La strana campagna elettorale a Palermo - Diritto di critica
di Enrico Ruffino
Campagne elettorali bizzarre a Palermo. Sono infatti undici i pretendenti alla poltrona di Palazzo delle Aquile e circa un centinaio gli aspiranti al seggio comunale. E, sebbene sia periodo di crisi, il capoluogo siciliano è interamente tappezzato di sontuosi manifesti elettorali con tanto di trenini gratuiti per l’elettore nella strada più centrale della città: via Libertà. Ma ciò che colpisce è la contrapposizione di stile: sotto ai faccioni dei candidati, molti dei quali oscurati per abusivismo soprattutto nelle periferie, cumuli di immondizia ricoprono la città siciliana ma alla politica, più che la sporcizia della città, interessano le alleanze, le primarie, rinfacciarsi passato e presente.
Le vicende della sinistra. È infatti la contrapposizione Ferrandelli-Orlando che suscita più scalpore all’interno del centrosinistra palermitano e qualche malumore nel centro destra: Ferrandelli, ex pupillo di Orlando, lo scorso marzo ha vinto le primarie del centro sinistra ma i dubbi sulla legalità della sua elezione (la rappresentante del seggio del quartiere popolare Zen è stata indagata dalla procura di Palermo) e l’appoggio di Cracolici e Lumia, fautori dell’alleanza in consiglio regionale con il governatore e indagato insieme al fratello per mafia, Raffaele Lombardo, hanno spinto l’ex sindaco Orlando a scendere in capo, nonostante, dopo la sconfitta alle regionali, aveva giurato di non candidarsi mai più.
Il ritorno di Orlando. La candidatura dell’ex sindaco è stata fulminea e la campagna elettorale si è incentrata interamente sulla sua esperienza a sindaco della città: slogan della campagna è, infatti, “ il sindaco lo sa fare” in memoria della sua esperienza al governo cittadino. Ma se il centrosinistra si divide, il centrodestra non fa di meno. Sono due i candidati del centro destra: Massimo Costa, appoggiato da Pdl, Udc e Grande Sud di Miccichè, giovane ragazzo in carriera, già presidente del Coni Sicilia e Giovanni Aricò, appoggiato da Fli e noto per aver chiesto al consiglio comunale il viagra gratis per i più anziani. Anche l’ex ministro dell’agricoltura, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ha proposto la sua candidata: Marianna Caronia, ex vice sindaco della giunta Cammarata e deputato regionale, appoggiata, oltre che da Saverio Romano, anche dal presidente della provincia di Palermo Giovanni Avanti che voci indiscrete pongono come prossimo candidato alla regione siciliana dopo le dimissioni di Lombardo.
Il grillino fascista. Non poteva mancare in un quadro già abbastanza complicato la candidatura di un ex grillino per il partito di estrema destra Forza Nuova: Gioacchino Basile, sindacalista Cgil e ed ex candidato per il movimento 5Stelle in Friuli Venezia Giulia, politicante di facili vedute.
I giovani per una riscossa. Straordinaria è invece la corsa alle circoscrizioni: sono tanti giovanissimi pretendenti alla carica di “ mini sindaco” con tante idee e voglia cambiamento. Tra le scuole di provenienza, la maggioranza dei candidati alle circoscrizioni proviene dal liceo scientifico statale “Galileo Galilei” e dal liceo classico “ Meli”. Giovani che, al contrario di molti deputati, non preferiscono le vie politiche “facili” ma credono in un esperienza politica che parta dal basso e dalla fatica.