Siria, inizia la battaglia finale
Durissimo colpo messo a segno ieri mattina ai danni del regime Assad: un’esplosione presso la sede della Sicurezza Nazionale a Damasco ha causato la morte del ministro della Difesa Doud Rajiha e il ferimento di numerosi alti funzionari del governo tra cui il capo dei servizi segreti militari, nonché cognato di Assad, Assef Shakwat e il ministro dell’Interno Muhammad Ibrahim Shaar.
L’attacco. L’attentato è avvenuto mentre all’interno del palazzo era in corso una riunione tra i ministri di governo e i funzionari della sicurezza. Non è ancora chiaro se l’esplosione sia stata causata da una bomba piazzata sul posto o da un attentatore suicida.
Il regime trema. Nelle prime ore della mattinata di mercoledì i mastodontici edifici in stile sovietico del quartiere occidentale di Dummar, che ospitano ausiliari dell’esercito siriano posti a difesa del vicino palazzo presidenziale, sono stati presi a colpi di mortaio dall’esercito di liberazione (FSA). Secondo la televisione di stato siriana l’attentatore potrebbe essere una delle guardie del corpo del ministro della difesa; ciò darebbe conferma alle voci secondo cui molti militari dell’esercito regolare siriano si stiano segretamente schierando con i ribelli, rendendo così possibili operazioni senza precedenti e minando la fiducia intercorrente tra gli stessi membri del regime. Un importante segnale è poi il trasferimento di truppe siriane dal confine con Israele a Damasco, nel tentativo di contrastare i ribelli che sono ormai penetrati nella capitale e i quali affermano che nelle prossime ore incrementeranno gli attacchi contro le installazioni governative.
La tv nega la battaglia di Damasco. Nel frattempo la televisione di Stato, ovviamente controllata dal regime, tenta in tutti i modi di far credere alla popolazione che a Damasco sia tutto tranquillo attraverso drammatiche interviste con sottofondo di spari e colpi di mortaio nelle quali alcuni cittadini affermano come sia tutto tranquillo. Scene già viste anche in Iraq durante la caduta di Saddam Hussein.
E Assad? A questo punto in molti si chiedono che fine ha fatto Bashir Assad, visto che sua moglie Asma è stata individuata la scorsa settimana a fare shopping spensierato per le vie del centro di Londra; si tratta realmente di shopping spensierato o la signora Assad sta organizzando un trasloco da Damasco ad altra destinazione?