Ministero del Turismo, dilettanti allo sbaraglio - Diritto di critica
Un Ministero sfortunato quello per il Turismo. O forse semplicemente abitato da incompetenti. Guidato dalla rossa passionaria dei circoli della Libertà Michela Vittoria Brambilla, continua a spendere soldi su soldi per far collezionare al nostro Paese una serie di pessime figure. “Magic Italy in Tour”, si legge sui depliant e sulle magliette delle hostess che presentano il nostro Paese per le piazze d’Europa.
L’inglese, questo sconosciuto. Un giro itinerante tra i vari paesi del Vecchio Continente per rilanciare l’immagine dell’Italia. Peccato solo che c’è un errore d’inglese piuttosto evidente: si scrive “ON tour” e non “IN tour”. Ma come è possibile che prima di mandare in stampa magliette e brochure nessuno se ne sia accorto? Nemmeno la Brambilla ha fatto una piega. Magari nemmeno l’avrà letto. Troppo impegnata a cercare spiagge per i cagnolini.
Figuracce mondiali. “Abbiamo voluto creare un gioco di parole, metà inglese e metà italiano”, si giustificano al Ministero. Peccato che all’estero non se ne siano accorti. Ma la figuraccia fantozziana dal vago (ma non troppo) sapore maccheronico è solo l’ultima di una serie di insuccessi del Ministero che dovrebbe essere guidato da persone di prestigio vista l’importanza del turismo per l’Italia. In precedenza la pietra dello scandalo è stato il sito web Italia.it, il sito che avrebbe dovuto promuovere le bellezze del nostro Paese.
Un sito da 45 milioni di euro. Ereditato dall’ex ministro Lucio Stanca, ha visto la luce sotto la guida di Francesco Rutelli. Il sito è costato ben 45 milioni di euro. Uno sproposito visto il risultato. Multimedialità? fotogallery dinamiche? Possibilità di prenotare alberghi e acquistare biglietti di viaggio? Nulla di tutto questo. Qualche link inserito in testi disordinati, poche, pochissime foto e qualche video. Per testi, video e immagini il Ministero ha pagato 25 milioni di euro, mentre gli altri 20 sono stati spesi “per la parte tecnologica” e per il logo (costato 100mila euro). In pratica se si pensa ai contenuti e alla complessità tecnica del sito, si sarebbe potuto realizzare il tutto con meno di un milione di euro. La struttura di un sito come quello un privato l’avrebbe pagata 5mila euro, non 20 milioni.
Un turismo “a 4 zampe”. Ma al di là dei costi (e degli sprechi) il prodotto è scadentissimo. Non è indicizzato ed è poco visitato. Ad oggi è il 4.562° sito italiano e il 184.594° nel mondo. Un flop eclatante. Non è bastato il video dell’allora titolare dei Beni Culturali, Francesco Rutelli, che nel “suo” inglese, invitava gli stranieri a visitare l’Italia e il suo nuovo sito. E non è servito a nulla nemmeno il recente spot di Silvio Berlusconi. La Brambilla la faccia nemmeno ce l’ha messa. Troppo impegnata a salvare gli amici a quattro zampe. Qualcuno dovrebbe spiegarle che è ministro del Turismo e non presidente dell’Enpa, ente nazionale protezione animali. E intanto gli albergatori boccheggiano.
-
Altro che dilettanti,fanno pure ridere se non fosse che lo fanno con i nostri soldi…
Davano a me un dedimo neanche di quei soldi e,lo indicizzavo meglio di questi dilettanti,pur non essendo io stesso un grandissimo esperto….un mio piccolo,sito che mi costa qualche decina di euro all’anno é al primo posto su google per la mia keyword e ha un rank mondiale su alexa di 250000 circa!
Sulla rossa ‘domatrice’ di tigri invece ogni commento é superfluo! -
Il Ministero… NON ESISTE! C’è invece un ministro senza portafoglio che non solo a mio avviso spende molto e male… http://governo.it/Governo/Ministeri/ministeri_gov.html
-
La ministro ha ultimamente querelato chi ha dato di lei un’immagine “non bella”. Difficile essere più chiari ed esprimersi meglio, comunque dovrebbe bastare per capire.
L’articolo del giornalista Paolo Ribichini racconta di un’immagine del nostro paese, per davvero, piuttosto bruttina. A volte per dare un’immagine che rappresenti la bruttezza si usa apostrofare la cosa od il soggetto con parole come: “un cesso”, e cosi via. Nell’articolo del giornalista Ribichini, niente, ma non per questo l’immagine del nostro paese ne esce bene anzi, stavolta, usando una parolaccia l’Italia ne esce “sputtanata”.
Possiamo come cittadini pensare che la ministro potrebbe insegnarci come querelare chi ha dato dell’Italia un’immagine “non Bella”.
Comments