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Diritto di critica | December 18, 2024

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Speciale 11 settembre - I vostri ricordi: "Quel giorno avevo 14 anni..." - Diritto di critica

A dieci anni da una delle tragedie peggiori che abbiano segnato il XXI secolo, la mente torna a quei momenti, a cosa ciascuno di noi stava facendo quando ha appreso la notizia dell’attentato alle Torri Gemelle. Il mondo per qualche istante si è fermato, incredulo, davanti a quelle scene di morte: l’America colpita al cuore, per la prima volta nella sua storia.

A voi lettori abbiamo chiesto di raccontarci quel momento, l’istante in cui la notizia dell’attentato al World Trade Center ha strappato la quotidianità di una giornata come tutte le altre. Ecco le vostre testimonianze.

Laura D’Angelo – Avevo 14 anni ed ero a casa a guardare “Sabrina vita da strega”. All’improvviso il programma e’ stato interrotto e sono apparse le immagini delle torri gemelle in fumo. Nella mia ignoranza non ho capito assolutamente cosa stava accadendo e ho spento seccata la tv. Nei mesi successivi, come tutti i miei compagni del liceo, ho partecipato agli scioperi contro la guerra e la politica degli Stati Uniti, senza mai essermi informata di nulla. Mi divertivo. Destino vuole che 10 anni dopo io sia sposata a un soldato americano di 27 anni della 173rd, che e’ stato deployed in Afghanistan [per ben gia’ due volte,  rispettivamente di 15 e 12 mesi consecutivi, in soli 4 anni. Ora vogliamo avere un bambino, ma guando nascera’ lui sara’  in Afghanistan per la terza volta.

Vito Chiariello – Ricordo perfettamente ciò che stavo facendo quando la notizia della tragedia mi ha raggiunto: seguivo un corso di aggiornamento…Penso che ciascuno ricordi esattamente l’istante in cui fu raggiunto dalla notizia…Oggi non è il giorno del “complotto sì, complotto no” ma del ricordo di vittime innocenti e della vicinanza e solidarietà ai loro cari, un ricordo che accompagnerà la mia giornata…

Marilisa Pais Becher – Era il classico pomeriggio di sole settembrino, ancora caldo ma con quella sottile arietta fresca che ti fa capire che l’estate è terminata. Andavo al lavoro e pensavo, rammaricandomene, al fatto che diverse coppie di conoscenti aspettavano un bambino e noi ancora no. Poco dopo il mio arrivo ha telefonato la moglie di un collega per avvertirci di quello che stava succedendo. Abbiamo passato il pomeriggio raccogliendo frammenti di informazioni dalle telefonate a casa, dai clienti che passavano, da internet (senza ADSL a quel tempo e intasato dai contatti). Quella sera sono rimasta con gli occhi sbarrati davanti al televisore e per parecchio tempo ho ringraziato il Cielo di non aspettare ancora un figlio..(poi la speranza è tornata,adesso ne ho tre!).

 Marzia Bellini – Ero al lavoro, 16 ore, fuori dal mondo dalla mattina…. lavoro in ospedale, presso gli ambulatori. Mia figlia, allora 10 anni, mi chiamò al telefono e tra i singhiozzi mi disse che non poteva guardare i suoi cartoni animati preferiti, perchè su ogni canale trasmettevano le stesse riprese: “mamma un aereo, due aerei che finiscono contro le due Torri Gemelle americane e non capisco se è un film americano o succede per davvero”. Scoppiai a piangere, le dissi di mettere una video-cassetta della Disney e di non accendere più la TV fino al mio ritorno. Lei mi rispose con queste parole: “io lo faccio mamma, ma questo Presidente americano lo sai che non mi è mai piaciuto!!”

Massimiliano Leveni – Come tutti i giorni ero in giro per la lombardia con il furgone dell’azienda per cui lavoravo…Stranamente quel giorno invece di ascoltare le musicassette avevo la radio e quando ho sentito le prime notizie erano confuse e visto cosa accadeva mi sembrava tutto così assurdo ed irreale.Mi sono fermato diverse volte in qualche bar per vedere con i miei occhi ciò che stava accadendo.Ricordo le mille riproposizioni della caduta delle due torri e pensando al numero di persone che li dentro son rimaste imprigionate…un ecatombe!A posteriori pensare che una mente in modo lucido e freddo abbia decretato la morte di così tante persone fa impressione.E “fortunatamente”(per non voler vedere una carneficina doppia)i due obiettivi primari(per importanza politica intendo)uno è fallito del tutto e l’altro colpito solo in parte.

