Roma sotto la neve, ma Alemanno litiga con la Protezione Civile - Diritto di critica
Obbligo delle catene da neve e delle gomme termiche da ieri notte. Chiusi uffici pubblici e scuole. Corse degli autobus, soprattutto nella zona nord della capitale, ridotte del 75%, secondo il piano d’emergenza. Taxi introvabili. Solo il servizio della Metro A e B funziona regolarmente. Roma oggi si è svegliata sotto una coltre di neve di almeno 10 centimetri, con zone che hanno abbondantemente superato i livelli della storica nevicata del 1985 (50 centimetri sulla Cassia Bis). Ieri, la capitale aveva solo assaggiato la perturbazione siberiana, con alcune zone praticamente sgombre (Eur, Roma sud). Il traffico cittadino ne ha risentito, soprattutto lungo l’intero anello del Raccordo Anulare, la Tangenziale Est e il centro cittadino. Nella notte, la situazione è peggiorata.
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Il Comune come ha affrontato e sta affrontando l’emergenza? Il sindaco Gianni Alemanno questa mattina su La7 a Omnibus ha chiamato in causa il servizio meteorologico, colpevole di aver fornito una “previsione inadeguata, con dati insufficienti e poco attendibili”. Il capo della Protezione civile Franco Gabrielli si smarca, accusando il primo cittadino di “aver pienamente compreso” quali fossero i rischi meteo già dal 2 febbraio, giorno della riunione del Comitato operativo della Protezione Civile, alla quale lo stesso Alemanno aveva partecipato. Testimoni raccontano di come la situazione ieri nelle principali arterie della capitale fosse già compromessa. Nelle zone del centro, in prossimità del Colosseo, di Piazza Venezia e Piazza di Spagna, i sacchi di sale erano stati riposti ai lati della strada senza che nessuno provvedesse allo spargimento.
“Dubbi sull’adeguatezza del sistema antineve della capitale”, ha commentato laconicamente il capo della Protezione Civile Gabrielli, sottolineando di aver avuto nel corso della serata e della nottata diversi scambi di vedute e punti di vista sulla strategia da attuare con i responsabili dell’amministrazione. Alemanno, visibilmente contrariato, ha risposto ai microfoni di Sky TG24 che il bollettino meteo della Protezione Civile aveva indicato un livello di 35 millimetri di neve e modesti accumuli. Solo giovedì sera, 24 ore prima della nevicata, si è palesato il dato dei 10-15 centimetri di neve. Ora una commissione d’inchiesta valuterà se il servizio delle previsioni meteo è stato adeguato o c’è stata una sottovalutazione. La risposta è scontata. Ciò che è stato possibile osservare, nei giorni scorsi, è che le previsioni metereologiche erano facilmente consultabili sui principali siti internet. E le anticipazioni, facevano segnare neve fino a 10 centimetri.
Nelle prossime ore, i mezzi del Comune di Roma dovranno sgomberare le strade della neve, prima che il ghiaccio le renda impraticabili. L’obbligo delle catene da neve e delle gomme termiche è apparso forzato, o almeno l’ultima ratio per evitare disagi superiori. Fatto sta è che i mezzi spargisale o spazzaneve avrebbero dovuto rendere le strade praticabili già dalle prime ore di questa mattina. I cittadini, poco abituati a montare le catene, sono andati incontro a parecchie difficoltà. Per non parlare del manto stradale della capitale, già in precarie condizioni. Solo a neve sciolta, domani e nei prossimi giorni, si conteranno i danni dell’utilizzo errato delle catene da neve. Gran parte degli esercizi commerciali questa mattina è rimasto chiuso. L’unica fortuna è che l’abbondante nevicata ha interessato soprattutto le zone periferiche durante il weekend. Domani o al massimo entro lunedì la situazione dovrebbe essere tornata alla normalità. Il servizio manutenzione del Comune di Roma dovrà occuparsi di rimuovere circa 70 alberi che sono caduti in strada o sulle auto parcheggiate. La rete dei Tram dovrebbe tornare a pieno regime entro domani.
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Previsioni meteo, significa PREVEDERE che tempo ci sarà nel prossimo futuro ! A parte questo, visto che la gente paga le tasse, e il sale c’èra, se ogniuno butta un kilo di sale davanti casa, oltretutto già in comodi sacchi a lato della strada, non credo che nessuno sia morto per questo ! (se proprio chi lo ha messo li gli faceva schifo pure spargerlo… o non sapeva come fare) – siamo alle solite è colpa sua, no di lui, e alla fine gli unici che ci rimettono sono i cittadini… COOPERAZIONE ! siamo una comunità/società o un gruppo di corpi (teste) vuoti ?
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Critica per critica, criticherei la “consolazione” di sapere che la «fortuna è che l’abbondante nevicata ha interessato soprattutto le zone periferiche».
Forse chi scrive vive al centro e si consola così.Ma la stragrande maggioranza dei romani vive in periferia o semiperiferia, dove quando si tratta di cementificare non è mai abbastanza, ma dove non non arrivati nemmeno i sacchi di sale a bordo strada o le gagliarde pale.
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Gabrielli non è un uomo x guidare la protezione civile,
ci vuole BERTOLASO-
è vero, questo paese funziona solo con gli “aiuti” ..
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