Diritto di Critica va in ferie, buona estate - Diritto di critica
Diritto di Critica chiude per ferie. Da domani fino al 5 settembre il nostro sito non verrà più aggiornato. Un periodo di riposo che ci consentirà di ritornare “carichi” e di migliorare la funzionalità e la grafica del nostro sito.
Grandi risultati per DDC. Era il 5 settembre 2010 quando l’attuale progetto di Ddc prendeva corpo. Quattro giornalisti romani e un blogger bergamasco si riunirono in una casa tra le valli lombarde per trasformare un blog in un giornale vero e proprio. Da quella giornata piovosa ad oggi possiamo dire di aver ottenuto risultati insperati in termini di visite e di riconoscimenti. Il sito continua a crescere di mese in mese, grazie al nostro lavoro, ma anche e soprattutto grazie a voi lettori.
La politica non va in vacanza, i parlamentari (forse) sì. Agosto è stato sempre un mese “morto”. La politica va in vacanza, le aziende chiudono, il caldo debilita. Ma quest’anno no. Gli italiani continuano ad andare in ferie, ma le vacanze sono sempre di meno. I parlamentari fremono per fuggire in Sardegna, a Capalbio, a Gallipoli o all’estero, ma per ora rimangono seduti tra i banchi del Parlamento. Complice la crisi e l’assalto degli speculatori finanziari. Il governo è immobile, non in grado di esprimere un’idea soddisfacente. Quando Berlusconi parla gli investitori internazionali non gli credono più. Forse torneremo a settembre con un altro governo. Forse no. Ma la situazione si fa ogni giorno sempre più drammatica. Voci di palazzo parlano di un possibile governo tecnico a guida Monti, mentre la tanto vituperata patrimoniale sembra ormai alle porte.
Gli esteri: Libia e Siria. Sotto il profilo internazionale a settembre, con ogni probabilità, terrà banco ancora la guerra in Libia e le rivolte in Siria. Nell’ex colonia italiana la situazione è ancora, dopo vari mesi di bombardamenti Nato, piuttosto incerta. Secondo vari analisti dell’Alleanza atlantica a settembre si dovrebbe concludere e si dovrebbero aprire nuove prospettive per il martoriato paese. Ma ad oggi questa possibilità appare piuttosto remota. In Siria, invece, prosegue la rivolta e soprattutto prosegue il massacro. Senza una decisa pressione internazionale il regime riuscirà a calpestare i rivoltosi. Si attende, in questo senso, l’avallo della Lega araba, un via libera che stenta ad arrivare.
Cronaca: la polizia spara. Per quanto riguarda la cronaca, alcuni giorni fa a Roma un uomo è stato ucciso da un poliziotto dopo un inseguimento sul Raccordo anulare. Dalle prime ricostruzioni, sembrava che l’uomo fosse armato, ma attualmente non ci sono riscontri. Un nuovo caso Sandri? Chi può dirlo. Ma la vicenda è già finita nel dimenticatoio di questi primi giorni d’agosto, fin troppo densi di politica ed economia.
Buona estate
Paolo Ribichini
Condirettore di Diritto di Critica