Sudan del Sud: i 600 chilometri dell’autostrada fantasma - Diritto di critica
Presentata come la prima via d’accesso per il porto di Mombasa in Kenia, la ‘Giuba-Nimule’ fa parte di quel rilancio delle infrastrutture voluto dal governo del Sudan del Sud per modernizzare il paese. Una porta verso il mare, visto che il giovane stato africano non ha sbocchi sull’Oceano Indiano, né tantomeno su quello Atlantico. Un’opera mastodontica. Sarà possibile raggiungere la capitale Giuba da Nimule, in due ore, consentendo un risparmio di sei ore, a dispetto delle otto attuali. Il progetto ha avuto il via libera nel 2008 e finora sono stati completati solamente 192 chilometri di strada, con 8 ponti. Il tratto realizzato è costato finora intorno ai 220 milioni di dollari, 61 in più rispetto alle previsioni iniziali. Le condizioni dell’asfalto stradale variano da tratta a tratta: nelle giornate asciutte, i camion che transitano sollevano nuvole di polvere, mentre nelle giornate piovose è frequente la formazione di fango ai lati della strada.
A fronte di un investimento importante, in tre anni è stato completato solo il 33% del primo tratto autostradale. Sono in molti a chiedersi se non ci siano state delle speculazioni o spreco di denaro pubblico. Altri sostengono che le risorse siano state impiegate maggiormente vicino alla capitale, invece che in periferia. L’arretratezza delle infrastrutture (110 chilometri di strade per una nazione grande come la Francia) è stato uno dei punti deboli dello stato a sud di Khartoum, anche a causa della guerra civile che ha devastato il paese. Il governo si è impegnato a costruire strade e vie di comunicazione per circa 7mila chilometri, con un costo stimato di circa 7 miliardi di dollari.
La collocazione geografica non consente un’accelerazione dei lavori: bulldozer e ingegneri possono raggiungere il paese solo via terra. Unica nota positiva, il fatto che i pirati non possono depredare le attrezzature in mare. Un altro problema è rappresentato dalla sicurezza sulle strade. Ingenti somme di denaro sono necessarie per i controlli sull’autostrada Giuba-Nimule, oltre ai milioni di dollari indispensabili per lo sminamento del terreno. Senza le vie di comunicazione, il Sudan del Sud non potrà sfruttare l’agricoltura commerciale. In una nazione con un elevato tasso di mortalità materna, avere un sistema stradale efficiente consentirebbe alle donne di raggiungere facilmente gli ospedali, durante e dopo un parto complicato.
Anche nel caso di lotte tribali, l’esercito riuscirebbe a sedare le rivolte in poco tempo, scongiurando morte e disperazione. La popolazione, dal canto suo, non è ha ricevuto ancora un’educazione al traffico, vista l’assenza di strade e la scarsa diffusione delle automobili. Così come i vigili urbani, che non sono ben addestrati.Il governo ha assicurato che è in fase di studio un disegno di legge sulla sicurezza stradale. Tuttora, non sono pochi i seminari rivolti ad autisti di autobus e camion o i corsi per i bambini delle scuole elementari, su come attraversare la strada. A un incrocio trafficato appena fuori dalla capitale, un cartellone di grande dimensioni sull’autostrada Giuba-Nimule, invita i pedoni ad attraversare sulle strisce pedonali, anche se ancora non sono state pitturate.