La Santa Alleanza, "Pdl-Pd-Terzo polo insieme nel 2013". E il Cav pensa a sciogliere il partito - Diritto di critica
L’EDITORIALE – Berlusconi, Casini e forse Bersani. Il terzo nega. Il secondo ammicca e conferma Monti premier. Mentre la Lega – da lontano – scalpita a vuoto. L’IdV si limita a fare tappezzeria.
La proposta di Berlusconi su un’alleanza PdL-Pd e Terzo Polo con Monti premier, in vista delle elezioni 2013, è stata un sasso nello stagno che ha sorpreso alcuni ma non tutti. A sfilarsi è solo il leader del Partito Democratico, Pierluigi Bersani: «il partitone unico – fa sapere – non esiste in natura». A differenza di un PdL che nelle amministrative è dato poco sotto il 20%, il Pd può ancora giocarsi quella riserva di responsabilità dimostrata davanti all’elettorato in occasione del sostegno al governo tecnico, nonostante i sondaggi dessero il partito di centrosinistra in netto vantaggio in caso di elezioni.
Sulla proposta di Berlusconi, invece, nessuno ha chiesto l’opinione di colui che forse più di tutti verrebbe investito da un simile accordo: Mario Monti, ipotetico candidato premier di un partito unico in perfetto stile DC.
Ma la proposta di Berlusconi è il sintomo peggiore di un PdL ormai senza idee e preda di una crisi di leadership che Angelino Alfano non riesce a colmare. Giuliano Ferrara, intanto, fa sapere che Berlusconi avrebbe addirittura intenzione di «sciogliere il PdL e chiedere all’Italia moderata, riformista e liberale sotto tutte le latitudini di unirsi in un cartello elettorale tra soggetti diversi e distinti per il quale – conclude il direttore del Foglio – c’è già una proposta di nome: ’Tutti per l’Italià».
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Dove sono capitato? Sulla sezione umorismo? ^_^
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Ci credo quando lo vedo… sembra più la boutade di un ex leader a fine corsa e ormai privo di idee.
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