"Non mi considero colpevole", la doppia morale di Lusi - Diritto di critica
“Lusi non si considera colpevole dal punto di vista morale”. Lo racconta Alberto Balboni (Pdl), presente all’audizione di ieri sera alla Giunta del Senato, per l’autorizzazione a procedere contro il senatore della Margherita. La Procura di Roma sta aspettando per poterlo accusare di appropriazione indebita ed associazione per delinquere nella gestione dei soldi dell’ex partito di Rutelli. Avrebbe sottratto alla Margherita oltre 23 milioni di euro, da distribuire ad una fitta rete di interlocutori. Confermati gli arresti domiciliari per i commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio.
“Renzi ha chiesto 120 mila euro, poi Rutelli mi ha detto: non dargli la terza fattura, due bastano. Sono quindi 70mila circa”. Lusi spiega alcune operazioni compiute come “tesoriere personale” dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, precisando che “le operazioni erano volte a tutelare Rutelli” da ogni rischio. Il senatore ha consegnato alla Giunta a procedere del Senato una memoria decisamente articolata – che avrebbe già rivelato ai magistrati – e giura: “facevo semplicemente ciò che mi veniva detto. Agivo su mandato dei dirigenti e tutelavo le varie componenti”. Forse per questo “non si considera colpevole, neanche dal punto di vista penale”, come sostiene il senatore del Pd, Francesco Sanna, dopo aver ascoltato Lusi.
Tra i beneficiari delle bustarelle di Lusi, la fondazione Centocittà, il Centro per il Futuro Sostenibile (la fondazione di Rutelli), il senatore Pd Enzo Bianco: secondo il tesoriere, avrebbe percepito prima un assegno mensile da 3mila euro, poi salito a 5500. Altri 150 mila euro sarebbero transitati sulla società del marito della segretaria di Bianco, tra il 2009 e il 2011. E a Rutelli stesso sarebbero arrivati i fondi necessari nelle diverse tornate elettorali.
In tutto questo, ammesso da lui stesso, Lusi non si considera – nè moralmente nè penalmente – colpevole.