Omofobia, a Roma un Pride Park contro le discriminazioni
di Andrea Tornese
Prima una persona transessuale aggredita e minacciata ad Ardea, sul litorale laziale, agli inizi di giugno. Poi due ragazze lesbiche, a Velletri, sempre in provincia di Roma, insultate e inseguite fino alla loro auto, presa a calci e pugni. E giovedì notte, ancora, una brutale aggressione ai danni dell’attivista gay romano, Guido Allegrezza.
“La risposta più giusta a questo tipo di violenze è scendere tutte e tutti in piazza nella giornata del Pride, il momento di massima visibilità per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender” è il commento il comitato organizzatore del prossimo Roma Pride che esprime solidarietà e vicinanza ad Allegrezza “con il quale ha condiviso, negli anni, numerose battaglie”.
Secondo la denuncia sporta ai Carabinieri di Ardea, un gruppo di quattro ragazzi ha avvicinato la persona transessuale mentre era in spiaggia e ha iniziato a insultarla con frasi tipo ‘fai schifo, noi i travestiti li uccidiamo’, e altri epiteti, e l’ha minacciata con racchettoni. Nei giorni immediatamente successivi poi le è stata danneggiata l’auto, le hanno rotto un vetro e rovesciato sul tetto feci e banane. La seconda aggressione ai danni di una coppia di ragazze lesbiche è avvenuta invece a Velletri dove le due giovani donne sono state insultate da alcuni ragazzi, mentre erano in un pub, inseguite e minacciate con calci e pugni sulla loro auto al grido di ‘sporche lesbiche'”.
L’aggressione a Guido Allegrezza, segnalata all’Oscad, l’osservatorio contro le discriminazioni della Polizia di Stato e dei Carabinieri, è avvenuta nella notta tra giovedì e venerdì a Roma, all’EUR, in una zona abitualmente frequentata da gay. L’attivista gay, da anni impegnato nel movimento lgbt romano, è stato raggiunto da quattro ragazzi tra i 25 e i 30 che gli hanno scagliato contro pietre procurandoli ferite alla testa, frattura delle costole e varie contusioni con una prognosi di 30 giorni.
Immediata la reazione di tutta la comunità lgbt romana, impegnata in questi giorni in una serie di eventi legati al Pride, che ha espresso solidarietà ed affetto ad Allegrezza. Vicinanza è arrivata anche dal presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti, dal vice sindaco di Roma, Sveva Belviso, e dal leader di Sel, Nichi Vendola. Tutti e tre, nel denunciare la gravità dell’episodio, hanno richiesto una legge contro l’omofobia.
“L’omo/lesbo/transfobia è una insopportabile realtà – sottolinea il Comitato Roma Pride 2012 nel comunicato di solidarietà ad Allegrezza – e per questo abbiamo deciso di aprire il Pride Park, dal 15 al 17 giugno, a Villa Gordiani, con un dibattito, alle 18, sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, con la partecipazione dell’UNAR, l’ufficio della presidenza del Consiglio dei Ministri contro le discriminazioni”. Il Pride Park – si legge nella presentazione dell’evento – sarà “uno spazio per coinvolgere la comunità lgbtqi, Roma ed i suoi abitanti in un’esperienza di contaminazione e di scambio reciproco. L’obiettivo è quello di rivendicare, insieme a tutte le diverse realtà che animano la nostra città, l’orgoglio delle differenze e la lotta per i diritti per arrivare, tutte e tutti insieme, al Roma Pride 2012”.
In risposta a questa nuova ondata di aggressioni di stampo omofobico e transfobico, le organizzazioni promotrici del Pride romano hanno invitato, inoltre, a scendere in piazza il 23 giugno per la grande parata dell’orgoglio LGBT che partirà alle 15.30 da Piazza della Repubblica. “In quella giornata – si legge nella nota – sfileranno decine di migliaia di persone al grido di “Vogliamo tutto”, anche una legge contro la omo/lesbo/transfobia”.