Mostra Internazionale del Cinema, a Venezia tocca al "Blasco" - Diritto di critica
Scritto per noi da Aida Antonelli
La 68esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è in corso, appuntamento tra i più importanti a livello mondiale, per la settima arte. Siamo a metà corsa, il festival chiuderà i battenti il 10 settembre prossimo, con la cerimonia di chiusura ufficiale e soprattutto con la consegna dei premi – Leone d’Oro, Leone d’Argento, Coppa Volpi per interpretazione maschile e femminile – ai film in concorso che se li aggiudicheranno.
Tre le sezioni della Mostra, 22 lungometraggi in Concorso, 19 Fuori Concorso, 24 in Orizzonti, a costruire un programma di grande interesse e spessore, con partecipazione di attori e autori di rilievo. Come sempre, i festival non devono dimenticare la sfera glamour del cinema e dei suoi protagonisti: il red carpet su cui sfilano attori e registi non è di secondaria importanza. E l’edizione 2011 ha già assicurato una buona dose di divismo, soprattutto hollywoodiano: la mostra ha aperto infatti con il thriller politico “Le Idi di Marzo”, diretto e interpretato da George Clooney; cast stellare poi per “A Dangerous Method” di David Cronenberg, con Viggo Mortensen, Keira Knightley, Vincent Cassel. Il film di Cronenberg, accolto dal consenso della critica, racconta il turbolento rapporto tra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spierlein, la paziente bella e tormentata che si frapporrà tra loro.
Molto applaudito anche “Carnage” di Roman Polanski, interpretato tra gli altri da Jodie Foster, Cristoph Waltz ma soprattutto dall’attrice più applaudita sin qui al Lido: Kate Winslet, presente a Venezia con ben tre film, la miniserie di Todd Haynes “Mildred Piece”, “Contagion” di Steven Soderbergh e l’ultimo Polanski, appunto. L’attrice britannica, che recentemente ha fatto molto parlare di se’ per il suo deciso “no” all’uso del botox, è stata la star più ammirata di queste giornate veneziane. Una stella capace di oscurare la regina dello star system per eccellenza, Madonna. La regina del pop mondiale, al Lido in veste di regista, ha monopolizzato l’attenzione dei curiosi e dei fan, oltre che l’obiettivo di fotografi e paparazzi. Ha deluso però il suo “W.E.”, storia d’amore tra Edoardo VIII e Wallis Simpson, seconda prova cinematografica della Material Girl: debole, banale, secondo critici e pubblico. Come sempre, la partecipazione della signora Ciccone alla Mostra era stata anticipata dal chiacchiericcio e dai retroscena che ogni movimento della pop star provoca, adeguatamente monitorati dall’impeccabile entourage dell’artista. Cinque hotel prenotati per sviare i fan, divieto assoluto di fare foto in conferenza stampa e di avvicinare la cantante, per chiunque: più simpatica e disponibile la grande amica di Madonna, l’attrice Gwyneth Paltrow, al Lido per presentare “Contagion” di Soderbergh, insieme al regista e al protagonista maschile Matt Damon. La Paltrow ha incantato Venezia con il suo stile algido e impeccabile, e per una buona prova attoriale in un film attesissimo nelle sale. La pellicola, incentrata sul pericolo di una nuova pandemia su base planetaria e sul panico che conseguentemente si scatena in un vorticoso scoppio di psicosi collettiva, promette un sicuro successo al botteghino.
Tra la parata di star che illuminano Venezia quest’anno, la presenza ieri del grande Al Pacino: al Lido l’attore americano è arrivato per ricevere il premio ‘Glory to the Filmmaker 2011’: in cambio ha portato il suo “Wild Salomè”, che ha prodotto, scritto, diretto e interpretato. Questo docu-film ispirato alla Salomè di Oscar Wilde, è stato accolto da un applaudo scrosciante alla proiezione per la stampa: è un film molto personale, intimista quasi, intento com’è a raccontare l’ossessione che l’attore ha confessato di avere nei confronti di Wilde scrittore e letterato.
Quanto ai film italiani in concorso, “Terraferma” di Emanuele Crialese ha strappato applausi e commozione: il regista di Nuovomondo, ha ambientato il suo film a Linosa, per raccontare gli sbarchi attraverso il punto di vista dei pescatori siciliani, divisi tra solidarietà e paura dello straniero. Una pellicola più che mai attuale, lo sguardo del cinema e di un autore attento a queste tematiche, sul dramma dell’immigrazione clandestina. Il film arriverà nelle sale il 7 settembre, è stato il primo film italiano in Laguna e voci accreditate lo danno come il possibile Leone d’Oro di quest’edizione. Intanto oggi è il giorno di “Questa storia qua”, il documentario su Vasco, film fuori concorso che racconta la vita del rocker italiano che in questi mesi tiene i fan con il fiato sospeso a causa delle sue condizioni di salute: i registi Alessandro Paris e Sybille Righetti hanno utilizzato materiale inedito per ricostruire la vita del cantautore modenese, che non sarà presente al festival perchè ricoverato nella clinica bolognese di Villalba. Blasco però non ha mancato di dare il suo sostegno al film, con un video messaggio diffuso anche sulla sua pagina di Facebook.