L'editoriale - Bazar Annozero, adesso non ci incazzeremo più - Diritto di critica
Ieri sera, durante l’ultima puntata di Annozero è accaduto davvero di tutto. Il messaggio iniziale di Santoro per chiarire le sue beghe contrattuali con la Rai, i messaggi a Masi (con la battuta: “non ha saputo fare nemmeno un bicchiere”, oltre alla vignetta di Vauro in cui gli fa ripetere “Sono un coglione”) e infine la sfuriata contro l’ex ministro Castelli sul fatto che Annozero – visti gli introiti che ha assicurato a viale Mazzini – non è stata una trasmissione pagata con il canone dei cittadini. A quel punto lo studio è esploso, applausi, urla, grida e piedi che battevano per terra. E’ stato l’addio di Santoro alla Rai, con un pubblico che fino all’ultimo voleva e doveva far capire agli italiani che quella tramissione non si sarebbe chiusa come tutte le altre. Che i seguaci di Annozero avrebbero fatto sentire la loro voce e la loro presenza fino all’ultimo. Anche davanti a un’accoppiata glaciale come Brunetta e Castelli. Il primo davvero insuperabile per il cipiglio con cui ribatteva – spesso non senza ragione – a un Travaglio in difficoltà (soprattutto sul Legittimo impedimento).
Santoro ieri sera ha chiamato a raccolta tutti “i suoi”. C’erano sia Beppe Grillo che Adriano Celentano. Entrambi con i loro monologhi, le loro frecciate, le stoccate (soprattutto Grillo) sempre e solo alla sinistra. E non poteva mancare il tanto amato Tribunale di Milano sullo sfondo.
A questo punto viene da chiedersi: cosa mancherà di Annozero alla Rai? Risposta: Annozero. Nonostante l’aperta faziosità, le sparate ideologiche, nonostante quell’atteggiamento sussiegoso di un Travaglio ormai lontano dai suoi primi fasti giornalistici, nonostante – verrebbe da dire – Santoro stesso, adesso alla Rai resteranno trasmissioni salottiere come Ballarò, Porta a Porta, qualche scintilla serale di Parla con me (ineguagliabile Vergassola), un piattissimo tiggì Uno “alla Minzolini”, Voyager e poco altro. Forse ci salverà la neonata trasmissione di Calabresi.
Santoro – lo sapevano tutti, sia i pro che i contro – era capace di dare quella spallata settimanale che solo lui – con trasmissioni molto americaneggianti – sapeva rifilare agli italiani. Personalmente mi dispiacerà un po’ – al giovedì sera – non potermi più incazzare come ho fatto fino ad oggi. Già, perché pur condividendone spesso le posizioni, Santoro non l’ho mai sopportato per quel suo modo personalistico di risolversi in tv le beghe con l’emittente o chicchessia. Certa sua faziosità mi dava l’orticaria ma comunque mi invitava a riflettere. Era un punto di vista concreto in un mare magnum di colleghi con la mania della censura preventiva. Ma soprattutto mi dispiacerà la scomparsa di Annozero perché in Rai – ad oggi – non esiste un programma simile per complessità e dibattito. Il resto è nulla. O poco più. Alé.
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“a un Travaglio in difficoltà (soprattutto sul Legittimo impedimento).” dove lo hai visto? non era assolutamente in difficoltà! Quale problema ha avuto a spiegare una legge porcata che rende uno più uguale degli altri? mah forse abbiamo visto due trasmissioni diverse.
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Travaglio non era affatto in difficoltà! Era soprattutto impegnato a sforzarsi di non dire quello che pensava di Brunetta dopo avergli più volte detto di non capire niente. Alla fine si è finalmente “sbottonato” Santoro con Casteli!!!
GRANDE SERATA!!!! ALLA FINE DELLO SFOGO DI SANTORO CON CASTELLI MI SONO ALZATO AD APPLAUDIRE ED A GIOIRE COME QUANDO IL NAPOLI SEGNA UN GOL!!!!
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si, incazzarsi, ma dopo Report, e non con Santoro …
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Gent.mo Signor Torsello, leggendo il suo articolo noto delle espressioni che non condivido, tipo: le beghe contrattuali di Santoro con la Rai, i messaggi a Masi, la sfuriata contro l’ex ministro Castelli sul fatto che Annozero non è stata una trasmissione pagata con il canone Rai, i seguaci di Annozero ,l’insuperabile cipiglio con cui ribatteva Castelli a un Travaglio in difficoltà , … e non poteva mancare il tanto amato Tribunale di Milano.
