Il Converter, la centrifuga che trasforma i rifiuti - Diritto di critica
Una centrifuga che riduce il volume dei rifiuti e impedisce la putrefazione. L’idea è tutta italiana e parte da un ingegnere di Torino, Giampiero Morgantini che insieme al suo gruppo, ha messo in vendita un centinaio di impianti in tutto il mondo. Questo modo di smaltire e riutilizzare il composto piace, ma non all’Italia che è quasi del tutto sconosciuto. Eppure, dovrebbe far gola a tutti sapere che tonnellate di rifiuti di ogni genere, possano essere ridotte. Perlomeno, potrebbe suscitare curiosità.
La creatura di Morgantini accoglie nel cestello qualsiasi tipo di rifiuti impostando i giri e il tempo di lavoro. Dopo mezz’ora, si ottiene un materiale che occupa 1/10 del volume originario e pesa la metà. Se surriscaldato, per attrito delle lame, pastorizzato e infine disidratato, non può più fermentare. Quindi, non sarebbe attaccato dai batteri della putrefazione.
Il macchinario si chiama “converter” e prende un ventaglio di scarti che comprende l’umido urbano, i reflui fognari e le plastiche e in particolare il materiale infetto, biologico o sintetico, degli ospedali. All’interno di questo macchinario, c’è una grande lama rotante che gira “e che scalda il rifiuto. Quindi si ottiene la frantumazione molto fine e nel frattempo il riscaldamento del rifiuto in condizioni opportune si inietta dell’acqua che evapora e sterilizza il rifiuto. Il converter, piccolo o grande che sia, non genera fumo né odori”, spiega l’inventore. “Esce un materiale secco che può essere stoccato a lungo tempo finché si ha la quantità giusta per mandarlo al recupero energetico“.
Una macchina del genere può essere utilizzata per risolvere i problemi di accumulo e smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese. A causa della grande varietà di funzioni disponibili, questa tecnologia può trovare applicazione in diversi produttori di rifiuti come ospedali, cliniche, strutture di rifiuti urbani, aziende agricole, porti, navi e aeroporti. La tecnologia Converter è un ecologica alternativa ad altri mezzi tradizionali di smaltimento dei rifiuti. Questo sistema evita le emissioni inquinanti in atmosfera e alla fine del processo, creerebbe un innocuo prodotto da riutilizzare. Il materiale polverizzato e igienizzato, sarebbe pronto per altri usi.
Ad esempio, le cliniche e gli ospedali non avrebbero l’ingombro dei rifiuti pericolosi, posizionando un piccolo contenitore su ogni piano, materiali come aghi, bisturi, bende, e sacche di sangue potrebbero essere convertiti immediatamente in prodotti innocui. Oltre al miglioramento igienico-sanitario, il trattamento dei rifiuti pericolosi potrebbe permettere un enorme risparmio di denaro e poca infiltrazione mafiosa nella gestione degli scarti.
Con questo sistema sembrerebbe ci sia un chiaro e positivo impatto ambientale. Un numero crescente di governi locali e nazionali si sono rivolti al riciclaggio per alleviare la pressione sulle discariche già piene. La conversione dei rifiuti, accostata a metodi di riciclaggio tradizionali, può consentire un grande passo in avanti per un nuovo approccio alla gestione dell’immondizia.
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Ottimo,
ConeVertiamo l’inceneritore di Grugliasco (TO) con il Converter di Morgantini… suppongo che costi pure poco….
Roberto
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De magistris non è interessato, sembrava che i rifiuti di Napoli …………….
5 stelle avanti -
italia paese leader del di che ti mando io e quindi assistenzialismo a pioggia e’ per forza refrattario a tutto cio’ che riguarda il nuovo ed il risparmio.
altrimenti milioni di occupati gia’ in odore di esubero verrebbero annientati una volta per tutte e quindi fine della coesione sociale indotta .
il parcheggio degli esuberi crediamo raggiunga ormai un terzo della forza (?) lavoro ed essi stanno solamente aspettando di andare in pensione possibilmente anticipata.
e’ la fine , e gia’ si sente la puzza della trincea luogo preposto e idoneo allo smaltimento degli esuberi che appunto si stanno moltiplicando.
povera italia -
Ottimo! …peccato che in italia chi governa non è all’altezza di questi cervelli…che puntualmente emigrano e/o vendono le loro scoperte all’estero!
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Come mai in Italia non se ne parla neanche? Ti sei dato la risposta da solo: …potrebbe permettere un enorme risparmio di denaro e poca infiltrazione mafiosa nella gestione degli scarti.
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Caro ministro Monti,
io non capisco come mai le eccellenze italiane sono così apprezzate all’estero e non in Italia.Questa macchina straordinaria, il CONVERTER,può risolvere infiniti problemi di smaltimenti dei rifiuti e non se ne parla neanche in Italia.Questa azienda italiana potrebbe assumere se le regioni italiane fossero obbligate a far costruire un impianto sul proprio territorio.Si potrebbero risolvere i problemi degli ospedali per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi,ci sarebbe meno raccolta differenziata con un notevole risparmio di costi e la cosa principale e fondamentale è che il prodotto ottenuto si potrebbe riutilizzare per tanti scopi.Lei ministro è un grande esperto di economia e sono sicuro che può valutare meglio di me gli enormi benefici che questa grande azienda piemontese potrebbe dare alla nostra nazione a livello di occupazione,risparmio e salvaguardia dell’ambiente perchè non immette nell’atmosfera gas nocivi.Spero che in qualche modo questo mio messaggio le arrivi e che lei da persona intelligentissima quale è sappia valutare i vantaggi di questa straordinaria invenzione.Distinti saluti.
sergio de paolis -
E se il governo non provvede a far installare il CONVERTER nelle regioni italiane,allora signori GOVERNATORI delle regioni pensateci voi.Questa macchina è troppo importante perchè cambia radicalmente il modo di trattere i rifiuti.Meno raccolta differrenziata,ZERO inquinamento ambientale,ZERO stoccaggi di materiale putrido,nuove assunzioni,sfruttamento dei rifiuti come propellente,vantaggi e solo vantaggi per tutti e per tutto.Migliore qualità della vita e minori costi per riscaldamento e tante altre applicazioni sfruttando il rifiuto come risorsa.
sergio de paolis -
cosa c’entrano i tritarifiuti sottolavello ?
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un gran commento scientifico ! soprattutto con quel “mi pare”
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In realtà questa macchina non risolve un bel niente; produce solo nanopolveri pericolose per la salute. E il recupero energetico in realtà non recupera niente perchè, come molti sanno, nella bolletta elettrica si pagano i costi dell’incenerimento.
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