sottolineato il ministro dell’Educazione –, filosofico e storico non è stata sufficientemente studiata. Alcuni pensano che la laicità è contro le religioni, altri credono che sia semplicemente tolleranza; altri che consista unicamente in regole di convivenza. La morale laica – ha aggiunto Peillon – è capire ciò che è giusto, distinguere il bene dal male, è avere dei doveri come dei diritti, delle virtù e soprattutto dei valori. Ci sono dei principi più importanti degli altri – ha concluso il ministro –: la conoscenza, la dedizione, la solidarietà, anziché il valore del denaro, della competitività, dell’egoismo”.