Marisa Seren Bernardone – Ero nel sud della Francia, con marito ed amici, su una barca ormeggiata sulla riva del fiume Blaise. Ho sentito vagamente dalla radio della barca vicina che era successo qualcosa a New York. Ci siamo affrettati ad accendere la nostra radio e con sgomento abbiamo saputo.

Luigina Carrozzini – Lavoravo, in nero naturalmente,come oggi.

Gianmichele Cautillo – Parlavo con mia madre, pensando all’anno scolastico che sarebbe iniziato. Entra mio padre: «Sono cadute le torri gemelle, pare siano stati gli Arabi». Sguardi sbalorditi, accendiamo la tv…

“Anonimo Pordenonese” – Ero in ufficio, in amministrazione nell’azienda dove all’epoca lavoravo. Ad un certo punto un collega è entrato urlado ” un aereo si è schiantato sul WTC …… ” “….. ” ” pare sia un attentato” !!! Apro Explorer ed in quel momento arriva una telefonata della figlia di una collega che avvisa : ” una torre del WTC brucia come una torcia ….. “,  dopo 30 secondi di ricerche inizio a vedere qualcosa via internet …… poco dopo il 2° schianto !!! ricordo che rimanemmo molto tempo incollati ai monitor a seguire le notizie, io ed il collega che per primo aveva dato la notizia ( che nel mgz aveva la radio ) restammo qualche minuto a riflettere sull’accaduto ………. i pensieri, le emozioni ed i commenti si rincorrevano uno dopo l’altro …. prima disordinati e disorientati, poi dopo la notizia di un aereo pure sul pentagono iniziammo a nutrire seri dubbi sull’operato, modestie a parte  i commenti erano del tipo : vediamo adesso chi attaccheranno per rappresaglia ….. da li capiremo in futuro un pò di cose ! Ad ogni modo percepimmo subito che quel giorno qualcosa era cambiato nel Mondo, dopo varie ore infatti crollò un altro edificio del WTC e lì i miei dubbi e quelli del collega presero forma. Perché è crollato ???? In più le news parlavano già di attentatori arabi, e te pareva!!!!!!! Sono perito metalmeccanico e ciò mi basta per capire che l’alluminio o avional degli aeroplani non taglia l’acciaio: come avevano fatto le torri gemelle ad “inghiottire” un boeing per intero senza lasciare fuori bordo nemmeno un motore? I dubbi sull’accaduto erano molti e nei mesi successivi si rivelarono fondati; fino ad oggi ! Un aereo di linea non fa un buco nel Pentagono come quello visto nei filmati e nelle foto, io pensai subito ad un missile a carica ridotta. Ma aerei di linea a parte ….. com’ è che sono arrivati fin lì senza trovare resistenza alcuna ? Com’ è che dopo sole alcune ore già si parlava di 19 arabi armati di armi bianche ? Ad ogni modo quel pomeriggio in ufficio c’erano già due tesi o ipotesi opposte: c’era chi sosteneva che ne notizie fossero veritiere e chi  invece ( io ed il collega ) riteneva ci fosse puzza di bruciato lontano un miglio. Io ero il più preparato dato che ho fatto il servizio militare come ufficiale dell’arma del genio ….. ed una demolizione pianificata son capace di riconoscerla. Esplosivo nei punti di forza e tutto vien giù come il WTC ………….. è calcolato !!!!! Ma ciò non è servito a dissuadere i colleghi beveroni :) Poi quando hanno iniziato a chiamarlo “Ground Zero” mi vennero i brividi in quanto è il nome in codice nel gergo USA per indicare un’esplosione nucleare, ma ed essere sincero non ci avevo pensato …… solo dopo, a distanza di anni ho capito cosa veramente successe circa 50mt sotto il WTC.

