In Siria guerriglieri islamici con passaporto britannico
Nuove preoccupanti notizie giungono dalla martoriata Siria: alcune delle cellule “straniere” di al-Qaeda presenti nel paese sarebbero composte da cittadini britannici di origine asiatica. L’Ufficio Esteri del governo britannico ha immediatamente aperto un’inchiesta.
L’allarme è stato dato da due fotografi, l’olandese Jeroen Oerlemans e il britannico John Cantlie, i quali sono stati tenuti in ostaggio per una settimana da un gruppo di estremisti islamici, di cui buona parte con forte accento britannico delle zone di Birmingham e Londra. I due, i quali sono anche stati feriti da colpi di arma da fuoco durante un tentativo di fuga, affermano che parecchi membri del gruppo hanno dichiarato di essere di origine pakistana e bengalese e di trovarsi in Siria per preparare una nuova jihad.
Un intervento delle Forze di Liberazione siriana ha portato al rilascio dei fotografi, i quali sono poi stati accompagnati in Turchia. La notizia preoccupa notevolmente governo e opinione pubblica britannica in quanto all’ inizio di luglio un raid coordinato di polizia e servizi segreti a Stratford, nella zona est di Londra, ha portato all’arresto di sei persone, tutti cittadini britannici. Tre di loro farebbero parte della stessa famiglia di origine bengalese e tra gli arrestati risulta anche Richard Dart, un convertito noto per essere apparso in un documentario della BBC nel quale mostra la sua quotidiana attività a favore di un gruppo legato all’estremismo islamico e dove dichiara di essere favorevole alla jihad e all’applicazione della sharia in Gran Bretagna.
Dart è accusato di aver compiuto viaggi in Pakistan dove si sarebbe addestrato in campi gestiti da terroristi e di aver pianificato dei potenziali attentati contro membri dei servizi di sicurezza britannici. Il giovane, originario della zona di Weymouth, fu convertito all’Islam da Anjem Choudary, un controverso personaggio noto nel Regno Unito per il suo appoggio ideologico alla jihad, per aver definito gli attentatori dell’11 settembre dei “magnifici martiri” e per essersi rifiutato di condannare gli attentati di Londra del luglio 2005.
In un’intervista alla CBN Choudary dichiarò inoltre come l’Islam non possa essere definito una religione di pace in quanto il termine “Islam” significa sottomissione. Una dichiarazione che, al di là dello scalpore, suscitò forti reazioni da parte dei tanti musulmani britannici che non condividono questo tipo di ideologia estremista.
Il giornalista Mehdi Hassan pubblicò nel 2010 un articolo intitolato “Per favore non ascoltate Anjem Choudary” dove, tra le varie cose, afferma come quest’uomo non abbia alcuna competenza, qualifica o credenziale per potersi permettere di predicare o emettere giudizi legali in campo islamico. Sempre secondo Hassan, solo una minoranza della popolazione britannica di fede islamica condividerebbe l’ideologia di Choundary, notizia confermata anche da Jamie Bartlett sul Telegraph.
La presenza di cellule composte da estremisti islamici britannici sta però risvegliando notevoli timori in un paese che ha ancora fresche le cicatrici degli attentati di Londra del luglio 2005, portati a termine da terroristi “di casa”.
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Sono stati proprio loro a farli entrare in Siria. Povera Siria…
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MA QUANTE PALLE ANCORA DOVREMO SOPPORTARE DA STI SFIGATI DI POTENTI CHE NON SANNO NEANCHE LORO COSA VOGLIONO!!!!SE LA SUONANO E SE LA CANTANO ..FANNO TUTTO LORO E POI CI RIEMPIONO DI SUPERCAZZOLE CHE DEFINISCONO INFORMAZIONE…….DI ASSAD NON ME NE PUO’ FREGARE DI MENO MANCO LO CONOSCO E SICURAMENTE FINO A OGGI HA VISSUTO MEGLIO DI NOI….MI SPIACE PER LA GENTE COMUNE IN SIRIA CHE PURTROPPO PAGA IL CONTO PIU’ SALATO……
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