Listaouting, il metodo Boffo 2.0 - Diritto di critica
Listaouting è spazzatura. Non ha una fonte, non una pezza d’appoggio per sostenere le informazioni che ha appena piazzato su internet. Un elenco di dieci politici presunti omosessuali che non hanno votato contro la legge sull’omofobia. Ce ne sono dieci, ma potrebbero essere venti, trenta, quaranta. Tutti e trecento i deputati e senatori. L’elenco lascia il tempo che trova e – come ha scritto anche il nostro Paolo Ribichini dando la notizia – “discrimina discriminando”. E sopratutto in ogni caso non è una notizia.
Listouting è un aggiornamento 2.0 del “metodo Boffo” usato dal Giornale di Vittorio Feltri, quando attaccò l’allora direttore dell’Avvenire sulla base delle sue abitudini sessuali, salvo poi dover chiedere scusa e venir sanzionato dall’ordine dei Giornalisti. Conviene dunque riprendere le parole del direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, che a gennaio di quest’anno disse: “dai dossier di approfondimento siamo passati al dossieraggio per colpire la vittima di turno. Non importa se i fatti siano veri, l’importante è che siano verosimili. Facciamo un uso improprio dei giornali per battaglie politiche, per delegittimare”. Si lancia un sospetto, che sia vero o falso non conta.
Con la scusa dell’ipocrisia politica, dunque, Listouting ha gettato nel web una manciata di nomi (ma avrebbero potuto essere altri, chi controlla?) accusando – quasi fosse un crimine – i diretti interessati di essere omosessuali ma di non aver votato la legge contro l’omofobia.
Lasciando da parte il giudizio personale – comunque favorevole a un provvedimento contro l’omofobia – è da sottolineare la perfetta legittimità d’opinione di chiunque: si può essere gay e non condividere una legge. Senza per questo venir sbattuti in prima pagina, marchiati e accusati. Queste cose accadevano più di settant’anni fa.
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Ma è ovvio che sia quasi impossibile “dimostrare” che siano gay, dovrebbe esserci qualcuno che ha avuto un rapporto con queste persone e portare delle prove sicure (ma quali sono queste prove sicure? Un video?). Pressochè impossibile. Il senso di questa azione è: politico gay e omofobo, stai attento. Adesso è più difficile per te predicare bene e razzolare male, perchè sei nel mirino di tanta gente. Mi sembra giusto che queste persone si sentano il fiato sul collo e vivano disagio, considerando quanto disagio arrecano loro a noi. E poi ragazzi, stiamo parlando di politici, la categoria umana con meno dignità di tutti… Vogliamo pure prendere le loro difese?
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Consiglio per chi contrario a questo tipo di iniziative: provate per un momento ad immaginarvi in un paese popolato da persone omosessuali, voi siete una minoranza. Minoranza nascosta, etichettata, quando va’ bene descritta con risolini, quando va male malmenata per strada tra l’indifferenza degli altri (tutti sempre omosessuali). Chiedete una legge che almeno riconosca il reato di “eterofobia” (?) ed ottenete un pastore tedesco che chiede all’ONU di non depenalizzare il reato di “eterosessualità”, anche in quei paesi dove esisterebbe per voi (si, VOI!) la pena di morte.
E venite a farmi la morale sul metodo Boffo x questi individui???????????
Ma vanno presi a calci in culo. Punto. -
Perchè lo continuate a chiamare “metodo Boffo”? L’unico fango reale è questo di Boffo, altrimenti avrebbe richiesto un risarcimento danni! Purtrobbo per Boffo, quella di Feltri è la pura verità.
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Mi dico: se la legge è a favore dei gay e io sono gay come posso non condividerla? la contraddizione in termini dimostra quanto (e l’esito del voto lo conferma) sia ancora un “crimine” essere omosessuali. Una forma di pensiero medievale che può andar bene a certi nostalgici dello Stato della Chiesa ma che dovrebbe venir osteggiata pubblicamente da una società laica (e non dico democratica, avendo riserve in merito). Se in giro ci fossero meno ipocrisia e diplomazia (non di rado sinonimi), si avrebbe almeno la sincera libertà di esprimere non tanto un fastidio verso le preferenze sessuali dei singoli individui, quanto sull’ostentazione totale che, ad esempio, a me un poco urta (allo stesso modo del machismo di certi eterosessuali).
Credo con questa premessa che listaouting non abbia mai avuto pretese di veridicità giornalistica. Proprio per via della sua stessa natura di non informazione è al livello degli insulti -per fare un esempio- legittimamente tirati contro La Russa lo scorso 21 settembre dalla piazza di Montecitorio, manifestanti e poliziotti in sciopero uniti. Nessuno ha prove alla mano che La Russa sia un criminale, di fatto è risaputo che lo sia, come molti altri lì dentro.
Listaouting è una provocazione.
Non essendoci il portato referenziale e giornalistico di un feltri, sono un poco dubbioso nel parlare di un “metodo boffo” -
è chiaro che come è difficilissimo avere le prove di chi ruba o non paga le tasse è altrettanto quasi impossibile averle di chi è omosessuale (a parte a chi interesserebbe).
Sembra si già si siano dati da fare giudici e polizia postale per scoprire i blogger. Se fossero state persone come me e tantissimi altri non si sarebbe interessato nessuno: avrebbero avuto cose da fare molto più importanti
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