Elisa Marchi – Ero a casa che aspettavo mio fratello che doveva tornare da New York….

Sandra – Vedevo tonio cartonio con i miei figli…e non ho mai creduto alla versione ufficiale..

Fabrizio Giacalone – Distretto Militare di Catanzaro… militare di leva!!! E’ stato tutto così irreale!!

Alessandra Fina – A casa di una mia amica. mi diede la notizia mia mamma appena rientrai a casa avevo 20 anni. è incredibile come questo evento abbia segnato la nostra memoria quotidiana. il giorno prima o il giorno dopo non saprei dire cosa ho fatto.

Carla Broccucci – Al lavoro … e un collega trafelato entra nel mio ufficio dicendo “hanno attentato alle torri gemelle” e in coro la risposta è stata “mavvaiiiiiiiiiii … che dici …. non è mica vero!!!” … ma pochi minuti dopo abbiamo potutoi solo renderci conto che era la triste verità …

Giuseppe Scaglione – Ero in canada con i miei e mio fratello, eravamo ospiti di mio zio. la sera prima eravamo tornati da un tour organizzato negli stati uniti, qualche giorno prima ero stato a new york….Ricordo che la mattina ci siamo svegliati ignari, abbiamo acceso la tv e, non capendo un granchè di inglese, abbiamo pensato che si trattasse di un film..

Marta Cassano – Matrimonio di mio cugino…Le notizie ci arrivarono per cellulare e pensavamo fosse arrivata la terza guerra mondiale! Poi il tg ha chiarito tutto.

Gianfranca Ferrillo – In macchina tornavo dal lavoro, sono arrivata a casa e ho acceso la tv, giusto in tempo per vedere in diretta il secondo aereo schiantarsi contro la torre. Sconvolgente.

Francesca Marconi – Ero in auto, bloccata nel traffico a causa di un incidente ed ascoltavo via radio quanto stava accadendo.

Silvia Chiappori – In giardino a giocare, avevo 12 anni… sono andata a vedere il mio programma preferito e al suo posto ho trovato il Tg… beata ingenuità quando non si capisce un cazzo! Sarà mai accertato da che parte sta la verità?

Maripolly Lo – Ero a bologna..stavo per spegnere la tv perche stavo per uscire di casa….poi mi sono seduta sul divano e sono uscita dopo 4 ore….ho pianto!!!

Roberto Di Filippo – Ero in camera con mio fratello….Guardavamo la tv…e all’improvviso questa notizia ai tg…

Adriana D’Orso – A casa con tachicardia esagerata (qualche giorno dopo operata al cuore) anche io ho visto il secondo aereo in diretta

Emanuela Piccinnu – Dormivo e mio fratellino mi ha svegliato per dirmi che non c’era più la Melevisione perchè un aereo si era scontrato contro un grattacielo…..”ma cosa stai dicendo???!!!” gli dissi mezza assonnata…”è vero!!c’è un aereo dentro un palazzo…”

Maria Pia Dell’Erba – Ero in sala parto: stava nascendo il mio secondo figlio.

Roberta Puddu – Ero in ufficio, avevo un incontro importante in corso…..mi ha chiamato mio marito da casa e mi ha raccontato tutto….ero incredula, sono rientrata all incontro ma la mia testa era altrove. Stava accadendo qualcosa di incredibile!

Valentina Oliviero – A casa del mio ragazzo. Avevo 17 anni. Una mia amica mi telefona e dice:” Vale, accendi la tv. E’ la fine del mondo!”.

Vincenzo Rossi – Stavo lavorando al computer poi quando ho letto il flash di un probabile incidente aereo a New York e quando mia madre mi ha chiamato al cellulare. Ho spento tutto ho acceso la televisione ed ho cominciato a prendere coscienza che nulla sarebbe stato più come prima.

Domenico Costabile – Avevo 15 anni lo ricordo bene. Ero a casa quando diedero la notizia, ma mi stavo preparando per andare a fare allenamento con la mia squadra di basket. Ricordo che ne parlammo un bel pò quando mi vidi con i miei compagni.

Maria Planitario – ero in Puglia a casa di una mia nipote c’erano i bambini che cambiavano canale ma c’era sempre la stessa notizia l’attentato alle due torri.

