C'è la crisi, i parlamentari già in vacanza
Le vacanze si avvicinano, anche per i parlamentari. Certo, il governo vorrebbe farli lavorare quasi fino a Ferragosto, ma al di là dei tecnici e delle loro “assurde” richieste, qualcuno ha deciso di andare già in vacanza. Non da ieri, ma addirittura già da giugno. C’è la crisi, poco importa.
Pdl, quando i leader sono già al mare. Alfano la scorsa settimana si è presentato all’incontro con i “rottamatori” del Pdl in camicia bianca, giacca blu e un’invidiabile abbronzatura. Ora che è stato di fatto destituito dalla leadership del Pdl non gli è rimasto molto da fare. Ma a giugno lui in Parlamento si è presentato solo un giorno: secondo OpenPolis, su 160 votazioni che sono state effettuate, lui ha votato solo una volta. Troppi impegni di partito come segretario? Sarà. Ma sta di fatto che spetta a lui verificare l’operato dei suoi uomini mentre votano i decreti e i disegni di legge del governo.
Il Cavaliere assente (con i suoi fedelissimi). Ma c’è chi nel Pdl ha fatto anche peggio. Si chiama Silvio Berlusconi, il quale, in compagnia di Denis Verdini, non ha partecipato nemmeno ad una votazione, nonostante sia oggi un semplice deputato. Certo, non è semplice senza i voli di Stato spostarsi velocemente tra Roma, Arcore e la villa in Sardegna. Assenze giustificate almeno quelle della sua ex pupilla beneventana, Nunzia Di Girolamo. È mancata a tutte le votazioni, era in maternità. Invece, le assenze dell’avvocato di fiducia del Cavaliere, Nicolò Ghedini (non ha partecipato nemmeno ad una votazione a giugno) si spiegano forse solo con gli impegni giudiziari dell’ex premier. Tra i meno presenti anche Michela Brambilla, particolarmente impegnata, sin dai primi giorni di questa calda estate, a proteggere i cani con la sua associazione. Non c’è tempo per il Parlamento: si è presentata una sola volta. E che dire di Ignazio La Russa: nessuna presenza, e non ha neanche la scusa di essere a capo di un’organizzazione ambientalista.
Il Senatùr in canotta. Mi sa che al Nord l’estate, quest’anno, è arrivata prima. Così Umberto Bossi ha dovuto sfoggiare prima del solito la sua canottiera bianca. Ma in Parlamento non si entra senza giacca e camicia. Quindi Bossi ha preferito soprassedere: non era il caso di immergersi nella calura romana con il vestito buono della domenica. Come il suo amico Silvio, zero presenze. “Roma non mi piace, preferisco fare la guerra sulle Alpi”, aveva detto il Senatùr. Ora non gli rimane nemmeno questa possibilità. Tra gli assenteisti del Carroccio anche Marco Reguzzoni (zero presenze). E pensare che gli altri parlamentari leghisti rimangono tra i più presenti, insieme a quelli del Pd.
Democratici presenti, ma… E proprio i democratici sono stati i più assidui in Parlamento. Quasi tutti hanno partecipato ad almeno la metà delle votazioni. Fanno eccezione gli sconosciuti Marilena Parenti (sempre assente) e Massimo Vannucci (presente al 20% delle votazioni), e Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd è stato presente al 35% delle votazioni. Che il resto del tempo l’abbia passato ad organizzare la Festa dell’Unità?
Twitter: @PaoloRibichini