Ecco il Facebook italiano che ti trova un lavoro - Diritto di critica
Un Facebook italiano per trovare lavoro. Si chiama Egomnia ed è stato inventato da Matteo Achilli, studente romano di 20 anni iscritto alla Bocconi. Con il nuovo social network, lo Zuckenberg italiano mira a collegare i laureati con le aziende creando una classifica dei curricula degli iscritti tramite un algoritmo.
L’indicizzazione della bravura. “L’informatica al servizio dell’economia”. Questo lo scopo di Matteo Achilli che con Egomnia ha deciso di classificare chi cerca lavoro attraverso un sistema simile a PageRank di Google, vale a dire tramite una sorta di indicizzazione del curriculum. Pagerank valuta il peso numerico di tutto il materiale presente su internet; Egomnia allo stesso modo “pesa” le competenze degli utenti. Sulla base di un parametro unico e neutrale si crea automaticamente una lista a disposizione delle aziende. Proprio l’utilizzo di un criterio universale come metro di giudizio secondo Achilli è il modo migliore per portare l’Italia nel mercato internazionale del lavoro.
Come funziona. Il Facebook dello studente romano nelle prime 24 ore dalla nascita aveva già registrato 1.000 utenti contro i 350 di Zuckenberg. I paragoni per ora sono impossibili ma certamente questo nuovo strumento promette un’ampia diffusione. Nonostante il “social network” sia ancora in fase di sperimentazione gli iscritti sono già 3mila e le aziende accreditate 25 tra le quali Bialetti ed Ericsson. Per iscriversi è necessario andare su Egomnia.com ed inserire i titoli di studio, le certificazioni, le esperienze all’estero, i tirocini e gli hobby. Ogni dato, ogni esperienza aggiunta ha un preciso punteggio. “Il sistema attribuisce punti a ogni esperienza fatta ed elabora la classifica, che sarà visibile all’utente e alle aziende ma non agli amici”, afferma Achilli. “Le esperienze all’estero e la grandezza dell’azienda-datrice di lavoro costituiscono due motivi di punteggio alto. Mentre la lode vale meno di due stage prestigiosi”. Le aziende poi potranno effettuare ricerche mirate sulla base delle caratteristiche ricercate.
In un momento in cui chi cerca lavoro non sa più cosa inventarsi per trovarne uno, l’idea di Matteo Achilli è destinata al successo sicuro.
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Un algoritmo che quantifichi il valore di una persona… eh beh, sì.. salverà l’Italia!
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Simpaticone, alcune persone hanno già trovato lavoro tramite Egomnia
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Come si fa a considerare codesto Matteo Achilli “lo Zuckenberg italiano”? ;
Quando codesto elemento non conosce una cippa di programmazione da quel poco che ho capito.
Guardate questo video http://www.viasarfatti25.unibocconi.it/video.php?idGal=81, lui ha pagato altri informatici e programmatori per realizzare il portale, a differenza di codesto “signorino”, Zuckengerg ha programmato quasi tutto da solo..almeno così si spera..Quindi se prorpio dobbiamo lodare qualcuno , facciamolo nei confronti dei programmatori di questo portale.. -
Come si fa a considerare codesto Matteo Achilli “lo Zuckenberg italiano”? ;
Quando codesto elemento non conosce una cippa di programmazione da quel poco che ho capito.
Guardate questo video http://www.viasarfatti25.unibocconi.it/video.php?idGal=81, lui ha pagato altri informatici e programmatori per realizzare il portale, a differenza di codesto “signorino”, Zuckengerg ha programmato quasi tutto da solo..almeno così si spera..Quindi se prorpio dobbiamo lodare qualcuno , facciamolo nei confronti dei programmatori di questo portale..
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il problema è che poi le aziende ti proporranno al massimo uno stage, un tirocinio, un contratto a progetto.
un’azienda che ha bisogno dell’eccellenza non ha bisogno di molti metodi per trovare la persona giusta. il 90% di chi invece cerca lavoro non troverà lavoro, perchè in italia lavoro non c’è o è sottopagato.
se poi l’obiezione è che attraverso Egomnia è possibile trovare lavoro in altri paesi non cambia nulla… sappiamo già che molta gente, per lavorare, è costretta all’esilio. comunque buona fortuna! -
finalmente una risorsa in più….
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uhmm ma mica solo i laureati cercano lavoro…mah
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All’apparenza una bellissima idea se non fosse che il sistema sta crollando e con esso anche tutti quelli che continuano ad agrapparcisi.
“Calcola il tuo valore” dice il sito. Beh, il mio parere è che a nessuna persona possa essere dato un punteggio e trovo lo slogan davvero umiliante. Questo è un tipico atteggiamento mentale indottrinato dal sistema per incalzare la competitività e promuovere il senso di separazione tra gli individui. Tali VOTI che esistono solo nell’attuale società (modello che avrà prima o poi una sua fine) vengono utilizzati nella certezza di riuscire a valutare il vero livello di conoscenze di un individuo, in pratica il suo “valore sul mercato”, mentre il reale valore di una persona è dato anche da molto altro – anche lavorativamente parlando.
Comincio a leggere i parametri e proprio in alto vedo che l’algoritmo ovviamente penalizza i fuori corso (e quindi chi ha dovuto/voluto lavorare per mantenersi duranti gli studi) che quindi vengono visti come meno “valorosi”. Un primo esempio di equità. Se proprio volessimo considerare ad un livello equo la preparazione tra le persone mediante un sistema logico-matematico prima di tutto l’istruzione dovrebbe essere gratuita, l’individuo mantenuto durante gli studi e dovrebbero essere valutate anche tutte le questioni famigliari/salutari fisiche o mentali che l’individuo vive durante la sua così chiamata “carriera” universitaria – lavorativa.
La realtà è ben lontana da ciò quindi smettiamola di calcolare il valore delle persone tramite i numeri. I numeri sono qualcosa il cui scopo è diverso e che si trovano al servizio dell’essere umano e non viceversa.
Per concludere certamente una buona idea per i tempi che passano (meglio lavorare che morire di fame), ma comunque un’idea che nasce e vive nell’indrottrinamento occidentale economico.
Buon viaggio a tutti. -
bellissimo se funzionassi il sito… comunque non copiate..inventate… cè tanto da inventare
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