Comments

  1. Emanuela Sasandari

    Quando mi hanno detto che c’era stato un attentato “alle due torri” ho pensato subito a quelle di Bologna. Per fortuna non era così.

  2. antonio

    ero al lavoro e mio figlio mi chiama con il cell e mi dice che un aereo ha investito una delle torri e dopo un po
    mi dice che sta vedendo in diretta un altro aereo sulla seconda torre … incredulità… brivido … pena per le persone intrappolate

  3. angelo ferrarello

    ero in spiaggia con mia moglie a marina di camerota e un’amica venne a comunicarci che erano cadute le torri,in un attimo pensavo saranno franate le torri del sistema d’avvistamento costruite qualche secolo fà contro i saraceni oppure con piacere pensavo che anche in questo paese qualcuno gioca a scacchi,ma la concitazione di silvia presupponeva qualcosa di più grave,infatti risolto l’equivoco ci siamo attaccati al televisore.
    Eravamo reduci dal luglio di genova,l’uso terroristico della forza da parte dello stato era stata tale che nella mente non potevo che avere quei gravi fatti che ricordavo insieme alla forza messa in campo nel 73 in chile dai militari comandati da pinochet e diretti dalla CIA,violata la legalità e la democrazia in entrambi i casi,nessun quotidiano quella mattina ricordava il terribile colpo di stato ed ero abbastanza incazzato perchè veniva omesso dalla storia uno degli avvenimenti più tragici della strategia del terrore perpetrata dalla grande potenza americana.
    I giovani non ricordano perchè la “libera” stampa e le televisioni scrivono e riempiono le pagine secondo le logiche del potere.
    Sinceramente non ho mai pensato ai morti dell’attentato(ma sarà stato tale?)perchè quelle torri così brutte e impersonali avevano quasi niente di riconducibile all’umano,solo nei film polizieschi e apocalittici americani venivano riproposti come simboli di una civiltà che comunque non condivido.
    Il primo pensiero politico che mi venne in mente fù che colpito l’impero sul proprio terreno,gli USA non hanno mai subito una guerra sul proprio territorio dalle guerre di indipendenza,ci sarà una veemente e vendicativa reazione di guerre punitive nel mondo con lutti moltiplicati e giudicati giusti nell’immagginario collettivo.
    Se facciamo un semplice pensiero utilitaristico ,a chi è servito questo incredibile e atroce attentato ,ora a posteriori possiamo dirlo che i popoli arabi sono stati vittime inconsapevoli di un progetto terroristico nato altrove e per altri fini,tutti riconducibili al cuore reazionario dell’imperialismo americano.
    I morti sono morti,quelli sotto i bombardamenti allleati non sono meno morti di altri,un anno fà israele ne ha fatti più di mille a gaza ,come se fosse crollata una terza torre virtuale ma nessuno ne parla e nessun anniversario viene celebrato nel mondo,quello di cui noi facciamo parte.CHE SCHIFO!!!!

  4. Stefano P.

    Ero in casa baldanzoso del fatto che avevo appena preso la patente. Mia madre aveva lasciato accesa la televisione e io dalla mia camera sentivo un gran chiasso. Sono andato a vedere e mi sono domandato “Beh ancora con sta storia delle torri televisive russe??”. Poi ho visto il secondo aereo schiantarsi sulla torre ed è allora che ho capito che qualcosa decisamente non quadrava…

    • Stefano P.

      PS: ad oggi ho già fatto una missione in afghanistan a combattere non so cosa…e mi ci vorrebbero anche rimandare.

  5. Massimo Pampagnin

    Erano le 14:45 ed ero appena tornato a casa dal lavoro. Mi ero seduto a tavola per pranzare ed avevo acceso il televisore, credevo stessero girando un film giallo ed invece su tutti i canali trasmettevano le stesse immagini. Mi ricordo che mi ero fermato a mangiare e guardavo impietrito le immagini, è stato sconvolgente! Mi era venuto il nodo alla gola e ancora adesso quando le rivedo provo la stessa senzazione.

