Sciopero generale, De Bortoli contro la Camusso: "Il Corsera non sarà in edicola per colpa sua" - Diritto di critica
«Domani il Corriere non sarà in edicola a causa dello sciopero e la decisione è direttamente della Camusso». Non usa mezzi termini il direttore del Corsera Ferruccio De Bortoli che ha criticato la segretaria generale Cgil, Susanna Camusso, con un corsivo di fuoco.
L’accusa è di aver impedito in prima persona ai poligrafici di garantire tutte le pubblicazioni («La maggior parte degli altri quotidiani sarà in edicola») come, invece, permesso in altre occasioni. In caso il giornale fosse stato stampato con le sole maestranze presenti a lavoro, potrebbe scattare un’altra astensione dal lavoro:
Lo sciopero nazionale della Cgil – scrive De Bortoli – impedirà domani l’uscita del Corriere . La maggior parte degli altri quotidiani sarà in edicola. In precedenti occasioni, i lavoratori poligrafici, con grande senso di responsabilità, avevano garantito tutte le pubblicazioni. Questa volta no. La decisione è stata presa direttamente da Susanna Camusso. Ed è stato minacciato un ulteriore sciopero nel caso si tenti di far uscire ugualmente il giornale con le maestranze presenti. Un atto grave e discriminatorio.
Alla richiesta di chiarimenti da via Solferino, la Camusso non avrebbe risposto, facendo andare ancor più su tutte le furie De Bortoli, che si è detto per questo «sorpreso e amareggiato». I motivi del silenzio sarebbero da ricercare, sempre secondo la nota, nelle critiche del Corriere della Sera a danno della Cgil.
Altrettanto velenosa appare la chiusa dell’editoriale, secondo cui la Camusso in questo modo «scrive una pessima pagina della sua gestione. Nega i diritti di altri lavoratori e, soprattutto, dei lettori». Lo scontro è appena iniziato.
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