L’editoriale – I giovani in politica, dilettanti allo sbaraglio - Diritto di critica
Nell’antica Roma un giovane non poteva aspirare ad una carica pubblica prima dei trent’anni. Si trattava, tra le altre cose, di una misura per proteggere le nuove generazioni, invogliandole, prima di iniziare il cursus honorum, a dedicarsi allo studio e alla guerra per accumulare prestigio ed esperienza. Fin quando questa prassi è durata, la forza di Roma è cresciuta.
Oggi la situazione appare profondamente diversa: la politica mostra una tendenza sempre maggiore a portare i giovanissimi all’interno delle grandi istituzioni. Lo scopo, però, non appare essere lo svecchiamento della classe dirigente, bensì la perpetuazione della generazione oggi al potere.
Lunedì a L’Infedele vi erano due giovanissimi candidati alle prossime elezioni milanesi: Mattia Calise, 20 anni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, e Sara Giudice, 25, già candidata sindaco che ha poi deciso di sostenere Palmeri del Terzo Polo. Il bilancio della loro partecipazione non è esaltante: la Giudice ha educatamente atteso di essere interpellata, ma ha finito per parlare un pugno di minuti su tre ore di trasmissione, non riuscendo a ritagliarsi uno spazio fra i vecchi squali e dando quindi l’impressione (non facilmente smentibile) di non essere preparata quanto gli altri.
Peggio ancora è andata a Calise, imbeccato più spesso da Gad Lerner: il giovanissimo grillino non riusciva a non emettere frasi che non assomigliassero agli slogan del vecchio comico ispiratore del movimento, costringendo Lerner a ripetere più volte le domande nel tentativo (mai riuscito) di ascoltare un pensiero autonomo del giovane e magari una risposta alla domanda posta.
Casi simili ne vediamo fra i giovani di ogni colore politico (grillini compresi) e non appare difficile spiegarsi perché i vecchi li mandino così allo sbaraglio. In primis è questione d’immagine: vogliono usare la tenerezza che questi giovani inesperti suscitano per ricrearsi una verginità e mascherare il vuoto cosmico dei loro programmi (soprattutto in economia) o, nel caso delle giovani donne, per mera gradevolezza estetica. In secondo luogo e soprattutto questi giovani “Brancaleone” sono facilmente manipolabili: Calise, con in mano una carta d’identità più che un curriculum, sembra un sintetizzatore vocale del blog di Grillo; la Giudice pare piazzata lì perché, salita alla ribalta grazie alla sua indiscutibile passione politica (e a Santoro), ha anche un bel faccino che può attirare voti. Quando però si tratta di fare politica vera o discussioni importanti, questi ragazzini vengono invitati a giocare con automobili e bamboline, mentre i grandi parlano di cose serie. La puntata de L’Infedele è lì a dimostrarlo.
Anche i giovani, però, si lasciano coinvolgere con piacere in questo gioco che rischia di massacrarne la crescita: ottengono un boost di fiducia senza basi concrete, sognano di trovare scorciatoie per scalare la vetta, anche se, come quasi tutti i giovani, non per il potere, bensì per una sincera voglia di fare del bene alla comunità. Perciò saranno grati a coloro che danno loro fiducia e che in realtà li usano, e saranno disposti a difendere i vecchi a oltranza nonostante la loro catena insoluta di fallimenti. D’altro canto la classe dirigente di oggi, i giovani di ieri, non difende ancora i vecchi dell’altro ieri che diedero loro fiducia, nonostante la Storia preferirebbe non ricordarli tanti sono i fallimenti e le corruzioni?
Forse avevano ragione i Romani: i ventenni non dovrebbero entrare nella grande Politica, bensì impegnarsi nello studio, nel lavoro, nell’associazionismo, nel volontariato, al massimo nella piccola politica, e solo poi debuttare in serie A, preparati a parlare con uguale dignità e forza davanti ai vecchi e, se necessario, sradicarli a forza dalle poltrone. Le nuove generazioni nascono per distruggere le vecchie al fine di soddisfare i nuovi bisogni emergenti della società, e non per ringraziare ad libitum dei reperti di paleontologia politica, specialmente se fallimentari.
