Twitter: il successo sembra non conoscere crisi tra i social network - Diritto di critica
Neanche nelle più rosee previsioni del suo creatore Jack Dorsey, Twitter avrebbe invaso il mercato virtuale a soli 5 anni dal suo lancio. E invece, la realtà conferma la capillare diffusione della popolare società di microblogging sul mercato globale. Duecento milioni di messaggi al giorno, un incremento impressionante che ha fatto registrare dati interessanti a partire dal 2009 (2 milioni di ‘tweet’ al giorno).
Motivo del successo: un nuovo modo di comunicare, più rapido e conciso, rispetto al passato. La possibilità di aggiornare le pagine tramite messaggi di testo, della lunghezza massima di 140 caratteri (come gli sms dei telefoni cellulari), l’opportunità di utilizzare programmi di corrispondenza istantanea, e-mail e applicazioni basate sulle API (Interfaccia di Programmazione) di Twitter, hanno trovato sempre più consenso tra gli internauti.
In Italia, per esempio, Twitter fu il primo media a dare la notizia della scossa di terremoto all’Aquila alle ore 3.32 il 6 aprile del 2009. Twitter spazia dalla possibilità di mandare sms e aggiornare blog, ma può essere un utile strumento di insegnamento, mobilitazione giovanile e organizzazione di manifestazioni. Lo scorso anno lo scambio di messaggi si era attestato intorno ai 65 milioni al giorno. Per dare l’idea della mole di informazioni scambiate, attualmente, su Twitter, basti pensare a un libro di 10 milioni di pagine o a 8.163 copie del capolavoro di Lev Tolstoj ‘Guerra e Pace’. Raccolti insieme, i 200 milioni di tweet formerebbero un volume di 448 metri, pari al secondo edificio più alto al mondo, il ‘Taipei 101’ a Taiwan.
Sul fronte economico, Twitter non sembra interessata a quotarsi in borsa. Una decisione, in controtendenza rispetto a Facebook, figlia di una politica spregiudicata fondata sulla raccolta di finanziamenti sul mercato. Twitter è riuscita, infatti, a ottenere risorse da investitori privati e ora il valore societario si aggira intorno ai 7 miliardi di dollari. Per ora il fatturato annuo si aggira intorno ai 150 miliardi di dollari, un dato triplicato rispetto all’esercizio del 2010. I dipendenti attuali sono circa 500.
E gli altri social network? Facebook, secondo portale per numero di contatti (il 43% della popolazione mondiale, secondo la classifica Top 500 di Alexa, ogni giorno accede al servizio) dopo Google.com, non sta a guardare. Sta per essere lanciato un sistema di videocomunicazione in collaborazione con Skype. Il servizio sarà destinato a circa 750 milioni di utenti. La mossa strategica di Zuckenberg arriva dopo il lancio del servizio Hangout di Google, un sistema di videochiamata multiutente.
A differenza di ‘Facetime’ di Apple (network privato per gli utenti della ‘mela’), l’integrazione tra Facebook e Skype (‘Skypebook’) dà vita ad un potente strumento di comunicazione aperto a tutti.
In continua ascesa anche YouTube (3 miliardi di visite al giorno, + 50% rispetto al 2010): vengono caricate ogni minuto, circa 48 ore di video: ciò rappresenta un incremento degli upload del 37% negli ultimi sei mesi e una crescita del 100% rispetto allo scorso anno.
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Non penso sia un successo così tanto “imprevisto”… Avere milioni di utenti significa avere abbastanza banda (moooolto costosa) ed avere machcine che riescono a tenerli in completa sicurezza…. Se si guarda così in grande è un po’ obbligato ottenere dei risultati ;) Se non avessero fatto il pieno di utenti sarebbero falliti in meno di due anni.
^^
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