Scattone rinuncia all'incarico. E' l'Italia medioevale della gogna mediatica - Diritto di critica
Il professor Giovanni Scattone ha rinunciato all’incarico, lascia il liceo Cavour e per l’intero anno scolastico rimarrà senza stipendio. L’Italia medioevale che a parole afferma di “rispettare le sentenze” e si riempie la bocca della necessità della “riabilitazione” dopo il carcere, salvo poi rimpiangere la gogna e il rogo, ha vinto.
Condannato per omicidio colposo dopo un processo con più ombre che luci, Giovanni Scattone non era stato interdetto dai pubblici uffici, una sentenza che – come quella di condanna – avrebbe dovuto essere rispettata da tutti, per primi i giornalisti e i media. Ai cronisti del Fatto quotidiano che hanno realizzato il presunto scoop su Scattone professore al liceo dove per tre anni aveva studiato Marta Russo, bisognerebbe ricordare il valore riabilitativo della pena e il diritto per un detenuto di rifarsi una vita dopo aver pagato il (presunto) debito con la giustizia (e in Italia questo accade solo per pochi).
“Le istituzioni – spiega a Diritto di Critica Cinzia Giorgio, moglie di Giovanni Scattone – ci hanno abbandonato. E mi chiedo dove siano quanti di solito difendono i diritti dei cittadini e dei lavoratori. Se era giusto rispettare la sentenza di condanna per mio marito, allo stesso modo tutti avrebbero dovuto rispettare il pronunciamento dei giudici che permetteva a Giovanni di lavorare dopo aver scontato il carcere. Con questa vicenda – conclude – l’Italia ha perso una battaglia di civiltà”.
A poco sono serviti anche gli appelli degli studenti del professor Scattone che nei giorni scorsi hanno sottolineato come «né gli studenti, né i professori o i genitori possono decidere se il professor Scattone può insegnare. Ci hanno già pensato le istituzioni e la magistratura che noi come cittadini abbiamo il dovere di rispettare. Da studente lo posso giudicare solo come insegnante e come docente è ottimo. Non giudico la persona. Come insegnante è competente per la sua materia e disponibile con i suoi studenti. È comunque assurdo che persone che non hanno mai avuto rapporti con lui abbiano dato giudizi, anche pesanti, senza pensare alle ricadute della vicenda su noi studenti»
E proprio per evitare ulteriori polemiche che avrebbero chiamato in causa i suoi studenti, il professor Scattone ha rinunciato all’incarico.
-
ma ci fate o ci siete ? Cioe’ se vi violento la sorella e pago la pena dopo se faccio per lei l’ insegnate siete tranquilli ? ma state bene o criticate per diletto anziche’ con raziocinio?
-
sarebbe un tuo diritto se lo sanciscono i giudici. Semplice. Poi si può discutere la sentenza ma – come tutti dicono – le sentenze si rispettano, altrimenti si è solo ipocriti a comando.
-
vorrei evidenziare che non è stato condannato per violenza sessuale ma per omicidio colposo… colposo significa non volontario.
-
Un professore che arriva a scuola con una pistola,e si mette alla finestra,che professore e’? Anche ammettendo, e di fantasia ce ne vuole, che un colpo gli sia partito accidentalemnete ; lo vorresti a scuola con tuo figlio?
-
-
-
Non servono le pressioni dell’istituto credimi, è stata più che sufficiente la gogna mediatica
-
E’ incredibile come CHIUNQUE sappia sempre tutto, in qualsiasi disciplina e in qualunque momento. Escono fuori come funghi e si riproducono a vista d’occhio, soprattutto grazie a quel mostro mediatico che è diventato Facebook. Anche se non è che prima fosse molto diverso…soltanto che la loro voce si sentiva meno.
Si parla di nucleare, e questi professoroni pontificano di ingegneria energetica, radioattività e quant’altro.
