Pdl addio, Berlusconi cerca un nuovo nome. E rispuntano i fantasmi del passato - Diritto di critica
È tutto un problema di numeri. D’altronde per anni Berlusconi ha passato buona parte del suo tempo ad inventare simboli e nuove denominazioni ai suoi partiti. Cambiare tutto perché nulla cambi. Anche se, bisogna dirlo, la linea politica del Cavaliere nei 18 anni dalla discesa in campo è cambiata. Da leader di una forza liberale, è divenuto il “padre nobile” di un movimento conservatore. Quella spinta propulsiva di rinnovamento del 1994 si è via via sbiadita. Sono rimasti gli slogan e la sua faccia, mentre la calza davanti alla telecamera è stata sostituita da una parrucca e da tanto cerone.
Torna Forza Italia? Gli ex An sul piede di guerra. Un problema di cosmetici, in fondo. L’immagine prima di qualsiasi altra cosa. Così in molti nel Pdl invocano il ritorno alle origini. Allo studio un nuovo nome che ruoti intorno alla parola Italia. Magari “Forza Italia”. Per tornare alle origini in un partito di plastica basta cambiare il marchio di fabbrica. Un restyling vintage, che non piace agli ex An, orfani, checché ne dicano, di Gianfranco Fini.
Un sondaggio e…via. La segreteria di Angelino Alfano ha commissionato uno studio sul nome. Poche proposte ma incisive. Toccherà poi a Berlusconi e ai suoi fedelissimi esprimersi a riguardo. Due o tre nomi, forse con i relativi loghi, da sottoporre a sondaggio da parte di Euromedia. Tra le ipotesi al vaglio un nome originale “l’Italia” o “Viva l’Italia”, come la canzone di Francesco De Gregori. Altra scelta “Libertà per l’Italia”.
“Italia per sempre” o “Forza Silvio”? Il primo tentativo di cambiare il nome al Popolo delle Libertà tre mesi fa, quando il partito commissionò un sondaggio tra quattro nomi tra i quali anche Forza Italia. Vinse la sfida dell’apprezzamento popolare “Italia per sempre”. Tutti felici e contenti di aver trovato il nuovo nome, quando il Cavaliere tirò improvvisamente il freno a mano: “manca l’acronimo”, disse. Un conto è scrivere “Fi” o “Pdl”, altra cosa è “Ips” che appare come l’abbreviazione di qualche istituto di ricerca o addirittura di qualche istituto previdenziale. Così, non riuscendo a trovare un nome nuovo si guarda al passato.
Berlusconi, “un genio”. “Forza Italia fu un’intuizione geniale di Silvio”, spiega Paolo Bonaiuti. “Nome patriottico, trasmetteva forza, energia, entusiasmo. E conteneva un’idea di tifo non partigiano, ma per tutto il Paese”. Ma gli ex An sono già sul piede di guerra. Un problema di immagine dopo che il loro ex leader li ha lasciati al loro inesorabile destino. Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa propongono alcune parole chiave intorno alle quali è per loro possibile creare il nuovo nome: “Italia”, “nazione”, “nazionale” (non quella che gioca a calcio, ovviamente). E se l’ex democristiano Claudio Scajola propone il nome che più gli si confà, “Partito dei moderati”, Giorgia Meloni, la più giovane ministro del defunto governo Berlusconi, è la più conservatrice: “Pdl è una delle poche cose che hanno funzionato nel partito”. Anzi, l’unica.
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io pensavoa : “Fratelli d’Italia” cosa ne dite?
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