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Non è una notizia, ma una opinione molto opinabile. Quindi c’è poco da commentare.
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E infatti è presentata come “editoriale”, non come notizia, nel caso tu non avessi colto la differenza.
Per il resto, in linea di massima sono d’accordo: mandare i giovani in prima linea come carne da cannone è il modo peggiore per effettuare il necessario ricambio generazionale nella politica… -
sono completamente d’accordo con il commento di piero. inoltre da questo editoriale si denota una completa impreparazione sull’argomento. mattia calise è solo una persona sveglia scelto da un gruppo di cittadini per essere il terminale di una rete, fatta di proposte, idee, fatti concreti (per es rinuncia rimborsi elettorali e stipendi ribassati del 75 per cento). a fare cio’ è solo il movimento 5 stelle, gli unici credibili. la rete di cittadini è poi formata da persone di tutte le età e dalle più svariate competenze, nessuno è legato a doppio filo ad interessi economico lobbistici come per ex i partiti. dx e sx sono solo roba vecchia, i partiti hanno dimostrato di essere geneticamente fallimentari. insistere è da ingenui, non è da ingenui sostenere un qualcosa di veramente nuovo ed innovativo, che si avvale delle nuove scoperte(x ex web) per garantire una maggior trasparenza sull’operato del candidato. candidato che non deve essere un tuttologo (che non esiste neanche nell’odierno panorama politico) ma un dipendente co co co a progetto pagato dai cittadini e che nulla deve fare se non portare avanti un programma deciso non dal medesimo ma dalle persone che gli stanno dietro e che sono appunto i cittadini dalle piu’ svariate competenzel. CAPITO BABY? forza mattia calise e forza movimento 5 stelle. gli spazzeremo via , serve tempo ma dobbiamo crescere ed inserire piu consiglieri possibili per dimostrare a tutti che si sbagliavano. solo prendendo qualche carica i giornali saranno sempre piu costretti a parlare del movimento e sempre meno persone scriveranno articoli tanto idioti. cioè , I GIOVANI NO E I CONDANNATI SI????MA FAMMI IL PIACERE. . purtroppo bisognerebbe informarsi prima di criticare superficialmente e con scarsa se non nulla conoscenza degli argomenti. questo editoriale non è che l’esempio dell’italiano medio,prevenuto e disinformato.
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inoltre sarò un po’ duro ma davvero spiegare qualcosa a questa gente è come sbattere la testa contro il muro. Speriamo presto che la cosa cambi. non è pi’ possibile stare ad ascoltare questi intellettualoidi da quattro soldi parlare e commentare con tanta arroganza e disinformazione. Saccenza e meschinità. Prima leggetevi il non statuto ed il nostro programma, poi guardatevi i forum di qualche nostro meet up, poi andate a qualche incontro di quartiere, poi guardatevi qualcuno dei miklioni di video sul movimento, su giovanni favia (consigliere regionale migliore di bologna…ma piu’ giovane ed alla prima esperienza. MAMMA MIA COM?é POSSIBILE?????). Intervistate qualche prossimo candidato e ponete le stesse domande ad un uomo di partito. alla fine, dopo esserv i fatta tutta questa trafila potrete finalmente dire queste cazzate (si uso un linguaggio forte ma sicuramente vero) che avete scritto. vi accorgerete che siete fuori strada e che tutto quello che avete detto è solo fatto di malafede ed ignoranza. poi certamente onore alle vostre lauree e carriere…ma perfavore non scrivete commenti a cazzo come questo editoriale: razzista, ignorante, malevolo, gratuitamente critico
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qui poi se ci sono dei fan boy quelli siete voi. io sono solo un cittadino stufo marcio della situazione attuale e ben felice di appoggiare, solo dopo aver controllato con i miei occhi e la mia testa, il cambiamento proposto da 5 stelle. comunque voi noi vi arrenderete mai, noi neppure. vedremo alla fine chi avrà ragione. saluti e cambiate musica ragazzi perchè davvero non fate una bella figura…soprattutto se parliamo di onestà intelletuale
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1) … inizia parlando del Movimento come un’entità autonoma da Beppe. Perchè nel movimento 1 vale 1 … quindi anche se la rivoluzione da fastidio un gruppo di persone si riconosce nel Movimento 5 Stelle in cui c’è anche Beppe Grillo.