Si parla di terremoti, e questi professoroni ponticano di geofisica, di sismologia e placche tettoniche
Non parliamo di cronaca nera…che è forse il campo in cui danno il loro meglio: “annamaria franzoni è colpevole, la ucciderei a sprangate”, “hanno scagionato amanda knox e sollecito, mi vergogno della giustizia italiana, mi farei giustizia da soli”…e via dicendo.
Perfetti sconosciuti, completamente ignari dei fatti, delle indagini e di qualsiasi PERIZIA, senza nessuna formazione in diritto penale, in geofisica, in fisica, che sentono il bisogno di dire la loro con messaggi esclusivamente finalizzati a voler fare emergere la loro figura rispetto alla presunta massa di pecoroni. Non rendendosi conto che, anzichè andare controcorrente (come loro vorrebbero), si ALLINEANO, per di più su posizioni di ODIO gratuito che nascono dall’IGNORANZA.
Questo è davvero qualcosa di MEDIEVALE.
-
@HumanMediaTechnology tu invece conosci tutte le carte della scientifica e hai letto tutte le carte del tribunale? un’opinione tutti hanno il diritto di farsela. comunque secondo me, e parlo da ex alunno del liceo cavour (sono uscito 3 anni fa) sarebbe giusto evitare che questa persona insegni e basta. ci sono tanti lavori che si possono fare. ma vabbè che se ad ex picchiatori vengono affidati ruoli istituzionali non ci si può sorprendere più di nulla. si parla tanto di morale e poi la si sfrutta per quello che si vuole (leggasi “coerenza zero”). mo perchè ha la faccia pulita ed è un ricercatore allora deve essere scusato, se fosse stato un addetto alla pulizia dei cessi scommetti che non avrebbe trovato lavoro manco come cassiere con questo tipo di scandalo?
-
-
Infatti, nell’Italia Medioevale chi ammazza una ragazza solo per gioco fa tre anni di galera, io invece che ammazzo un gallo ogni 15 gg voglio l’ergastolo.
Questo spara all’università e poi ci torna ad insegnare……. ma per favore…… Scattone galera a vita, uscire quando ci sono rimaste le ossa !! -
Di medioevale c’e’ solo l’articolo. Che un criminale, condannato per aver ucciso senza motivo una studentessa, non abbia il diritto di fare l’insegnante, e’ palese. O permettiamo ai pedofili di fare i bidelli a scuola con i nostri figli, ai corrotti di amministrare la cosa pubblica, ai chirurghi sorpresi ad operare ubriachi di continuare nella professione, oppure cerchiamo di stabilire un minimo di giustizia. RIABILITAZIONE, ammesso che 7 anni per un omicidio lo sia, non significa il diritto di riapprioparsi di incarichi che si e’ dimostrato non saper sostenere; questa si chiama IMPUNITA; ed e’ un altra cosa.
-
Forse la moglie avrebbe fatto meglio a domandarsi se la condanna inflitta al marito fosse sufficiente per la vita di una ragazza innocente, uccisa per divertimento o per dimostrare le proprie conviznioni di superiorità. Inoltre, la critica al “professor” Scattone è stata quella di aver accettato l’incarico nello stesso istituto nel quale avesse studiato la vittima. Le considerazioni degli studenti “ignoranti”, nel senso che non conoscano la storia ed i risvolti della vicenda, come oggi troppo spesso accada, lasciano il tempo che trovano.
@ Humanmediatechnology
Al di là del fatto che forse proprio tu non conosca la storia del delitto, sei il primo ad ergerti a giudice del giudizio altrui, in più con strafottente superbia.-
E’ evidente che chi ha scritto questo commento non abbia minimamente approfondito il processo. Ma purtroppo di persone così ce ne sono tante. Tutte però con la tastiera molto veloce…
-
Si ma io mi chiedo.
