Napoli risorge, giovani e Facebook contro la munnezza - Diritto di critica
Napoli risorge con Facebook. Ogni 10 giorni un gruppo di ragazzi partenopei si dà appuntamento sul famoso social network in una delle piazze della città ed iniziano a ripulirla. Non aspettano i ritardi e i conflitti della politica. Si rimboccano le maniche, indossano guanti, impugnano le scope e tolgono la spazzatura dalle strade. Una lotta contro i mulini a vento, ma pur sempre il primo segno di un risorgimento morale.
Il lento risorgimento napoletano. Così a Napoli si riparte dal basso. Un pezzo alla volta, lentamente risorgere, pulendo via via una piazza, una strada, i marciapiedi. Nessun partito dietro ad “indicare la via”. L’unica parola d’ordine: CleaNap. L’iniziativa nasce dall’intuizione di Emiliana Pellone, 27enne con la laurea in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale. “Ognuno che viene dà il proprio contributo ed è artefice per la sua parte, della cosa”, spiega la ragazza. “L’11 giugno scorso ho proposto su Facebook di pulire Piazza Bellini. C’è stato un passaparola. È bello vedere i bambini della piazza che ci aiutano con la raccolta differenziata”. In 28 giorni, i primi 2800 iscritti. Oggi il gruppo è composto da quasi 7mila utenti Facebook, con una crescita di 100 iscritti ogni giorno.
Niente parole, molti fatti. Anche se gli organizzatori non vogliono polemizzare, è chiaro che questo movimento nasce e si sviluppa proprio per l’assenza delle istituzioni. Una ribellione silenziosa che non vuole arrendersi alla Napoli della munnizza. Niente parole, solo fatti. Così con ramazze, scope, panni e sapone giovani, giovanissimi e anziani hanno già ripulito piazza Bellini, il 26 Largo Banchi Nuovi, l’8 luglio i giardinetti di Porta Capuana. Ieri pomeriggio piazza Santa Maria La Nova.
Se è la politica a rincorrere. “Sono sempre stato convinto che i napoletani siano pronti ad essere il perno di una rivoluzione ambientale che finalmente conduca al superamento della piaga storica dei rifiuti”, si è rallegrato il sindaco Luigi De Magistris. “Del resto senza il contributo dei cittadini e delle cittadine non è possibile alcun miglioramento in tal senso. Non a caso, abbiamo delegato ad un consigliere Raffaele Del Giudice il compito di mobilitare e organizzare la cittadinanza”. Le buone azioni sono contagiose e per questo che un avvocato e responsabile di una piccola impresa, ha messo a disposizione i propri contatti e ha dato la disponibilità di organizzare corsi per la cittadinanza sulla raccolta differenziata.
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E’ una bellissima iniziativa e poi con la differenziata è più facile lo smaltimento? Cioè dove vanno a finire i rifiuti? Grazie Auguri!
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