Secondo me, il soffermarsi sul personaggio Santoro, con tutti i suoi difetti e pregi, non aiuterà noi , 5/6 milioni di telespettatori, ad avere “voce” sulla televisione nazionale; questo mi sembra l’ennesimo atto di censura di un imprenditore/politico che davanti ad un contraddittorio, manda i suoi fidi generali a rappresentarlo, restando ben rintanato nel suo pied-à-terre.
Tutti, ripeto, tutti noi italiani dobbiamo avere la possibilità di esprimere il nostro parere, dallo psico nano all’etoile/presentatore tv.
Dovessimo continuare così, censureranno anche lei qualora non d’accordo con il “capo”…. ci pensi! -
D’accordo. In RAI andrebbe riportata inoltre onestà e limpidezza; certo non con questo neomaccartismo d’accatto.
Nutro sincera diffidenza per i paladini del popolo prezzolati e profumatamente (o comunque, invito a non definirli tali) tanto quanto disprezzo per tanti altri salottini della porta accanto o per gli spazi di presunti opinionisti extra large.
Non m’arrosso i palmi delle mani per chi non pone domande fondamentali ad OGNI politico e che riguardano realmente i problemi di noi altri gente del popolo. -
PS: Dico e sostengo questo senza negare, sarebbe sciocco, l’utilità sociale di tanti servizi e temi sollevati dal programma. UNICO a farlo nel panorama televisivo. Lo scrivo per evitare fraintendimenti, pur essendo già implicito alla mia adesione a quanto scritto da Torsello.
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devo dire che non l’ho seguito tutto (c’era il film hackers su mtv in contemporanea…) ma non mi è piaciuto Bersani poteva essere più
duro mi pareva sparasse a salve …Santoro e Vauro con la vignetta contro Masi hanno avuto una caduta di stile enorme Travaglio è andato benino
ma Brunetta e Castelli che hanno criticato negativamente Celentano ZITTENDOLO QUANDO si è limitato a citare acriticamente le parole del PAPA E hanno dimostrato ancora una volta che quando la Chiesa parla viene censurata anche dalla destra che dai cattolici prende 4/5 dei voti questo(sommato al fatto che l’UDC che dovrebbe essere il partito cattolico per eccellenza, praticamente sui quesiti referendari è PRATICAMENTE IN TOTALE CONTRADDIZIONE CON LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA COL PAPA E CON LA CEI in quanto si mantiene su posizioni E INTERESSI CONFORMI A QUELLE DI F.G.CALTAGIRONE IL SUOCERO DI CASINI TANTO PER DIRE IL LORO GIORNALE DI PARTITO SI CHIAMA LIBERAL!) sta a significare solo una cosa CHE ALL’ITALIA MANCA UN VERO PARTITO CATTOLICO FATTO DA VERI CATTOLICI INDIPENDENTE DA POTERI ECONOMICI FINANZIARI E CHE SEGUA I VALORI DELLA DOTTRINA SOCIALE.
ULTERIORE PARADOSSO LA SINISTRA ORA SEMBRA INCARNARE
ALMENO E SOLO IN QUESTO CASO POSIZIONI CATTOLICHE EPPURE NEMMENO LA SINISTRA DI VENDOLA IN PUGLIA RIESCE A TOGLIERE I TERMOVALORIZZATORI ALIAS INCENERITORI . CONCLUDO CI SERVE UN DON STURZO AL PIU’ PRESTO UN PARTITO POPOLARE CATTOLICO MA NON LIBERALE PERCHè NE LA LEGA CHE VUOLE AFFONDARE I BARCONI DEGLI IMMIGRATI NE IL PD CHE è ABORTISTA E PRO GAY PRIDE NE IL PDL NE L’UDC SI MERITANO IL VOTO DEI CATTOLICI -
Secondo me rivredremo presto Santoro. La sua offerta di lavorare a 1 euro a puntata è un colpo di genio. Non possono essere così stupidi da rifiutare….
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Anche a mè non sta molto simpatico santoro… però di trasmissioni belle sulla rai c’è anche report, non dite di no ! Anche quel programma mette le cose come stanno…
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Io penso, che Santoro è , e rimane uno dei pochi professionisti seri, rimasti in Italia.
Anno Zero una delle trasmissioni più vere……………………………..
Tutti noi, visto, che paghiamo il canone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!abbiamo il diritto di avere un programma come questo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Chi non vuole vedere, o non è d’accordo; è libero “VISTO CHE SIAMO IN UN COSIDETTO PAESE DEMOGRATICO” di gu ardare i programmi di Maria De Filippis, o i TG di Emilio Fede!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!e altra robaccia simile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Come ha scritto Mina, ed altri artisti!!!!!!!!!!!!!!OGNI POPOLO HA LA TV CHE MERITA!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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