Le preselezioni, un incubo per chi cerca lavoro con i concorsi - Diritto di critica
Fino a pochi anni fa non esistevano. I candidati accedevano direttamente alle prove scritte. Ora invece è tappa obbligatoria per qualsiasi concorso come soluzione “necessaria” per smaltire il numero di iscritti quadruplicatosi di fronte alla carenza di assunzioni nel settore privato o agli eccessivi requisiti richiesti.
Esclusi e neanche avere iniziato. Milioni di ragazzi italiani seguono costantemente la gazzetta ufficiale alla ricerca del concorso che potrebbe rappresentare la “svolta” in una situazione occupazionale così difficile. Insieme a loro, chi cerca l’opportunità per migliorare la propria situazione lavorativa. Ma spesso le loro speranze si fermano a quei test logico-matematici, a quelle domande di grammatica, relazioni sintetiche, quesiti di cultura generale che non sempre sono effettivamente capaci di valutare la reale preparazione dei candidati e quindi ad individuare i più idonei al lavoro che si aspira a fare. Nei concorsi pubblici poi, non mancano mai carenze disorganizzative che rendono tutto più difficile. Così molte persone sono escluse senza avere effettivamente avuto l’occasione per mettere alla prova le proprie conoscenze.
I testi preselettivi tra polemiche e perplessità. La preselezione, molto spesso, parte da una prova di resistenza fisica ai lunghi ed estenuanti tempi di attesa compensati invece dai pochi minuti concessi per rispondere alle interminabili domande. Ingestibili libroni nei quali cercare i quesiti, errori negli stessi, domande fuori tema, mancanza di spiegazione delle modalità di svolgimento delle prove sul bando o nei test consegnati ed infine le solite irregolarità quasi sempre presenti. Conclusione: c’è chi supera le preselezioni per lavorare in campo internazionale pensando che il Kosovo sia in Africa, chi va avanti annerendo casualmente le risposte e chi concorre per un posto ma viene valutato su tutt’altro. Negli ultimi anni le polemiche intorno alle preselezioni sono aumentate significativamente e le notizie di cronaca non sono mancate. Dal concorso per dirigenti scolastici dello scorso ottobre alle preselezioni per il reclutamento di dirigenti tecnici effettuato dall’Alter di Brescia. Arrivare alle preselezioni è comunque un successo se si considerano i requisiti richiesti per accedervi relativi ai titoli di studio, classi di laurea, voti conseguiti, altezza, ecc. ai concorsi mensilmente rinviati.
Tra le lunghe file di banchi in cui siedono candidati non manca mai chi sottolinea che la maggior parte di quelli che sono già dentro e ricoprono le cariche più importanti non sarebbero in grado di rispondere a quelle domande.
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sono tremende queste prove, perchè io per lavorare in archivio di stato ho dovuto rispondere a domande di matematica e anatomia. non ho sapurato l’ esame e l’ anno e mezzo in archivio non è servito a nulla
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