Il business delle Olimpiadi, a Londra meno turisti e più sconti negli alberghi e ristoranti
I media avevano prospettato un’ Olimpiade “nera” per Londra e i suoi abitanti. La capitale, solitamente affollata in questo periodo dell’anno, però, deve ancora conoscere il pienone. Con i soli 100mila visitatori, rispetto ai 300mila delle previsioni, ristoratori, albergatori e titolari di pub stanno studiando offerte vantaggiose per coloro che sceglieranno Londra come meta delle proprie vacanze. Ospitare i Giochi, secondo le previsioni, avrebbe garantito alla città un incremento nei profitti quantificabile in 20 miliardi di dollari, ma alcune aree di Londra non hanno conosciuto particolari sviluppi architettonici e sembrano quartieri fantasma.
Si moltiplicano, però, le iniziative per incrementare il flusso turistico legate alle Olimpiadi. La catena di alberghi olandese “citizenM”, aperta vicino alla Tate Modern, ha dato vita alla piattaforma “Reports citizenM” per citizen journalist, per documentare storie relative ai Giochi e non solo. Allo studio una serie di conferenze e workshop, incluse quelle sugli sport di strada. L’impatto delle Olimpiadi, in termini di fidelizzazione con il pubblico, è molto importante e punta a far tornare il cliente anche dopo le due settimane dei Giochi. “Lastminute.com”, il sito web che offre le migliori offerte e gli sconti su alberghi e hotel, ha tagliato le tariffe di quasi un quinto, arrivando a pagare una media di 130 dollari per un alloggio a quattro stelle.
Per ciò che riguarda i teatri, il sito “londontheatredirect.com” ha riferito che le prenotazioni sono scese del 50% rispetto a un anno fa, nonostante ci siano diverse offerte lastminute. Ci sono, inoltre, possibilità di unire teatro e cena anche in ristoranti dove è difficile prenotare. “Menu olimpici” e sconti del 50% dopo la prima serata di teatro. Con una diminuzione del 30-35% di presenze tra musei e gallerie d’arte, le più belle attrazioni di Londra possono essere ammirate con relativa tranquillità. E per le imprese e aziende le occasioni fioccano. Prima che la “febbre olimpica” finisca.