Se la massa non ha approfondito il processo è solo colpa della massa? O bensì è colpa dei GIORNALISTI che ogni volta distorcono o storpiano la realtà? Che fanno del sensazionalismo (a tutti i costi molto spesso) l’unica via? Mah. -
Tutti dal parrucchiere a ciarlare o al bar, prima di cambiare discorso “per non pensà” e tornare a parlare di calcio.
E per gli aspiranti “Sentenza”, perpiacere, lasciate riposare in pace Segio Leone.
Quanto onanistico quartogradismo televisivo.
Ma il book fotografico di Misseri non basta già più?
-
-
-
Non scherziamo, rinunciare o perdere sono la stessa cosa dopo quello che è stato scritto. Probabilmente non era neanche pensabile tornare in classe.
-
un ottimo articolo, che si distingue dalla massa di idioti che urlano e puntano il dito, bravi. Davvero.
-
Non mi pare che quel liceo lo
frequenti una sorella o una cugina della Russo, perciò dove sta
l’indelicatezza? Inoltre vorrei tanto sapere quanti degli studenti di
quella scuola sanno chi fosse Marta Russo. Voglio sapere anche con quale
diritto ci si mette d’impegno per
togliere il lavoro ad una persona che molti anni fa ha sbagliato (anche
se l’omicidio non era intenzionale) ma ha pagato per il suo terribile
errore scontando la pena in carcere.-
vaglielo a raccontare ai genitori di Marta Russo.
-
-
Bravi, pochi ma buoni vedo che riescono a distinguere tra i tanti incivili e pecoroni che accusano e commentano senza sapere…siamo davvero il Paese delle monetine a Craxi e di Enzo Tortora. Tutti che accusano ma nessuno conosce.
-
allora che il delitto non fosse intenzionale non e’ stato stabilito per insufficenza d iprove , ma poi mi chiedo io come si fa a dare tale ruolo ad uno che ha ammazzato ( casualmente ) una ex studente del liceo poi si fa presto a fare i moralisti per cio’ che riguarda il lavoro… in un paese dove fino a ieri governavano puttane e puttanieri messi li da dal “voto” democratico del popolo illuminato , ricordo che il signore imputato per “colposo” ha esploso un colpo di pistola in una scuola …..cio’ ha portato una pistola a scuola non bisogna mai piu’ metterlo in condizione di poter rifare una minchiata simile per il resto della vita altro che insegnare …e poi in fine le sue deposizioni sono state rivedute piu’ e piu’ volte e ripeto per chi non avesse capito che era un paradigma o pleonasmo se preferite sembra un’ articolo di libero o del giornale …
-
Siamo
al delirio! A chi vuole protestare contro certi politici viene
impedito di avvicinarsi troppo a Montecitorio, tuttavia a qualcuno è stato
consentito di mettere alla gogna un docente davanti alla scuola dove legittimamente prestava servizio. Non so se Scattone abbia ucciso Marta Russo e,
in caso affermativo, se lo abbia fatto volontariamente. Quello che è
certo è che la Cassazione si è espressa definitivamente
per l’omicidio COLPOSO (e NON quindi, per l’omicidio volontario)
escludendo l’interdizione dai pubblici uffici.
Scattone pertanto ricopriva legittimamente il suo incarico e che questa polemica non doveva proprio nascere. Le questioni inerenti la pubblica
amministrazione vanno gestite nel rispetto delle leggi e NON sull’onda
dell’emotività! -
pensavo di essere una dei pochi a pensarla così. Complimenti vivissimi per l’articolo.
-
spegnere la televisione e cominciare a “pensare”. Magari con meno quartogradismi e sindromi da 4° 100° serie di CSI e simili in testa. Fare Giustizia per Scattone significa fare Giustizia per Marta Russo.
Schierarsi è riduttivo. -
Fabry2345, a me pare che ti sfugga il principio di civiltà giuridica secondo cui un cittadino colpevole di un reato non debba sottostare ad una pena non prevista nella sua sentenza di condanna.
