Alemanno si ricandida a Roma, tra stornelli e programmi vecchi - Diritto di critica
Alemanno si ricandida come sindaco di Roma. Sostenuto dalla lista civica di sua moglie Isabella Rauti e dai versi di Lino Banfi, il sindaco uscente tenta l’impossibile: conservare il Campidoglio dopo un quinquennio in rosso. I nodi sono gli stessi di 5 anni fa, criminalità in crescita, calo del turismo e ristagno economico, specie in periferia. Per non parlare della pessima gestione delle emergenze (alluvione e neve, stessi risultati). Dove vuoi andare, Gianni?
Programma vincente non si cambia. “Abbattimento della burocrazia, divieto della prostituzione in strada ed espulsione di tutti gli immigrati pericolosi”, è l’inizio del programma elettorale con cui Alemanno si presenterà ai romani nel 2013. E’ lo stesso pacchetto presentato nel 2008, quando cavalcò i casi di stupro alla Caffarella e alla Storta per guadagnare voti. Questa volta, la criminalità non è più al centro della campagna: forse perché gli ultimi due anni di insuccessi sul fronte di contrasto alle bande di narcotraffico ha ridotto le velleità del sindaco. Ma sugli immigrati non si scappa, è un argomento evergreen su cui battere la grancassa.
Chi lo appoggia? Più nel concreto, Alemanno cerca l’appoggio dei commercianti. Si è speso in parole accorate di stima durante la premiazione di 35 “cavalieri del commercio” della città di Roma, dove ha assegnato la Lupa d’oro all’industria familiare Montebovi. La difesa che promette Alemanno ai businessmen romani è contro Monti il fiscale: “È profondamente sbagliato andare ad intervenire in maniera vessatoria contro il tessuto del commercio che ovviamente deve rispettare le regole”, sottolinea il sindaco uscente, chiarendo che “ci sarà tutta l’estate per introdurre in modo soft la nuova normativa sui tavoli su strada in centro”.
La Destra che non c’è. Storace non ha intenzione di appoggiare l’ex camerata e corre da solo. “Se il Pdl sosterrà la candidatura di Alemanno anche ad ottobre, altro che primarie: noi faremo una lista alternativa”, avverte il leader de La Destra. Il riferimento ad ottobre lascia però intendere un margine di trattativa, ad esempio con un sostegno esterno e qualche assessore in lista. In fondo, il bacino d’utenza dei due resta simile, nonostante Storace rivendichi una linea più dura nei confronti del governo Monti.
Gli stornelli “cispadani”. Alla presentazione della lista civica Rete Attiva, presieduta dalla moglie di Alemanno Isabella Rauti, si sono sentiti anche versi in vernacolo. L’attore barese Lino Banfi ha dedicato una poesia al sindaco uscente per sostenerne la campagna, definendosi con lui “cispadeni ma ci sentiamo romani più di tanti romani”. Banfi la vede alla meno peggio: “prima che arrivi chissà chi a fà danna, conviene tenerci il ragazzo Gianni Alemanna”. Ne siamo proprio sicuri?
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