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I kebabbari ispirano degrado e disordini… questa non l’avevo ancora sentita…
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MA V E R G O G N A T E V I !!!!!
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Di che?
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Legge corretta e sacrosanta, soprattutto riferendosi ai cinesi e agli indiani che nel 99,9% dei casi arrivano dall’altra parte del mondo con pacchi di soldi di “origine non rintracciabile” a rilevare attività fallimentari.
Gli stessi che poi i soldi in nero li rispediscono indietro all’amichetto finanziatore tramite i MoneyTransfer quando la ditta è avviata e diventata “pulita”.Ma di cosa stiamo parlando ? Spero che questa legge verrà estesa a tutta l’Italia altrochè…solo ad un cieco può sfuggire quello che sta succedendo nelle nostre città.
I centri massaggi cinesi in cui le prestazioni fatte dalle cinesine ivi impiegate sono SEMPRE LE SOLITE ( ed infatti ne chiudono ogni giorno in ogni parte d’Italia ) non creano degrado ?
A casa mia si chiama “sfruttamento della prostituzione”, poi fate voi.Una via di 300 metri con 10 kebabbari e 2 minimarket di carne halal non crea ghetto aumentando di fatto la difficoltà di integrazione ?
Prima che qualche fenomeno risponda “no”, invito a fare una gitarella a Prato o a Firenze…senza però troppi ricordi romantici di quest’ultima, se risalenti a più di 5 anni fa, si rischia di restare traumatizzati.Le centinaia di minimarket di paccottiglia cinese illegale ( anche qua, i sequestri sono quotidiani ) non rovinano il mercato di chi invece vende oggettistica marcata CE ?
Questa legge rischia pure di essere troppo buona, sono richiesti semplicemente “l’iscrizione all’INPS per almeno due anni, la
certificazione degli adempimenti contributivi minimi previsti da parte
della previdenza sociale e la dimostrazione da parte degli esercenti
stranieri di conoscere e capire la lingua italiana”, io aggiungerei l’obbligo di far sempre visionare la merce da un tecnico competente ( ASL/NAS ) prima dell’esposizione al pubblico.In più, per tutti gli ITALIANI E STRANIERI proporrei l’arresto immediato del titolare di ogni azienda in cui siano trovati dipendenti non in regola.
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Ti capisco e condivido al 100% ma tu sei comunque un eretico, e preso verrai bruciato vivo come Giordano Bruno, perchè oggigiorno non è politically correct parlare così del fenomeno immigrazione in Italia che spesso produce quanto descrivi. E’ giusto così. Non può essere sfuggito a nessuno che all’Italia in crisi servivano migliaia di cinesi che a Prato smantellassero dal “di dentro” il comparto tessile italiano, o che riempissero le nostre periferie di luoghi dove vendere le proprie inutili cineserie, senza alcuno scrupolo verso le regole italiane e europee che regolamentano il commercio. Per non dire dei parrucchieri cinesi che utilizzano prodotti non certo professionali e restano aperti anche 24 h al giorno, o i centri “benessere” che sono in realtà bordelli autorizzati.E le centinaia di kebabbari, improvvisatisi per l’occasione anche pizzaioli, o macellerie halal che vendono un po’ di tutto come piccoli empori, o “frizerie” africane dove un italiano non ci entrerebbe neanche pagato. Bar semiperiferici e money shop gestiti da africani che vengono chiusi due settimane su quattro per spaccio di stupefacenti, e che alla resa dei conti si scopre che emettono due scontrini al giorno, si e no per un caffè…tutto questo è sotto i nostri occhi ADESSO eppure se contesti la loro presenza, sei semplicemente un razzista. Lo facessero gli italiani o altri “bianchi” le stesse persone che ti danno del razzista urlerebbero e pretenderebbero giustamente la chiusura dell’esercizio incriminato. Ma li gestiscono degli extracomunitari, e gli extracomunitari, si sa, nel 2012 in Italia sono arrivati soltanto i migliori, quelli in grado di risollevarci, col loro alacre lavoro, da una sorte di decadenza la cui misura è data proprio dalla nostra propensione a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, illudendoci che il fenomeno che descrivi, in un’Italia in crisi d’identità totale, sia una cosuccia innocua, da niente….
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e ora che ci siano regole anche x i commercianti stranieri, con vari controlli, iscrizioni ecc..
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