  6. Terente Stefan

    Ero in caserma, facevo il militare nel mio paese di origine…ero un fottutissimo gendarmiere, non era il massimo per un militare che “serviva” il suo Paese…in quell’ instante è scatatto il codice rosso, io e i miei compagni stavamo dormendo da poco, reintrati dal nostro turno O.P. dai parchi pubblici aperti pure di notte. Eravamo confusi non sapevamo cosa fosse succeso, ci hanno svegliati e poi armati fino hai denti pronti per un eventuale attacco o peggio, guerra!!! Tutto l’ effetivo dell’ alto grado è richiamato in caserma insieme ai soldati che erano in permesso. L’unico che riuscì a sapere quolcosa era un mio caro compagnio che mi chiamò per l’ ordine del Maresciallo di turno in caserma, gli serviva quolcuno per sgombrare il suo tavolo da tutte le bonta che ancora non era riuscito ha finire di mangiare, Bastardo!… noi in quell giorno abbiamo mangiato tante di quelle schifezze che ogni 5minuti andavamo al cesso. c’era la tv accesa e i notiziari mandavano in onda le immagini della catastrofe pocco …non riesco a dirvi la grande paura che ho provato, l’unico pensiero preocupante nella mia testa era mia cara anziana Madre che volevo bene piu che mai visto la mia infanzia passata nell’orfanotrofio per 18 anni, l’unico anno passato insieme con la mia cara mama era l’ anno prima dell’ richiamo militare per servire la “Patria” e anche l’ anno in cui non facevo parte piu del orfanotrofio grazie alla nuova legge così merdosa che era quasi peggio dell’ abandono stesso di una mamma…in pratica lo Stato ci ha abbandonati, ricordo poco ma so che dicevano in un articolo della nuova legge che tutti quelli che hanno compiuto 18 anni dovevano andarsene, dove???…nessuno aveva idea di dove andare a stare… una cosa era certa: la strada, da dove la maggior parte venivano. Altri per disperazione andavano ha reclutarsi voluntari nell’ esercito, io come altri pochi tornavamo in “famiglia” quella che è rimasta dopo l’abbandono della piu grande famiglia che ho mai conosciuto e vissuto, l’Orfanotrofio che ovviamente faceva parte dello Stato, e quindi lo Stato era un genitore, il nostro più grande e bastardo genitore! Quindi in poche parole in quell’anno ero un schiavo insieme ai miei compagni, lo Schiavo dello Stato!!!

  7. Gabriele

    @Emanuela Sasandari spiegami dove sta la fortuna che sinceramente non l’ho capita…

    • Emanuela Sasandari

      La fortuna è che non è successo a Bologna.

  8. monica

    due giorni prima ero tornata da una vacanza a Barcellona dove avevo incontrato moltissimi ragazzi americani…ricordo il loro modo di fare spavaldo, irriverente, a volte anche ” da padroni” del mondo…quando l’11 settembre ho appreso quello che stava accadendo il mio pensiero è tornato a quei ragazzi…. lontani da casa, dagli affetti e che per la prima volta vedevano il loro Paese attaccato
    Niente è impossibile, l’America lo ha capito dieci anni fa.

  9. Barbabietola

    Stavo dormendo sul divano dei nonni, ho aperto gli occhi e, ancora mezzo addormentata, ho visto le immagini in tv e commentato MA INDIPENDENCE DAY A QUEST’ORA LO FANNO?

  10. Sofia

    Quel giorno è un po’ confuso ma allo stesso tempo nitido nei miei ricordi….Avevo 10 ed ero a casa di una mia cugina, incollata davanti alla tv a guardare i cartoni, quando ad un tratto le immagini cambiarono e apparirono quei due imponenti edifici in fiamme; all’inizio la prima cosa che mi venne da fare fu di cambiare canale, ma la stessa immagine si ripresentò davanti ai nostri occhi in tutte le altre reti televisive. Dopo qualche istante di smarrimento capii che era successo qualcosa di grav,e, e la cosa che mi colpì più di tutte fu che gli adulti erano per la prima volta impotenti, senza una spiegazione, ma con tanto dolore negli occhi. La vicenda mi toccò profondamente anche perchè esattamente un anno prima dell’attentato andai in viaggio in usa con la mia famiglia a trovare i nostri cugini emigrati e le vidi, e rimasi piuttosto estasiata da quella città così diversa dalla nostra italia. Quel giorno rimarrà per sempre nel mio cuore, nonostante ero solo una bambina capìì che l’uomo aveva fatto del male, aveva ucciso,e distrutto..

