Berlusconi scarica il Porcellum (e la Lega) - Diritto di critica
Berlusconi guarda oltre. L’alleanza con la Lega di Bossi traballa e il Cavaliere non sembra più intenzionato a tenerla in piedi. La vicenda giudiziaria che sta travolgendo via Bellerio è solo l’ultima goccia di un vaso che rischia di strabordare. Per questo Berlusconi non si fida più di un Carroccio in confusione dove all’interno si sta giocando forse l’ultima battaglia tra Bossi e Maroni per la successione. Se pubblicamente dichiara che il Senatur “non può essere neanche lontanamente sfiorato dal sospetto”, l’ex premier ha totalmente ignorato la Lega durante il vertice di presidenza di martedì. Un silenzio che potrebbe celare la fine definitiva di un’alleanza.
Il Cavaliere realista pensa all’Udc. È un Berlusconi pragmatico quello di martedì. Manca un anno alle elezioni politiche ed è ora di preparare la strategia per recuperare. Berlusconi sembra intenzionato ad appoggiare la riforma elettorale proposta da Pierferdinando Casini, sempre più insistentemente corteggiato dall’ex premier. “Con il Porcellum siamo destinati alla sconfitta se non ci alleiamo con l’Udc. Nemmeno un accordo con Montezemolo ci può salvare”. Nessun riferimento alla Lega, come se non esistesse. In fondo Berlusconi è convinto che il Carroccio sia in gravi difficoltà anche negli ultimi sondaggi. Difficile prevedere cosa succederà a via Bellerio nei prossimi mesi: meglio guardare al centro.
Sì ad una riforma elettorale che dia “peso” al Pdl. Quella del Cavaliere appare una sterzata decisa e forse anche inaspettata tra le fila della Lega, visto che solo due settimane fa i due leader si sarebbero incontrati proprio per discutere del futuro dell’alleanza. Per Berlusconi ora la priorità è ridurre la differenza con il Pd nei sondaggi. Per questo una riforma elettorale che renda il Pdl autonomo e centrale nel sistema politico italiano, determinante nella formazione dei prossimi governi, è auspicabile. In questo senso, non dispiacerebbe al Cavaliere un bonus elettorale anche per il secondo partito più votato.
Continua lo scontro tra berlusconiani e ex An. Oltre a preoccuparsi dei sondaggi e delle alleanze, Berlusconi deve cercare di smorzare i toni all’interno del Pdl. Martedì ha negato che si possa tornare a Forza Italia nonostante le voci insistenti degli ultimi giorni e la nascita delle varie liste civiche “Forza…”. Lo fa per cercare di placare gli animi agitati degli ex An non disposti a fare altre rinunce. Ma a Palazzo Grazioli il clima è tutt’altro che sereno. Ad animare il vertice il berlusconiano Galan e Ignazio La Russa. Tra i due volano parole forti e Berlusconi in mezzo a cercare una mediazione. “Li ho lasciati sfogare. Tanto dopo il voto do il via ad una cosa nuova”.
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MA chi cazzo vi vota più pagliacci!
DOVETE SPARIRE FATE SCHIFO.
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