Quei rimborsi elettorali finiti chissà dove - Diritto di critica
Doveva trattarsi solo di un rimborso per le spese sostenute in campagna elettorale. Anche perché i finanziamenti pubblici ai partiti sono teoricamente aboliti. Invece, dal 1994 ad oggi tra le spese sostenute e i rimborsi ottenuti c’è un abisso. I partiti hanno intascato in 18 anni ben 2 miliari d 254mila euro, spendendone in campagna elettorale solo 579 milioni. E gli altri soldi. Servono ad altro, ma a cosa, è impossibile saperlo.
Soldi senza controllo. Ad eccezione del Pd – che fa regolarmente verificare i propri conti da un certificatore esterno – delle spese degli altri partiti non si sa nulla. Impossibile verificare fatture e rimborsi spese. D’altronde è la legge che non pretende. Una legge che consente ai partiti di accaparrarsi dei soldi dei cittadini, ma che non consente a questi ultimi di sapere come quei denari vengono spesi.
Il bottino del Pdl… Nell’ultima tornata elettorale, il solo Pdl ha potuto usufruire di 41 milioni di euro di rimborso annuo che, moltiplicato per i cinque anni della legislatura equivale a poco più di 205 milioni di euro. Ma il partito di Silvio Berlusconi ha speso per quell’elezione – secondo quanto accertato dalla Magistratura – “solo” 68 milioni di euro. E tutto il resto?
…e quello degli altri partiti. Nel Pd la situazione è analoga. Al partito guidato da Pierluigi Bersani lo Stato deve versare ben 180 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Un paradosso di fronte ad una spesa quasi esigua pari a 18 milioni. La Lega otterrà nel quinquennio 41 milioni, a fronte di una spesa di 3 milioni e mezzo, mentre l’Idv quasi 22 milioni per una campagna elettorale costata 4 milioni e mezzo. L’unico partito che ha speso (quasi) quanto ha incassato è l’Udc: 26 milioni contro 21.
Chi rinuncia all’ultima rata? A luglio di quest’anno i partiti andranno ad intascare l’ultima rata che si sommerà con i rimborsi di altre elezioni (amministrative e europee). Quindi, secondo alcune stime, il Pdl intascherà come regalo estivo 68 milioni, il Pd 58, la Lega 18 e così via. Dopo gli scandali del Carroccio in molti hanno chiesto ai partiti di fare un passo indietro e di rinunciare a quest’ultima rata. Tuttavia, i diretti interessati non sembrano molto favorevoli a rinunciare al consistente bottino. Anzi, ora si apprestano a ridividersi anche un tesoretto da 150 milioni. Chi avrà la forza di rinunciarvi?
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E solo adesso se ne accorgono questi “Deficitari” e “inefficienti” o deficienti
esponenti dei segretariati politici?? Visto che tali finanziamenti esistono
dal 1994 e molti dei loro esponenti hanno sicuramente partecipato ai
lauti banchetti spartizionali di questi rimborsi di cui solo gli ignari e
comuni cittadini non ne erano pienamente a conoscenza di queste
voraginose e vertiginose elargizioni contributive?
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