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Diritto di critica | December 22, 2024

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Regionali in Molise, il Pd perde e dà la colpa a Beppe Grillo - Diritto di critica

Regionali in Molise, il Pd perde e dà la colpa a Beppe Grillo

Scritto per noi da Enrico Ruffino

Con una sconfitta di misura il Pd ha perso le regionali in Molise. Iorio, candidato del Pdl già tre volte presidente della regione, si è affermato con il 46,94 %, mentre il candidato di centrosinistra (ex militante proprio nelle fila del Pdl), Paolo Di Laura Fattura, ha perso con il 46,15 %.

Determinante il Movimento cinque stelle di Beppe Grillo che con il suo candidato, Antonio Federico, ha ottenuto un buon risultato – se non di lista – quantomeno personale, con 10.650 voti che non hanno comunque permesso al movimento Grillino di entrare in consiglio. Risultato di misura anche per Cristiano Di Pietro, figlio di Antonio e candidato che ha aizzato l’ira dell’Idv e dell’opinione pubblica, che si è affermato con 2.512 preferenze.

Il dopo-voto, però, è stato caratterizzato dall’aspra polemica che il Pd ha mosso nei confronti del Movimento cinque stelle. Secondo il Partito democratico, infatti, la “colpa” del risultato insoddisfacente è soltanto del movimento grillino che avrebbe sottratto i voti necessari a consegnare la regione al candidato di centrosinistra. Eppure il Partito democratico sembra aver sbagliato – ancora una volta – tattica e uomo: Fattura, ambiguo per la sua militanza nelle file del Pdl, non ha convinto gli elettori, ma nessun “mea culpa” né ammissione di errore è uscita dalle bocche dei dirigenti locali e nazionali.

Troppi, invece, i commenti sulla presunta responsabilità esterna della sconfitta: “Il Pd ha perso perchè c’era Grillo”. Ma nessuno, tranne qualche militante saggio, ha osato sottolineare il fatto che se quei voti sono andati al Movimento 5 stelle, significa che l’elettorato ha preferito guardare a qualcosa che non era il Pd. Un difetto – quello della debolezza dei candidati – che se si esclude il caso di Torino, da sempre affligge il partito di Bersani. E’ successo alle primarie di Milano in cui nessuno del centrosinistra aveva creduto che Pisapia potesse essere vincente e ancora a Napoli, in cui addirittura Luigi De Magistris non era stato appoggiato al primo turno da Di Pietro né da Vendola. E poi i referendum in cui, tra i se e i ma, un giorno si diceva di si e il giorno successivo di no. Il buon risultato – ottenuto spesso in modo inatteso – è stato sistematicamente accolto dal Partito democratico come un merito personale. Le sconfitte, invece, pare avvengano sempre per colpa d’altri.

Comments

  1. Piazzanadia7

    quando uno perde e da la colpa ad altri, e’ doppiamente perdente!

  2. simone

    il PDmenoelle dimostra che ha una grand eopinione degli elettori.
    gli elettori devono solo votare un’eticacche, un nome, uno schieramento senza minimamente considerare i programmi e le persone che vengono candidate.
    chi ha votate per il M5S ha espresso la volontà di spazzare via questa classe dirigente marcia fino al midollo che non ha più nulla da dire e che fa emergere la logica spartitoria che anima i partiti. le differenze fra PD e M5S sono enormi e chi ha votato per la lista federico lo ha fatto consapevolmente perché nessun partito presenta un programma come il suo.
    chi è causa del suo mal pianga sé stesso. se il PD vuole prendere in giro gli italiani non se la prenda con chi ha deciso di non farsi più prendere per il naso.

    W MOVIMENTO 5 STELLE

  3. Giancarlo Sartoretto

    frattura mista, il pd non ne combina una di giusta, “con questi dirigenti non vinceremo mai”  diceva Nanni Moretti 

  4. Cristian280

    è si il problema dell’italia è propio questo a confronto con gli altri paesi che quando un politico fallisce o sbaglia invece che dimettersi e farsi da parte e tornare a vita civile trova qualche scusa e ricomincia da capo senza nemmeno un autocritica. basti pensare alla germania che il futuro candidato premier giovanissimo per due pagine di tesi si è dovuto fare da parte mentre i nostri politici (tutti) hanno curriculum pieni di fallimenti 

  5. M5s

    Ma io direi piuttosto che chi vota pd o pdl vota un’etichetta o un favore, chi vota M5stelle vota per un programma e, generalmente è persona informata e stufa dei falso distinguo pd-pdl. Se poi si parla di cose serie, cose da fare, allora mi sembra giusto dire che è il pd che fa perdere il M5 stelle.Ultima curiosità.. qualcuno conosce i programmi dei
     pd-pdl per il Molise? quello del M5 Stelle è chiaro e gli altri??