Non ha senso chiedersi oggi se Scattone sia colpevole o innocente o se la condanna che ha ricevuto sia stata eccessivamente severa o eccessivamente leggera. Quello che è certo è che nei suoi confronti non è stata disposta l’interdizione dei pubblici uffici e che la condanna per omicidio colposo non è fra quelle che precludono l’accesso al pubblico impiego in base a quanto disposto dal Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello stato.
E allora, di cosa vogliamo discutere? Vogliamo piegare la pubblica amministrazione alle esigenze sentimentali, facendo passare la tesi che un pubblico dipendente legittimamente assunto debba dimettersi solo perché una folla vociante lo chiede?
Questa non è civiltà giuridica!
L’omicidio colposo esclude il dolo, e quindi è giusto che a chi si rende colpevole di siffatti reati non sia precluso l’accesso ai pubblici uffici.
Se qualcuno ritiene che Scattone fosse in realtà colpevole di omicidio volontario, è liberissimo di pensarlo. Tuttavia non può pretendere, in base a questa sua convinzione, che una condanna per omicidio colposo pesi più di quanto debba pesare.
In uno stato di diritto però devono contare solo le condanne disposte dai giudici, non quelle della piazza! -
Ciò ke trovo ingiusto è ke,aldilà della colpevolezza o meno di ciò per cui è stato indagato,processato e condannato,una persona ke il suo debito con la giustizia(quella terrena,la ultraterrena verrà) si trovi costretta a licenziarsi per acclamazione popolare.Domani la stessa cosa avverrà perkè uno è più o meno simpatico,più o meno attraente,più o meno fotogenico.Concordo con la moglie quando dice:se si deve rispettare una sentenza di condanna lo si deve fare fino in fondo nei limiti in cui essa è stata scritta.Altrimenti perkè uno dovrebbe andare in carcere?Se non si rispetta la parte post-pena,perkè si dovrebbe rispettare quella della pena?
-
Io mi chiedo allora come mai il Generale Ganzer comandante in carica dei ROS, condannato in primo grado a 17 anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti e altri reati gravissimi…. sia ancora al suo posto. Le sue dimissioni, che presento’, furono rifiutate da B e Maroni a luglio 2010. E’ come se un bidello condannato per pedofilia sia ancora al suo posto. Scattone per la Giustizia è innocente. Se qualcuno ha dubbi sul processo che lo faccia riaprire. Se ha prove parli. Se non le ha rispetti le sentenze. I colpevoli VERI sono in giro, in carica, e ho fatto solo un esempio, lampante. Visto che Ganzer si occupa di Criminalità e traffico di stupefacenti, ed il giudice disse che era una persona PERICOLOSISSIMA, e lo condanno’ a 17 anni di carcere. E’ libero, prende soldi nostri, comanda. E Scattone non puo’ insegnare?!?! Medioevo.
-
Io mi chiedo allora come mai il Generale Ganzer comandante in carica dei ROS, condannato in primo grado a 17 anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti e altri reati gravissimi…. sia ancora al suo posto. Le sue dimissioni, che presento’, furono rifiutate da B e Maroni a luglio 2010. E’ come se un bidello condannato per pedofilia sia ancora al suo posto. Scattone per la Giustizia è innocente. Se qualcuno ha dubbi sul processo che lo faccia riaprire. Se ha prove parli. Se non le ha rispetti le sentenze. I colpevoli VERI sono in giro, in carica, e ho fatto solo un esempio, lampante. Visto che Ganzer si occupa di Criminalità e traffico di stupefacenti, ed il giudice disse che era una persona PERICOLOSISSIMA, e lo condanno’ a 17 anni di carcere. E’ libero, prende soldi nostri, comanda. E Scattone non puo’ insegnare?!?! Medioevo.
-
avevo capito che era disponibile ad un opportuno cambiamento di sede, e spero che le cose stiano così:cosa c’entra la perdita dello stipendio?
Comments