Il trionfo di Grillo, "Ora non ci potete più ignorare" - Diritto di critica
“Il Terzo Polo siamo noi”. Così il MoVimento 5 Stelle festeggia un risultato clamoroso e al di sopra delle aspettative alle elezioni amministrative che si sono appena concluse. Grillo & co. si aggiudicano in varie città percentuali a due cifre: 15% a Genova, 21% a Parma, dove il candidato sindaco del MoVimento, Federico Pizzarotti, si aggiudica il ballottaggio.
Così l’anti-politica diventa politica. I clamorosi risultati riportati dai grillini in tutto il centro-nord creano non pochi problemi alle altre forze politiche, con buona pace di chi credeva che il MoVimento non sarebbe andato lontano. È pur vero che si trattava di elezioni amministrative e che il vero scoglio sarà riuscire a replicare tra un anno per il rinnovo del nostro Parlamento. Ma Grillo ora fa davvero paura. E i suoi seguaci chiedono più attenzione da parte dei mass-media.
“Ora non ci possono ignorare”. Non solo il MoVimento sarà determinante nei ballottaggi, ma da oggi dovrà essere considerato dagli altri un interlocutore importante, visto che è divenuto la terza forza politica del Paese. Ma fare il grande salto e pensare alle elezioni politiche non è poi così facile. Il programma del MoVimento è stato pensato principalmente come una linea-guida per i propri eletti nelle amministrazioni locali. Manca di alcuni aspetti relativi alla macro-economia e alla politica estera. C’è un anno di tempo per trovare la quadra e completare il programma. Ma non sarà affatto facile. Grillo raccoglie i consensi dell’estrema sinistra come il voto ex-leghista. E non potrà il web sostituirsi alle assemblee interne – dove vige la regola “una testa, un voto” – che per ora nel MoVimento non esistono.
Nasce il MoVimento, muore il Pdl. E mentre queste elezioni – che quasi non hanno avuto campagna elettorale – vedono il trionfo di una nuova realtà “anti-politica”, segnano anche il decesso del Pdl, naturale prosecuzione di un partito nato dall’anti-politica come Forza Italia. Era il lontano 1994 quando Berlusconi si presentava come l’uomo nuovo, in opposizione ai “politicanti di professione”. Poi sappiamo come è andata. Speriamo solo di non ritrovarci tra vent’anni a rivivere un inquietante déjà-vu.
Twitter: @PaoloRibichini
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Grillo non è Berlu, non ha i suoi interessi, è incazzato e io lo voterò!
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Beppe Grillo, il Bossi della Terza Repubblica. Bene! Pero’ adesso, deve decidere , se continuare a fare il comico , portavoce del Movimento a 5 Stelle, o, prendersi la responsabilita’ di quello che dice e vuol fare, scendendo in campo, mettendoci la propria faccia ,ma soprattutto, ci deve spiegare qual’è il suo programma politico, per tirare fuori l’Italia da questo “casino”, in cui ci hanno portato i vecchi ,e spero, defunti partiti.
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