Aumenta la disperazione, cresce il traffico illegale di organi
In questi lunghi anni di crisi economica il commercio illecito di organi umani, utilizzati per il trapianto si è perfezionato ed è in continua crescita. In Europa avanza prepotentemente il mercato nero attraverso internet. Il terreno per la commercializzazione illegale è fertile. Così sulla rete si possono trovare annunci del tipo: “Vendo rene per gravi esigenze economiche a facoltosi. Contattatemi solo gente seria no perdi tempo e gente stupida!” Ogni singola storia è triste e personale. Cliniche illegali, medici corrotti e reti mondiali, per questione di profitto, si occupano di queste persone disperate.
Basta accendere un pc, mettere un annuncio e aspettare la risposta di qualche altro disperato in cerca di un organo che gli possa salvare la vita. David Shirk, un professore di scienze politiche e direttore del Trans-Border Institute presso l’Università di San Diego, che ha indagato sul traffico di carne umana negli USA è convinto che “per la maggior parte, il traffico di organi avviene negli ospedali, dove ci sono medici corrotti“.
“Ci sono organizzazioni criminali sotterranee che forniscono trapianti renali“, spiega Luc Noel, coordinatore delle tecnologie sanitarie essenziali presso l’OMS. “La maggior parte dei casi coinvolgono i poveri, gli indigenti e vulnerabili che sono disposti a dare i loro organi per soldi.”
Narcomafie afferma che in Europa sono circa 60mila le persone in attesa di un trapianto e dieci pazienti al giorno muoiono per mancanza di organi. Un fattore che contribuisce alla domanda di tessuti è la lunghezza delle liste di attesa per avere un trapianto. Fra i destinatari, potrebbero esserci persone che hanno bisogno urgente di un trapianto a causa di una malattia terminale. Narcomafie spiega che “la piaga del contrabbando di organi interessa principalmente paesi come la Cina, l’India, il Pakistan, il Brasile e le Filippine, dove uomini, donne e bambini vengono utilizzati come pezzi di ricambio da criminali senza scrupoli”. Una inchiesta del settimanale l’Espresso del 2007 mostrava la pratica illegale di organi in Nepal nel centro di Kathmandu. Qui, si vendono organi a circa mille euro l’uno.
In Europa, questo traffico, fino a poco tempo fa non era molto vigoroso. Ai disperati pazienti non restava che andare in paesi come Ucraina, Moldavia e Paesi dell’Ex Jugoslavia per contrattare il prezzo e portare a casa il pezzo di carne tanto desiderato. Dick Marty, membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, in un rapporto del 2011, ha incolpato il primo ministro del Kosovo, Hasim Thaci, d’aver guidato una banda mafiosa dedita al traffico di organi prelevati da prigionieri serbi di proposito assassinati durante e dopo la guerra del 1999 in varie zone dell’Albania.
In Italia la donazione di organi e tessuti rigenerabili (sangue, midollo osseo, etc.), è legittima solo come atto gratuito ed è soggetto a una legislazione ben precisa. Secondo il Codice Civile “non sono ammissibili atti di disposizione del corpo che provochino una diminuzione permanente dell’integrità fisica” (art. 5). Molti organi non rigenerabili però sono presenti in quantità doppia (due reni) e il prelievo di uno di questi consente al donatore di mantenere una buona qualità di vita, e nel contempo di migliorare se non salvare la vita del ricevente.