Prima lo spot contro l'evasione fiscale, adesso il condono. Il governo senza più timone - Diritto di critica
In estate “Parassita della società“, in autunno panacea dei guai economici del Paese. A salvare il Paese e a consentirne lo “sviluppo” potrebbero essere i tanto vituperati evasori. La coerenza del governo sulla lotta all’evasione fiscale, infatti, si misura sullo spot contro chi non paga le tasse, andato in onda a reti unificate (non certo a costo zero!) tra agosto e settembre, e smentito a stretto giro di posta da diversi esponenti della maggioranza che adesso vedono nel condono fiscale il volano per lo sviluppo.
Osvaldo Napoli (PdL) – deputato vicino al premier – questa mattina ha commentato: “il condono ci dev’essere. Ed è ovvio che con il condono bisogna fare riforme strutturali come quelle sulle pensioni e sulle liberalizzazioni. Se Tremonti ritiene di fare una manovra a costo zero non va bene. Occorre mettere dei soldi per far ripartire le piccole e medie imprese e questo non si fa con una manovra a costo zero”. “Io credo – ha proseguito – che il presidente del Consiglio il condono lo voglia. Tremonti è indispensabile come lo sono tutti. Si vince solo con il gioco di squadra, ma ci aspettiamo qualcosa di diverso dal dire sempre ‘no, no, no’. Mi stupisco che dica sempre no. La ricerca costante del ‘nò rende perplessi molti di noi”. Rifiutare un condono sembra dunque un tradimento e lo spot contro l’evasione un incidente di percorso.
Ma la proposta della maggioranza potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Secondo un sondaggio di SkyTg24, infatti, il 71% dei partecipanti non condivide l’ipotesi formulata da Fabrizio Cicchitto e da altri esponenti del Pdl di un condono fiscale ed edilizio per abbattere il debito pubblico. Roba da furbi. E gli italiani – quelli onesti, che per fortuna sono la maggioranza – sono stanchi. Anche quella di chi ogni cinque-dieci anni si affida al condono, infatti, è una piccola casta: si evade senza pagare poi si sfrutta l’occasione quando il governo chiude un occhio.
Ma il tam tam pro condono non si è fermato. Anzi. Il ministro per le Politiche Agricole, Saverio Romano, dopo essersi detto favorevole all’ipotesi ha così commentato: “Se vogliamo fare qualcosa per lo sviluppo e adottare un nuovo sistema fiscale non possiamo che partire da un reset”. E rifondare il sistema a partire da un condono? Domanda retorica. Mentre il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha sottolineato come sia necessario “discutere di condono senza pregiudiziali etiche, ma facendo soltanto valutazioni su vantaggi-svantaggi”. Ci sono, ha aggiunto, “diversi tipi di condono: so che su quello fiscale si accentrano i no, mentre sugli altri, quello edilizio e quello contributivo è più facile discutere”. E lo spot antievasione? Dimenticato.
Poche le voci interne alla maggioranza contrarie al provvedimento, tra queste quella del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, della Lombardia, Roberto Formigoni, e del vicepresidente della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi.
Per quanti l’avessero dimenticato, riproponiamo qui lo spot antievasione. Quando è stato messo in onda era estate. Forse molti italiani erano sotto l’ombrellone. O almeno questo è quello che spera il governo.
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Oramai sappiamo già tutto.
Cosa fare? -
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