  11. Giancarlo De Palo

    L’11 Settembre 2001 solo per un caso fortuito (o un disegno della Provvidenza) non mi trovavo a New York. Il giorno prima ero rientrato dal mio secondo viaggio in Messico con mia madre, dove eravamo stati ospiti di due nostre amiche carissime, nel 1994 della madre, nel 2001 della figlia. La prima volta facemmo scalo a New York (da Roma non esiste a tutt’oggi un volo diretto) e le Torri Gemelle, sia pure per un brevissimo ingresso in una delle due, furono la prima meta del mattino della seconda giornata newiorchese.
    La Provvidenza, dunque, volle che in questo secondo viaggio in Messico, Olghina, la figlia della nostra “famiglia messicana”, ci offrisse il biglietto con scalo non a New York come 7 anni prima, ma a Parigi.
    Vi giungemmo il 10 settembre, e mi separai da mia madre all’aereoporto Charles De Gaulle. Lei rientrò subito a Roma, mentre io mi fermai a Parigi per un soggiorno di una settimana. La mattina dell’11 presi il metro per recarmi dall’Ostello periferico in cui mi trovavo nel quartiere del Marais, quello più trend della capitale francese, non lontano dal Louvre.
    Pranzai in un ristorante, ed ero ancora ignaro di tutto. Nel primo pomeriggio entrai in una tabaccheria. C’era un televisore acceso che apparentemente trasmetteva le immagini dell’ennesimo attentato palestinese in Terra Santa,
    immagini che guardai distrattamente, avendo dentro di me la sensazione di un “déjà vu” e non volendo turbare più di tanto la mia vacanza.
    Fu solo una mezz’ora dopo che, entrato in un circolo ricreativo, vidi le famose immagini delle Tori colpite! Saranno state le 14…
    Da quella sera, a Parigi non si parlava d’altro, e scattarono immediatamente delle misure di sicurezza antiterrorismo, come la chiusura di tutti i cestini pubblici per i rifiuti, specialmente nella rete del metro.
    Pochi giorni dopo, quando, in vista del ritorno, volevo prenotare il deposito del bagaglio mi pare alla Gare de Lyon, scoprii che anche questo servizio era stato sospeso per motivi di sicurezza.
    Il 12 “le Monde” uscì con la famosa frase: “Oggi siamo tutti americani”, frase che io condivisi nel mio cuore, anche durante il minuto di silenzio che scattò mentre ero ancora una volta dentro il “métro”.

  12. Roberta Tiozzo

    Ero al lavoro…sala vip partenze internazionali aeroporto di Fiumicino.Seduta dietro la scrivania, davanti alla porta di ingresso, punto di accoglienza dei passeggeri.
    La sala era molto affollata ed il televisore acceso, ad un certo punto saranno state le 14.30, sentii un coro di persone che escalama:OOOOHHHHH, mi avvicinai al televisore e vidi la torre nord del WTC che bruciava, ci siamo guardati, increduli…e ci siamo chiesti se fosse tutto vero, la nostra ragione rifiutava una simile sciagura, ma dopo 20′, un altro coro…era il secondo aereo che si schiantava contro la torre sud questa volta lo vidi in diretta, immagini impressionanti.Era partito da circa un’ora il volo az 610 diretto a NY, venni a sapere più tardi che atterrò in Canada poichè era stato chiuso lo spazio aereo sopra NY.
    Nei giorni successivi, lavorare in aeroporto divenne sempre più complicato, file interminabili al controllo passaporti, la mia borsa veniva regolarmente aperta dalla sicurezza e spesso venivo perquisita nonostante indossassi la divisa.Vedevo gente costretta a togliersi le scarpe per passare il filtro di polizia, non ci sentivamo più sicuri sul posto di lavoro,e penso sia questa la sensazione più comune tra tutti noi dopo l’11 Settembre la mancanza di sicurezza e la paura che possa ripetersi ancora.