2) … un rappresentante del Movimento non riceve una delega in bianco ma attraverso gli strumenti della rete si confronta sulle scelte politiche da intraprendere – siamo una rete di cittadini con un portavoce, quindi l’età anagrafica diventa relativa…. dai se ti sforzi c’è la fai!!!!
3) … io non guardo Gad Lerner … mi sembra di perdere tempo – come per il tuo articolo da Vip oppure Novella 2000 – se la politica del Movimento fosse all’interno di quest’articolo, non avrei la forza di credere che la rivoluzione che c’è dietro vi sommergerà coprendovi di verità/realtà.
4) ci siamo ! ci crediamo ! possiamo veramente creare un paese migliore … -
Visto che su facebook non vuoi rispondermi, lo scrivo qui.
Scusatemi, ma in cosa si sarebbe dimostrato impreparato Calise?
ma l’avete seguita la trasmissione? avete sentito le domande di lerner?
Gli han chiesto, nell’ordine:
– quale fosse il vero nome del movimento.
– opinione sul calo della sinistra.
– opinione sui soldi spesi in campagna elettorale.
– la situazione degli immigrati a Milano.
– preferenza al ballottaggio fra pisapia e moratti.
A parte il terzo e quarto argomento, vi sembra che si sia parlato di cose interessanti?
I due giovani come dovevano ritagliarsi lo spazio nella discussione? Emulando i loro colleghi “vecchi”, parlando da sopra?
Se i ventenni non devono entrare in politica, a questo punto, non dovrebbero neanche fare i giornalisti, se questi sono i risultati. -
I nostri vecchi o meno vecchi politici parlano bene, sono convincenti, ve le sanno raccontare. Peccato che poi pensino solo al loro tornaconto razzolando molto male.
Ho una certezza: Preferisco un ventenne poco televisivo!!! -
Ragazzi, l’autore dell’articolo è uscito allo scoperto. E di questa cosa mi dispiace, perché reputo Diritto di Critica un buon periodico.
Onde evitare discussioni basate sul nulla, ho consigliato a Giovanni De Mizio di intervistare Mattia Calise, in maniera tale da verificare davvero la sua preparazione, ma la risposta del giornalista è stata questa:
“Ci ho già pensato, ma ho poca speranza che il contenuto sia più corposo di quello che ho già sentito da Lerner e quelli nelle interviste rilasciate ai quotidiani milanesi, e non ho tempo da perdere dietro alla retorica. Se parla di politica, fa il megafono di Grillo, se parla di sé, ripete il suo curriculum, se gli chiedi se è troppo giovane, ti risponde che sono gli altri ad essere vecchi. Vedremo se sarà possibile cavare sangue da una rapa non appena tornerò in sede.”
Poi dite che non siete prevenuti. CIAO CIAO-
ragazzi abbiate pazienza. Spiegare un progetto nuovo di fare politica collettiva e collaborativa, a delle categorie preconcette provenienti da fine ‘700 (i primi partiti e i maggiori sono probabilmente Democratici e Repubblicani in America), non e’ facile, ma bisogna accettare gli scetticismi. La sfiducia ed il pessimismo verso la politica e’ il nostro obiettivo. Quando non piacciono i contenuti e le trame, un giornalista non scrive… Quando invece si fa finta di non essere interessati, eppur si scrive (ora e qui), allora e’ fatta! Hai vinto il menefreghismo, e l’anonimato.. ora va distrutta la diffidenza (se l’interesse e’ attivo per l’Italia, e non supino e passivo a terzi). Se i giornalisti vogliono raccontare qualcosa che e’ un germoglio di un bel frutto, trovano tutti i mezzi per farlo (internet con le proposte reali e progetti del meetup di milano per esempio, o video molto piu’ capienti su youtube). Piangere l’inchiostro e’ il trucco del giornalista che vuole scrivere cose succose.. ci arriveranno anche loro prima o poi. Siamo rimasti ad una idea individualistica della politica, e non si comprende che se al posto di mattia calise ci fosse stato orso yoghi, o obi wan kenobi, o pippo baudo, purche’ parte del movimento, il risultato, i principi e l’azione sarebbero fortissimi e invariati. La differenza non e’ nella capacita’ di governance… che nessuno chiede a Mattia di esercitare autonomamente, ma che sara’ condivisa dal movimento, ma in doti di comunicazione, di approccio e collegamento dentro il Movimento. Mattia Calise non e’ il Meglio per Milano, ma lo e’ il Movimento 5 Stelle rappresentato da Mattia. Questo incipit deve incunearsi come un tarlo .. piano piano.
