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Diritto di critica | November 16, 2024

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Ecco le liste civiche del Pdl. "Così salviamo l'alleanza con la Lega" - Diritto di critica

Ecco le liste civiche del Pdl. “Così salviamo l’alleanza con la Lega”

C’era una volta Forza Italia. Oggi, nell’era del federalismo di cartone della Lega, nascono le liste Forza…(e il nome della città). Ovviamente nulla a che vedere con il progetto berlusconiano del 1994. Si tratta solo di liste “civiche” di centro-destra che servono a salvare il salvabile di fronte ad un’imminente sconfitta alle elezioni amministrative di maggio.

Salvare cosa? L’ultima in ordine di tempo è Forza Gorizia. Il sindaco uscente della città giuliana – del Pdl – Ettore Romoli non avrebbe chance di rielezione se non avesse l’appoggio leghista. Così ha deciso di fondare una lista civica dove far confluire gran parte degli esponenti locali del suo partito. Motivo? Evitare di presentarsi con un simbolo che oggi in pochi ritengono vincente, ma soprattutto per cercare un’alleanza con la Lega, che aveva minacciato di correre da sola a queste elezioni. Tuttavia non conviene a nessuno – a destra – “contarsi”. Così la Lega di lotta e di poltrona preferisce non rischiare. L’importante è che ufficialmente non si corra affianco al simbolo del Pdl.

Liste civiche, lotte interne. Se queste liste – nella maggior parte dei casi – possono trasformarsi nell’unica soluzione per tenere viva l’ “alleanza del Nord”, in altri si stanno trasformando in un vero e proprio strumento di lotta interna. Il richiamo alle “origini” con l’uso della parola Forza, non è casuale. Quanto dietro ci sia lo zampino di Berlusconi è difficile dirlo. Ma certamente questa scelta tende a mettere all’angolo gli “ex fascisti” – come vengono definiti amabilmente gli ex di Alleanza Nazionale nel Pdl  – alla vigilia dei congressi locali. L’unione dei due partiti, infatti, non è stata ancora digerita, come una peperonata al pranzo di Ferragosto.

E Berlusconi asseconda. Per l’ex premier il riferimento “storico” al suo partito del 1994 non dispiace affatto. In fondo, dopo aver liquidato il nome “Pdl” come perdente e non avendo trovato una valida alternativa che possa “scaldare i cuori”, non sarebbe contrario a tornare al nome che ha segnato la sua ascesa politica. L’unico problema sono appunto gli ex An che sono decisamente contrari a perdere definitivamente la propria identità. Ma d’altra parte Alleanza Nazionale è morta e le resurrezione, anche nel periodo pasquale, non appare possibile.