Grecia, "Syriza e Pasok pronti ad accettare l'Austerity" - Diritto di critica
Nessun “olocausto monetario” aspetta la Grecia alle elezioni del 17 giugno. I due partiti maggioritari di sinistra – i radicali di Syriza e i socialisti del Pasok – sono già pronti ad accettare gli accordi con la Troika nel post-voto. Lo rivela l’europarlamentare austriaco Hannes Swoboda, ribaltando i timori diffusi la scorsa settimana a Bruxelles. Ma, chiarisce, “ora l’Europa deve agire in modo positivo”.
La Grecia accetterà gli accordi e resterà nell’area Euro. E’ una questione di numeri, non di fede: i tre partiti di sinistra, Syriza, Pasok e Dimar sono pronti a firmare il testo dell’Austerity di Papandreu con il Fondo monetario Internazionale, la Bce e la Banca Mondiale. Insieme rappresentano – stando al voto di due settimane fa – il 52% dell’elettorato (il resto è rappresentato soprattutto dal centrodestra filo europeista e pro austerity, quindi sulla stessa linea). Qualsiasi governo di coalizione o nazionale esca da queste votazioni, gli impegni verranno onorati. Lo assicura l’europarlamentare Hannes Swoboda, austriaco, appena tornato da Atene, dove ha incontrato i leader della sinistra greca.
Non è però ancora tempo di gridare vittoria. Swoboda chiarisce che “la disponibilità greca c’è ed è fortissima, ma l’Europa deve agire in modo positivo”. Che non significa, come teme la Merkel, l’accettazione di un privilegio per l’Ellade imbrogliona, ma semplicemente “applicare l’iniziativa europea con enfasi speciale in Grecia”. Cioè rimodulare i tempi della restituzione del debito e le scadenze per le riforme. Cosa tutto sommato ragionevole, se accettata da entrambe le parti su basi chiare e trasparenti.
Ma cosa farà Bruxelles?
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Vabbe’ allora è proprio finita.. Per la Grecia e per tutti noi…
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Vabbe’ allora è proprio finita.. Per la Grecia e per tutti noi…
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Vabbe’ allora è proprio finita.. Per la Grecia e per tutti noi…
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