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Diritto di critica | November 5, 2024

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Pontida, tra attese e voglia di cambiamento - Diritto di critica

Pontida, tra attese e voglia di cambiamento

di Gianluca Mercuri

Domenica sarà il giorno della verità. A Pontida si terrà il ventunesimo raduno nazionale della Lega Nord, e la cittadina della bergamasca passata alla storia per il Giuramento che portò alla sconfitta di Federico Barbarossa si prepara all’evento. Un momento fondamentale per la Lega e per il piccolo paese che ospita la chermesse: la grande partecipazione del popolo del nord vestito di verde.

La svolta. C’è molta incertezza ed attesa per il discorso che il leader Umberto Bossi terrà, come da tradizione, a mezzogiorno. Attesa che viene confermata dal segretario della sezione locale della Lega, Valentino Mazzoleni, il quale alla domanda su cosa si aspetta dalle parole del Senatur è estremamente chiaro: “Ci aspettiamo che Bossi ci indichi una nuova via. Una svolta che tutti quanti auspichiamo, un rilancio dell’attività del partito che serva a tutti i militanti per ritrovare l’entusiasmo necessario a tirarci su il morale dopo le ultime elezioni”.

Fine dell’alleanza? Lo stato maggiore della Lega si sta preparando all’evento, lanciando messaggi chiari. “Da Pontida la Lega manderà un segnale chiaro al Governo: dobbiamo fare le riforme”, spiega Roberto Calderoli. Posizione condivisa dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ha già avuto modo di esprimersi a riguardo, sostenendo la necessità di avere più coraggio, rivolgendosi a Tremonti ma anche al suo stesso partito. E se anche il sindaco di Varese Attilio Fontana, uomo molto amato in quello che a tutti gli effetti rimane uno storico feudo leghista, intervistato da RaiNews24 sostiene che bisogna dare un segnale di discontinuità rispetto alla politica perseguita da Berlusconi e rispetto a quella fatta di feste sfrenate e attacchi ai giudici, si capisce come Pontida potrebbe segnare l’inizio della fine della “Santa Alleanza” tra il Senatùr e il Cavaliere.

Lega di lotta e di governo. Ma cosa chiederà il popolo della Lega a Pontida? Mazzoleni lascia intuire che oltre ai ministeri ed agli uffici al Nord, I militanti potrebbero chiedere alla Lega di tornare ad essere un partito di lotta, che però mal si concilia con quella Lega di governo che ha dovuto necessariamente sottostare ai compromessi ed alle rinunce dell’attività governativa. Bossi avrà il coraggio di esporsi al punto di minacciare di staccare la spina? Lo sapremo soltanto domenica. Intanto, come sottolinea Mazzoleni, “è attesa una grandissima partecipazione. Sono previsti pullman da tutto il Nord, dall’Emilia e anche dall’estero”. Il verde prato di Pontida attende i suoi militanti. Ma soprattutto attende risposte.

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