Elezioni presidenziali in Russia, verso la fine del tandem Putin-Medvedev? - Diritto di critica
Chi sarà il prossimo presidente della Federazione russa? La vicenda è totalmente avvolta dal mistero, tanto che non si sa neanche se il tandem Putin-Medvedev continuerà a durare o se i due entreranno in competizione per l’ambito posto al Cremlino. A solamente un anno dalle elezioni la questione rimane ancora irrisolta.
Alleati o rivali? L’unica notizia che i giornalisti sono riusciti ad avere se la è fatta sfuggire Medvedev durante un’intervista rilasciata alla televisione cinese in cui ha affermato che potrebbe ricandidarsi per le prossime elezioni. Esistono dunque tre diverse opzioni. La prima vedrebbe Medvedev candidarsi per la presidenza in accordo con Putin che rimarrebbe così primo ministro, mantenendo il controllo delle finanze russe. La seconda possibilità è che Putin si candidi per la presidenza e che Medvedev venga compensato con una buona posizione all’interno del governo. La terza e più quotata ipotesi è che entrambi decidano di competere attirando l’attenzione dell’intero paese al quale dimostrerebbero che in Russia esiste una democrazia reale.
Due programmi, un unico obiettivo. I programmi dei due candidati presidenti saranno molto diversi. Medvedev punterebbe su di un programma elettorale che prevedrebbe riforme politiche necessarie alla modernizzazione del paese mentre Putin si concentrerebbe sul rilancio economico della Russia lasciando intatto il sistema politico. Due programmi diversi ma che vanno verso la stessa direzione, molto rappresentativi di come fino adesso ha funzionato il rapporto tra i due. Putin e Medvedev sono infatti continuamente in disaccordo su numerose questioni di grande importanza tra le quali anche l’intervento in Libia, ma la coppia non è mai scoppiata e ha sempre saputo andare avanti verso la realizzazione di comuni obiettivi.
Fine del tandem? Le elezioni presidenziali del 2012 rappresenteranno la fine del tandem? Putin non ha mai voluto rilasciare alcun commento su questo argomento come se considerasse le elezioni presidenziali qualcosa di scarsamente rilevante. Questo atteggiamento di mistero e di indifferenza solleva perplessità e critiche relativamente alla democraticità del processo elettorale che condurrà ad un esito finale la cui correttezza è già messa in dubbio. Putin infatti continua a rimandare il momento in cui dovrà pubblicamente affrontare l’argomento affermando che le elezioni sono lontane. In realtà ormai manca solamente un anno, davvero poco per una campagna elettorale approfondita e soddisfacente come avviene invece negli altri paesi democratici.
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