"Monti non è stato eletto dal popolo", dicono. Ma pochi conoscono la Costituzione - Diritto di critica
C’è chi grida al golpe. Ma pochi ricordano che è la Costituzione a prevederlo. Il 18 novembre, il Governo Monti ha ricevuto la fiducia, definitiva, alla Camera dei Deputati. Negli ultimi 20 anni è il terzo esecutivo di matrice tecnica che siede a Palazzo Chigi (Ciampi nel 1993 e Dini nel 1995). Un’opzione doverosa e contemplata dai principi della Costituzione: ai sensi del comma 2 dell’art. 92, infatti, “il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. Nella Carta non è assolutamente specificato se il Presidente del Consiglio debba essere rappresentato da un onorevole o un senatore eletto direttamente dal popolo (nonostante l’attuale legge elettorale non nominale). In pratica, una sorta di diritto di veto in mano al Capo dello Stato.
Quest’ultimo, inoltre, non è obbligato a sciogliere necessariamente le Camere nel corso di una crisi governativa, andando così a nuove elezioni con dispendio di energie, tempo e soprattutto soldi – visto il periodo storico – divisi tra campagne e spese organizzative. La logica usata da Napolitano è stata quella di percorrere la strada del già due volte Commissario Europeo per la Concorrenza e per i Mercati Interni. Una figura autorevole a livello internazionale, tuttavia circondata da detrattori più o meno rilevanti. La Lega ha votato contro la compagine; Di Pietro e Vendola (per citarne due) restano comunque critici verso il neonato organico.
Sul web, invece, è stato diffuso un recente intervento dell’eurodeputato Nigel Farage, di estrazione conservatrice ed indipendentista (è il capogruppo, assieme a Speroni, di “Europa della Libertà e della Democrazia”, comprendente anche la Lega Nord), che ha parlato di “Governo fantoccio” voluto – sostanzialmente – dalle banche e dalla Germania (sic). Tuttavia, per alcuni italiani, le espressioni dell’europarlamentare sono diventate una sorta di manifesto. È innegabile che Monti, in precedenza, abbia rivestito ruoli da advisor in Coca-Cola o Goldman Sachs, non certo piccole imprese. Anche il suo organico sembra scelto in maniera abbastanza ponderata, con i singoli Ministri nominati per le loro competenze (un ambasciatore agli Esteri, un’importante penalista alla Giustizia, l’ex Presidente del Comitato Militare NATO alla Difesa…), per quanto non affatto giovani e appartenenti – in linea generale – alla categoria non propriamente amata dei professori universitari.
Attualmente, però, diverse persone esprimono disappunto badandosi solo sul “sentito dire”, sul “parere preventivo” e spesso “a prescindere” contro il Governo (ma i sondaggi sanciscono che queste correnti di pensiero costituiscono una minoranza). A parte le dichiarazioni di rito sostenute tra Montecitorio e Palazzo Madama, non c’è ancora traccia di decreti o proposte di legge concrete da parte del nuovo organico. Ma, a dispetto di questa normalissima situazione, le invettive divise tra vari ed importanti gruppi Facebook si sprecano quotidianamente. Si parla di intervento della “massoneria“, ma non si escludono “influenze del Vaticano” o “conflitti d’interesse“.
Una delle teorie più gettonate, però, è quella della “dittatura” (Scilipoti proclama la “morte della democrazia“). Perché si tratta di un esecutivo “non votato dal popolo”, deciso di imperio dal Presidente della Repubblica (sic). Un’azione capace per qualcuno di far rimpiangere addirittura il Berlusconi IV. Ebbene, da 63 anni ad oggi, mai un Governo è stato direttamente eletto dal popolo. Strano Paese, l’Italia: molti suoi cittadini si indignano quando viene toccata la Costituzione. Ma, nel momento della verità, dimostrano di non conoscerla affatto.
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Mai, in 63 anni, un governo è stato composto INTERAMENTE da non eletti, mai votati.
Mai, in 63 anni, un governo ha goduto di una maggioranza vicina al 100%
Mai, in 63 anni, tutti i mezzi di informazione ufficiale hanno ignorato ogni voce critica o dissidente. Chiamatela come volete-
Io la chiamo così: Espressione del completo fallimento di una classe politica corrotta, inetta, amorale, immorale, ignara di qualsiasi etica della politica e priva di ogni elementare rispetto delle Istituzioni e dello stesso Popolo Sovrano che l’ha eletta. Si dice che il Presidente del Consiglio sia caduto per otto “traditori” ma non si dice quante volte sia stato salvato da tanti altri traditori!!! Grazie, Presidente Napolitano, per averci regalato (o meglio: restituito!) una squadra di governo con una dignità e una compostezza che probabilmente non abbiamo mai visto e conosciuto in 63 anni! Chiamatela come volete: ma per un po’ di mesi non sentiremo parlare di bordelli, di escort, di istigatori alla prostituzione, di processi infamanti per Capi di Governo e per il Popolo che rappresenta, di leggi ad personam per ostacolare il corso della giustizia, di traditori veri (di quella democrazia liberale e riformatrice per cui io stesso li avevo votati!!), di ministri mafiosi e chiamati al governo solo per salvarli dalla gogna, di personaggi insulsi e indegni di sedere in un Parlamento degno di tale nome!
Grazie, Presidente!
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Mi scuso per l’ignoranza , se la Costituzione l’ha votata il popolo allora niente da dire , ma se non è cosi bisogna cambiarla .
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Ottimo articolo. Complimenti all’autore. Spiega in parole chiare che le corbellerie di chi grida al “golpe” o alla “sospensione della democrazia” non hanno alcun fondamento.
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Ma il capo dello Stato non dovrebbe aspettare che il capo del Governo in carica gli riferisca le sue intenzioni prima di individuare un capo di Governo alternativo…?
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Scrivete “Le persone esprimono disappunto badandosi solo
sul “sentito dire”, sul “parere preventivo” e spesso “a prescindere”
contro il Governo”. Ebbene dopo la manovra il disappunto si basa su constatazioni reali. Come a dire, il trucco si è scoperto subito.
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