La disoccupazione che spaventa il G20, persi 21mln posti di lavoro dal 2008 - Diritto di critica
A partire dal 2008, la crisi economica ha divorato 21 milioni di posti di lavoro. A lanciare l’allarme è il rapporto congiunto sullo sviluppo economico preparato da ILO (International Labour Organization) e OCSE (Organizzazione per Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per il G20 dei Ministri del Lavoro, che si è aperto ieri in Messico. Fattore, questo della disoccupazione, che va ad infierire su una situazione economica critica a livello italiano, ma anche europeo e mondiale.
Un obiettivo utopico. Il rapporto sottolinea, inoltre, che per colmare l’enorme divario che si è creato, circa la mancanza di lavoro, dal periodo pre-crisi ad oggi, bisognerebbero ricreare tutti i 21 milioni di posti di lavoro persi, entro il 2012. Questo obiettivo risulta, peró, utopico, se si considera che il tasso di disoccupazione continua a crescere, oramai, al ritmo dell’1,5%.
La disoccupazione giovanile. Inoltre, ad aggravare il momento di difficoltà, vi è la mancanza di posti di lavoro per i giovani. Nei paesi del G20 sono, ormai, 37 milioni i ragazzi hmche non riescono a trovare un impiego adatto alle loro esigenze. In Italia il tasso di disoccupazione giovanile è al 35,9%, dato che conferisce alla penisola il quarto posto nella classifica generale stilata dall’OCSE tra i 33 paesi aderenti all’organizzazione. La situazione peggiore, però, è in Grecia dove la percentuale tocca il 51,2%. Segue, poi, la Spagna (51,1%) e il Portogallo (36,1%). Dall’altra parte della classifica abbiamo, invece, l’Olanda (meno del 5%), Danimarca e Islanda (poco sopra il 5%).
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