Somalia al collasso nell'indifferenza internazionale, le ong: "servono aiuti in denaro" - Diritto di critica
Scritto per noi da Andrea Onori
Si aggrava ogni giorno di più la crisi umanitaria in gran parte della Somalia. Il conflitto, la siccità prolungata e i cattivi raccolti, hanno provocato un crollo a cui sembra difficile porre rimedio. Una prima stima parla di 2,85 milioni di persone che necessitano di aiuti primari. Le agenzie umanitarie guardano la possibilità di trasferire il denaro liquido direttamente nelle tasche dei bisognosi. “La programmazione del trasferimento di denaro è un concetto molto semplice: si tratta di dare alla gente il denaro in modo da poter acquistare ciò di cui hanno bisogno” dice Sarah Bailey, appartenente al gruppo Overseas Development Institute (ODI) del Regno Unito.
Secondo la Bailay i trasferimenti in denaro servirebbero anche per stimolare i mercati locali e sostenere i produttori del luogo. “ I trasferimenti di denaro – dice Sarah Bailey – sono adatti solo quando il mercato può assorbire l’iniezione di denaro e la gente può acquistare ciò di cui hanno bisogno”. Ribadendo che le agenzie umanitarie dovrebbero dare la possibilità di scelta perché in ogni contesto ed in ogni famiglia ci sono problematiche diverse: in alcuni casi si potrebbe dare il denaro in contanti, mentre in altri, gli aiuti alimentari.
Insicurezza – Secondo l’organizzazione della sicurezza alimentare “Food and Agricolture”, la maggior parte dei 2,85 milioni di somali che necessitano di aiuto, si trovano nella parte centro meridionale della regione e rappresentano il 61% di tutta la popolazione in crisi. Ma la zona è in gran parte sotto il controllo dei miliziani Al-Shabab e gli interventi delle agenzie sono estremamente limitati.
Il portavoce del Programma Alimentare Mondiale (PAM) a Nairobi, Peter Smerdon, dichiara che nelle zone del centro-sud del paese sotto il controllo Al-Shabab è stato sospeso il programma alimentare. “Il PAM sta fornendo assistenza alimentare, ma sta valutando la possibilità di utilizzare trasferimenti di denaro o buoni”, ha detto il portavoce.
La questione ora gira in torno alla possibilità di trasferire denaro liquido ma il rischio di generare corruzione, mali affari e non sviluppo è tanta. Far muovere tutto quel denaro nella regione significherebbe esporsi a seri rischi soprattutto in un Paese instabile e in forte crisi come quello somalo.