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Mattia Calise Movimento 5 Stelle L’Infedele 25 apr 2011
http://www.youtube.com/watch?v=IwoDSXq93Qo&feature=player_embedded#at=23… inizia con la precisazione sul nome Movimento … dal suo articolo sembrava molto peggio, forse troppo educato per il livello televisivo italiano… poteva usare almeno un va….
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Grazie Alex, ho avuo modo attraverso l’ inserimento di questo link di accedere direttamente alla fonte e di farmi una mia opinione su quanto detto da Mattia Calise in modo da controbbattere a ragion veduta all’ articolo di De Mizio.
Ringrazio anche Fabio per l’ informazione della presenza del video nella vostra videogallery che non ho consultato dato che è la prima volta che accedo a questo sito e non ho ancora incominciato a orientarmi, ma forse sarebbe stato più logico un vostro rimando a tale informazione già subito quando vi è stato suggerito di mettere il video in coda al commento a controprova di quanto espresso da De Mizio.
Adesso anche io posso esprimere il mio punto di vista e ribadire che non concordo affatto nè con l’ intervistatore nè con il giornalista sul fatto che Mattia non abbia una propria opionione. Lui le proprie opinioni le ha espresse ma per via inderetta ovvero portando l’ ascoltatore a trarre da solo le sue conclusioni secondo una modalità di ragionamento che Aristotele nella sua Logica definisce SILLOGISMO.
Quando gli è stata posta una domanda lui ha quindi risposto in questo modo:
1) secondo il movimento 5 stelle ……. 2) io faccio parte del movimento 5 stelle in quanto….. 3) conclusioni tratte seconda la logica da Lerner o da altro ascoltatore. Inoltre è dopo che uno si fa una propria opinione su determinate cose e constata di averle in comune con altri che aderisce a un certo movimento. Non è certo affermativo il contrario: il tabula rasa che si fa bello di opinioni altrui da portare a spasso per programmi televisi. Mi auguro che questo non avvenga per nessun esponente di nessun partito qualsiasi età abbia anche se secondo quanto sostiene De Mizio questo può significare non essere realistici.
Per quanto riguarda i giovani classificati come dilettanti allo sbaraglio, inviterei anzichè a trarre queste conclusioni che possono anche essere dei luoghi comuni a fare alcune considerazioni su chi è stato in grado di sbaragliare a 20 anni.
Prendiamo Alessandro Magno per esempio saltato alla ribalta a 20 anni in seguito all’ uccisione del padre e nel cui destino ha sicuramente influito l’ insegnamento di Aristotele. Chiediamoci cosa faceva e chi era ovvero in che modo ha sbaragliato a 20 anni chi ha raggiunto importanti traguardi a 40, 50 o 60 anni o chi c’ era dietro di lui, nella sua educazione e nella sua vita per dare quella esperienza che a volte pare mancare. E’ molto probabile che Mattia per la sua giovane età sia un figlio d’ arte ed è ancor più probabile che tra pochi anni possa raggiungere ragguardevoli risultati con una esperienza che non è data solo da “anzianità” di carriera.
