Crisi e disoccupazione, a Roma il cinema spagnolo racconta un paese in difficoltà - Diritto di critica
La splendida cornice di piazza Campo de’ Fiori ospiterà “CinemaSpagna”, festival del cinema spagnolo giunto alla sua V edizione. Da oggi fino al 10 maggio, la kermesse celebrerà presso la storica sala Farnese Persol, il meglio della settima arte iberica.
Una festa nel cuore di Roma dedicata ai volti, suoni e colori di un cinema vitalissimo come quello spagnolo, mentre la cronaca di questi giorni riporta le notizie drammatiche di un Paese ufficialmente in recessione. Sono dati che richiedono attenzione e il cinema come sempre rimane la voce più viva e autentica di una società, che val la pena di ascoltare per capire, forse al meglio, la trasformazione in atto.
Tanti gli eventi in programma, numerosi gli ospiti, ma al centro ci saranno i film, dai lungometraggi ai film d’animazione, pellicole che in patria hanno riscosso un gran successo, altre vincitrici dei prestigiosi Goya – una sorta di Oscar assegnati dall’Accademia del Cinema spagnola -, altri presentati in anteprima.
Si apre stasera con i toni cupi del thriller – noir No habrà paz para los malvados, il film diretto da Enrique Urbizu e interpretato da Josè Coronado che agli ultimi Goya ha conquistato 6 statuette – tra cui miglior film, regista, attore protagonista e sceneggiatura originale – sbaragliando persino un concorrente altisonante come Pedro Almodòvar. Al centro della storia, una caccia all’uomo spietata in una Madrid dura e fuori legge. Prima di dare il via alla proiezione, una performance musicale di Louis Siciliano inaugurerà il festival.
Altro titolo importante sarà il film d’animazione Arrugas di Ignacio Ferreras, vincitore di due premi Goya: tratto dal fumetto omonimo di Paco Roca (“Rughe”, nella traduzione italiana edito da Tunuè), Arrugas affronta il tema dell’Alzheimer con tòcco sofisticato, capace di parlare e incantare grandi e piccoli.
In programma poi c’è anche il film vincitore del Festival di San Sebastian, Los Pasos dobles di Isaki Lacuesta, road – movie interamente girato in Mali: la storia è quella del pittore François Augiéras, interpretata dal grande artista Miquel Barceló che presenterà il film martedì 8 maggio alle 21.
Non mancherà lo spazio dedicato alla commedia brillante, con titoli come Primos di Daniel Sanchez-Arèvalo; e proprio alla commedia verrà dedicata una retrospettiva, in quanto genere di riferimento nella cultura e nella cinematografia iberica: 3 comedias + 1 sarà un contenitore dedicato, con pellicole che compongono ormai il repertorio classico del genere: Familia (1996) di Fernando Leòn de Aranoa, Sin Verguenza (2001) di Joaquìn Oristrell, opera magistrale sul mondo degli attori con Verònica Foquè – la Kika di Almodòvar – , El otro lado de la cama (2002) di Emilio Martìnez-Làzaro con l’attrice Paz Vega, Dìas de fùtbol (2003) di David Serrano con Fernando Tejero, giovane rivelazione del cinema spagnolo premiato ai Goya come miglior emergente.
L’evento speciale di chiusura sarà invece Madrid , 1987, l’opera ultima di David Trueba in concorso al Sundance Festival, che racconta il rapporto d’amore tra un professore e una sua allieva: tra gli attori Maria Valverde, molto conosciuta in Spagna, già interprete di Melissa P. e dei due remake spagnoli di Tre Metri Sopra al Cielo e Ho voglia di Te.
Due proiezioni speciali arricchiscono il programma, rendendo omaggio ad uno dei cineasti più importanti di Spagna: il genio di Luis Bunuel verrà omaggiato con la proiezione de L’Angelo Sterminatore – capolavoro che vide la luce cinquant’anni fa e che nel 1962 si aggiudicò a Cannes il premio Fipresci , il prestigioso riconoscimento della critica internazionale del festival – e di Simon del desierto (titolo italiano Intolleranza) del 1965, mediometraggio appartenente al periodo messicano del regista, vincitore a Venezia del Leone d’Argento nel 1965.
Tutte le proiezioni di CinemaSpagna saranno in versione originale con i sottotitoli in italiano.