Senza lavoro, i giovani spagnoli tornano a casa - Diritto di critica
Tornano a casa. Dopo aver “abbandonato” mamma e papà per prendere la propria strada, i giovani spagnoli, senza lavoro, tornano a fare i figli a tempo pieno. Una scelta sofferta ed umiliante che colpisce l’orgoglio ma che è necessaria. Una decisione che pesa ancora di più in un paese come la Spagna simbolo di modernità ed indipendenza, ora costretta a tornare indietro e a conquistare un primato negativo: paese con il più alto tasso di disoccupazione giovanile.
Le famiglie in soccorso. Lo scorso 27 gennaio l’Istituto Nazionale di Statistica, ha pubblicato un’inchiesta che testimonia il dramma nel quale stanno piombando sempre più giovani spagnoli. Alla fine del 2011 i disoccupati erano 5.273 milioni, 295.000 in più rispetto al trimestre precedente. Di fronte a questi dati, all’impossibilità di comprarsi un appartamento o semplicemente di pagare un affitto i ragazzi fanno i bagagli e tornano a casa, dalla famiglia. Genitori sempre pronti a soccorrere i propri figli a dargli un tetto prima durante il periodo di formazione ora durante quello della disoccupazione o del precariato. La solidarietà familiare si scopre giocare un ruolo fondamentale nel mantenimento della pace sociale e di attenuazione di tensioni esplosive particolarmente pericolose.
Si torna a casa. Le storie di giovani che ritornano a casa o vanno a vivere con le sorelle o gli zii sono migliaia e passano in continuazione alla radio, come fossero canzoni. Cambiano i nomi ma non i fatti. Non le sensazioni. Ma si va avanti e si impara a vedere il lato positivo delle cose: le grandi tavolate che riuniscono l’intera famiglia, i bambini che giocano insieme e soprattutto la possibilità di vivere degnamente. Ci si fa forza a vicenda. Ci si dividono le spese. Ci si sente fortunati perché ci si poteva ritrovare per strada.
La crisi sembra dunque capace di cambiare radicalmente gli stili di vita. I giovani spagnoli stanno imparando ad adattarsi alle difficoltà imposte da uno Stato che non è riuscito a garantirgli un futuro. E in Italia? Saremo noi i prossimi?
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disoccupazione spagna-
siamo già i prossimi…
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VERAMENTE NOI ANCORA DOBBIAMO USCIRE DI CASA DAI GENITORI…
MA NON PERCHE’ SIAMO BAMBOCCIONI COME DICE QUALCUNO, MA SEMPLICEMENTE PERCHE’ ABBIAMO STIPENDI DA FAME DA ALMENO 12 ANNI… -
In Italia i ragazzi non devono tornare a casa dei genitori, semplicemente il nido familiare non l’hanno mai lasciato visti i prezzi proibitivi del mercato immobiliare e il precariato già imperante da molti anni. Da un certo punto di vista noi siamo avvantaggiati, siamo già un popolo di “bamboccioni” per obbligo e per necessità.
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Siamo messi sempre peggio e non scoppia la rivoluzione
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