Personalmente credo che un giovane se c’è da prendere una decisione importante abbia molta più voglia di sbattersi e di mettersi in gioco di un over 55 che oltre agli acciacchi delle età tende molto di più alla salvaguardia di quanto ha fino a quel momento raggiunto e quindi ai propri interessi piuttosto che al bene comune. Tenderà maggiormente a delegare la soluzione del problema piuttosto che a farlo proprio. In prima linea servono comunque combattenti valorosi servitori fedeli di una mente saggia e guida. Diamo informazioni allora, non opionioni. Invitiamo il pubblico alla riflessione. Vediamo chi erano e come sbaragliavano a 20 anni tutti i candidati sindaco di oggi. Vediamo in che ambiente culturare sono cresciuti e della esperienza di chi si sono fatti forti per affrontare le loro battaglie nel mondo. L’ aumento della aspettativa di vita di una persona non deve necessariamente ritardare la capacità di raggiungere traguardi significativi nella propria esistenza. L’ ultima cosa che mi augurerei è di avere una vecchiaia piena di grane dovute al dover ricoprire cariche elettive. L’ unica risposta che ho da darmi è che queste persone che faticano a lasciare al fine il cadreghino abbiamo una esistenza talmente vuota da non riuscire a immaginare di godersela diversamente.
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Un articolo così intriso di qualunquismo -altro che Grillo!- non si poteva nè scrivere nè leggere…
Un’opinione che non ha nulla di SCIENTIFICO -nemmeno una minima briciola!-…se non l’intento di gettare discedito -in maniera del tutto ANTICOSTRUTTIVA!- a delle forme di politica che vanno FINALMENTE ALDILA’ di un sistema esclusivamente PARTITOCRATICO squallido e logorante…ALTAMENTE STRACOLMO DI COLLUSIONI con MALAFFARE…ALTERNANZE DI PERSONAGGI RACCATTATE QUA E LA TANTO DA DESTRA QUANTO DA SINISTRA…e contraddistinto da un’APOTEOSI RECIPROCO di FAVORITISMI in tutti questi anni di Repubblica!…e TUTTO PIENAMENTE A DISCAPITO dell’ATTUAZIONE DELLE BUONE PRATICHE VIRTUOSE E DEL BUON SENSO PER IL BENE COMUNE…ONDE AVVANTAGGIARE UN CLASSE POLITICA DI SPREGIUDICATI EGOISTI…
E questo NON PER DIFENDERE un Movimento che ha ancora da risolvere al suo interno alcuni punti d’ombra…ma per difendere la DIGNITA’ dell’essere cittadino di uno Stato che vuole continuare a fondare le proprie forme di rappresentenza ed istituzione in contenitori di merce e mercificatori obsoleti…dereietti ed usurpatori di tutto ciò che concerne -nel piccolo…il grande è ormai affetto da VIZI E STRAVIZI DI GENTE PREVALNEMENTE MALATA DI MENTE in quello che possiamo verificare ogni giorno nelle azioni reali!- la tutela e la valorizzazione sostenibile del proprio territorio di appartenenza…
Tutto ciò solo per invidia di chi almeno, alla politica, vuole affacciarsi con un grande contenitore di idee e di progetti già soluzione affermata nei Paesi Europei e NON 1000 volte più civilizzati del nostro….
Ma poi cosa potrà mai avere in comune un vent’enne o un trent’enne di oggi…con gente fallita e fallimentare ultracinquantenne o sessantenne…se già ha contribuito a portarci alle soglie di un fallimento generale di questa forma di amministrazione dello Stato?!…l’era della fantaideologie deve arrivare ad un capolinea…e non può che tagliare il traguardo con gente che può davvero riscattarsi il futuro…non con gente destinata alla PENSIONE in tutti i sensi…
MEDITATE MEDITATE…altrimenti le gambe non le caveremo mai con questa AUTOIMPOSTA AUTOREFENZIALITA’ DEI PIU’ GRANDI SCHIERAMENTI PARTITICI…viaggianti di comune accordo, spesso e volentieri, in maniera trsversale…
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Per quel che mi riguarda un tale della classe 1987 non dovrebbe scrivere articoli o pseudo tali. Per far ciò bisognerebbe essere almeno della classe 1986….secondo me. Perchè? Quante corbellerie ha scritto…
PS: a qualcuno è passato per la testa che Calise potesse essere anche emozionato…?
