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Diritto di critica | November 8, 2024

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Per rinnovare il Pdl è inutile mandare al rogo la Minetti

Per rinnovare il Pdl è inutile mandare al rogo la Minetti

Ora è lei il simbolo della politica dei festini e delle escort. Ma Nicole Minetti più che la strega cattiva da mettere al rogo, è solo una pedina sulla folle scacchiere della politica berlusconiana. Ora nel partito la vogliono veder bruciare sul rogo dell’ignominia; lei, l’igienista dentale del Cav e soubrette di scarso successo.

“Minetti, dimettiti”. “Accogliamo con soddisfazione le dimissioni di Nicole Minetti. Io credo che sia portata per fare altre cose. La politica non fa per lei. Non è adatta”, spiega ai cronisti Daniela Santanché. Eppure proprio lei disse ad aprile durante la trasmissione radiofonica La Zanzara: “Nilde Iotti fu l’amante di Togliatti. Lui ci aveva visto lungo poiché lei divenne la prima donna presidente della Camera. La Iotti non ha mai vinto un concorso per quel posto, come la Minetti”. Ma, al di là di improponibili paragoni, la Minetti rimane un giovane donna legata ad un doppio filo con il Cav. Simbolo di feste e festini, custode – forse – di inenarrabili segreti.

Dopo il complimenti, le dimissioni. Ora Berlusconi sa che il Pdl può tornare a crescere se cambiano le facce. E la Minetti, politicamente, è bruciata alla veneranda età di 27 anni. Ma perché mandare al rogo lei, pedina su uno scacchiere, e non chi quelle pedine, quei fanti e quelle torri li ha spostati da una casella all’altra? Silvio Berlusconi, in primis. E tutta quella classe dirigente che ha fatto finta di nulla, come se fosse normale che un partito composto da militanti mettesse nello sciagurato listino una persona che non solo non sa cosa sia la militanza, ma che, al di là di lauree e diplomi di lingua, non ha mai dimostrato alcuna capacità politica. La Minetti ora farà la fine di Renzo Bossi. Il Senatùr almeno oggi non conta più nulla, abbandonato dagli amici (“leccapiedi”, li definisce lui). Mentre il Papi per eccellenza rimarrà lì al suo posto. Anzi, senza la Minetti si rifarà presto una nuova verginità. Eppure dichiarava in tv contro Lerner non troppo tempo fa: “Nicole è una splendida persona, preparata, intelligente e seria. Si è laureata con il massimo dei voti ed è di madre-lingua inglese”.

Il Cavaliere o morte. D’altronde questa operazione di facciata è necessaria per salvare il partito. E anche chi difende la Minetti (la Gelmini è la capofila insieme a Galan) sa bene che la rinascita del Pdl/Cav passa attraverso questa inevitabile purga. Nessuno attacca Berlusconi – vero artefice di questa politica delle veline – perché nessuno può proporsi come reale alternativa. Bruciato Formigoni, al Pdl non resta che prendere due strade: primarie, pulizia interna, rinnovamento e pesante sconfitta. Una catarsi che potrebbe dar vita ad un nuovo centro-destra italiano, non più orfano dell’anomalia del berlusconismo. Oppure – come sembra voglia fare – riproporre il Cav come unica soluzione per salvare almeno un po’ di voti (anche se i sondaggi oggi dimostrano che l’effetto “ri-discesa in campo” non sortisce grossi effetti). Un percorso, quest’ultimo, che bloccherà ancora per molto il rinnovamento del partito e di tutta l’area del centro-destra. Solo con un tonfo alle prossime elezioni si aprirebbero, in questo caso, spiragli di rinnovamento. Che certamente non passa dalle dimissioni della Minetti.

Twitter: @PaoloRibichini

Comments

  1. megadream

    Voi di “diritto di critica” nn avete il diritto di critica perche’ siete di parte, ovvero sinistroidi incalliti che temono il grande presidente berlusconi per la sua ennesima vittoria. Rosicate vero???? ahahahahah

    • PaoloRibichini

      Curioso vero?! Ieri ci hanno accusato di essere berlusconiani. C’est la vie

  2. cassandro

    quante belle ragazze di 27 anni e laureate esistono e non percepiscono uno stipendio d 18.000 euro al mese. Ma lei cos’ha fatto per meritarselo!!!……

  3. Wody

    Non lo chiedere….e’ meglio !! Comunque pur non votando per il Pdl ..forse e’ inutile ma sarebbe …un bel segnale …..come inizio sia chiaro !