Sanità Usa, la Corte Suprema dà il via libera alla riforma di Obama
Lo aveva promesso: “riformerò la sanità americana”. Così Obama, allo scadere del suo mandato, ottiene la sua più importante vittoria: contro tutti e contro un sistema palesemente iniquo. Una riforma storica, quella sanitaria, che potrebbe cambiare profondamente l’America.
“La legge sanitaria è costituzionale”. La legge che riforma il sistema sanitario è dunque costituzionale. Lo ha stabilito la Corte Suprema che era stata chiamata a pronunciarsi sull’obbligo di stipula di un’assicurazione sanitaria individuale. Una vittoria di misura, ma pur sempre una vittoria che ha molte implicazioni politiche, visto l’ampio potere interpretativo che la Corte Suprema detiene. Cinque voti a favore, quattro i contrari. Così, dal 2014, 30 milioni di americani potranno avere cure mediche “gratuite”.
Tutta una questione di Libertà. Tra libertà ed uguaglianza, per la prima volta dopo decenni, la lancetta negli Usa propende verso la seconda. E proprio sul tema della libertà si è appoggiato il ricorso della Corte di Atlanta che aveva dato ragione a 26 Stati che avevano tentato di bloccarla. Gli Stati ritengono che questa norma possa violare i diritti personali perché obbliga a prendere una decisione che invece dovrebbe, a loro avviso, essere libera.
La sanità americana, fino ad ora. La riforma di Obama, seppur tacciato da qualche neo-con di “comunismo”, non ha nulla a che vedere con il sistema sanitario europeo, spesso criticato dagli Usa perché ritenuto eccessivamente statalista. Non si tratta, infatti, di una rivoluzione, ma di un’estensione delle garanzie sanitarie. Negli Usa, la copertura assicurativa è individuale e viene pagata dal singolo cittadino o dal datore di lavoro. Tuttavia, mentre le classi più povere e gli anziani sono protetti da un sistema pubblico, le classi medio-basse devono attualmente pagare di tasca propria assicurazioni dal costo esorbitante. Così, in molti rinunciano a scapito della propria salute e quella dei propri familiari. Ci sono poi coloro i quali non vengono assicurati: i malati cronici.
I punti della riforma. Di fatto Obama estende la copertura obbligatoria alla classe medio-bassa (anche attraverso sussidi e agevolazioni fiscali) e obbliga le società assicuratrici a stipulare polizze anche con malati e con coloro che sono affetti da malattie croniche.