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Chi pone l’attenzione con scetticismo e’ per me una vittora infinita, perche’ quella per il m5s non e’ una fede. Mi guarderei da chi, solo dal colore di un alimento nuovo lo ingerisse. Perche’ screditare o schernire chi giustamente in cuor suo crede alla prudenza, o ad altre personalita’, o ad altre scelte politiche? Caro Massimo Scabbia, prima di poter ambire a collegare tutti e condividere scelte delicate con tutti, dobbiamo imparare a volere bene anche a chi la pensa diversamente o prende altre strade. Anche i NO valgono 1.
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ormai mi replico da sola. DIlettanti allo sbaraglio? Sono daccordissimo con il titolo. “Dilettante” e’ originariamente chi prova solo piacere e soddisfazione a fare qualcosa.. (chi mai oggi fa politica per mero diletto?), ed e’ vero anche lo “sbaraglio” .. perche’ la sconfitta il Movimento 5 Stelle la becchera’ perche’ non vincera’… che peccato che questo pd non aderisca al movimento…
In contrapposizione al dilettante… dovrebbe esserci pero’ il professionista (e non l’approfittatore “accastato”, che finge esperienza per ciucciare dalle secche mammelle di mamma italia..). Quindi.. appello.. Aiutateci a diventare insieme dei professionisti (a tempo determinato) per l’Italia… ad maiora!
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se leggesse l’editoriale uno straniero potrebbe pensare di trovarsi in Danimarca, Svezia, Scandinavia…invece siamo in Italia, un paese dell’apparire e non dell’essere, dove regna la televisione ed i suoi programmi che appaiono come degli innocui show ma in realtà sono strategie per mantenere il potere partitico.
E’ difficile, quasi impossibile non esserne coinvolti. Ovviamente i giovani sono i più esposti ma anche i meno intossicati. Credo che Calise faccia parte di questi quindi gli auguro di evitare la cattiva gavetta e la cattiva esperienza dei politici adulti e si dedichi con tutta la sua purezza alla pianificazione del territorio troverà un infinità di cittadini,studiosi, ricercatori, ingegneri,architetti, geologi,..disposti a collaborare dal basso, nelle piazze, sul web fuori dalle segreterie alla luce del sole. -
e bravo, questo commentatore “esperto” ventiquatrenne beneventano che sa tutto di politica e di Milano.
direi che esegue bene il suo compitino, propedeutico alla massiccia campagna che la Casta sta sferrando (senza possibilità di replica tranne che sul web, ovviamente) contro chi dice NO CORRUZIONE, NO DELINQUENTI IN POLITICA, NO alle solite logiche del compromesso ai fini della spartizione del bottino e dei posti pubblici.
Citare Gad Lerner, iscritto al pd e quindi ovviamente assai “imparziale” e super partes, è già esemplare. Calise in quell’occasione si è dimostrato abile e determinato nel non cadere nel tranello del conduttore che voleva a tutti i costi costringerlo a schierarsi per uno dei suoi due concorrenti della casta.
Comunque questo saputello che “interroga i professori” è prontissimo a scalare le vette della politica italiana: gli yes man sono assai richiesti, meglio se sedicenti fenomeni. -
P.S. se “esperienza” fosse sinonimo di buona gestione della cosa pubblica, con questa gerontocrazia dovremmo essere un esempio per tutto l’universo. Ma una cosa non mi è chiara: perchè andreotti non è presidente del consiglio? berlusconi in effetti è un po’ troppo giovane!
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oppure.. se mi permetti di continuare il tuo ragionamento.. dato che mattia entrera’ comunque e solo in consiglio: Perche’ un Trota ed una Minetti si’ ed un Calise no? Ovvero: valgono come esperienza per un politico anche l’organizzazione di orge e balletti, oppure gli anni di ripetizione nel liceo? Oppure, l’idolo della sinistra obama, e’ troppo giovane per governare gli States? Oppure e’ meglio che Messi a 21 anni.. giochi in una squadra provinciale prima di poter giocare in una Grande Squadra?
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