Paralimpiadi 2012: atleti normodotati e disabili per la prima volta insieme - Diritto di critica
Meno di 500 giorni al via delle Paralimpiadi, che si disputeranno a Londra nel 2012. La cerimonia d’apertura si terrà il 27 agosto del prossimo anno, una quindicina di giorni dopo l’atto conclusivo delle Olimpiadi. Tengono banco, però, le difficoltà organizzative e incomprensioni tra gli organizzatori della competizione olimpica per atleti diversamente abili e la British Olympic Association.
Il nodo fondamentale riguarda la possibilità di considerare le due manifestazioni separate o meno. L’associazione olimpica del Regno Unito vorrebbe tenere distanti i due eventi, dal punto di vista economico, per poi valutare le due kermesse sportive come parte di un tutt’uno. L’opportunità per le Paralimpiadi, per le quali saranno messi in vendita complessivamente 2 milioni di biglietti, risiede nel riuscire a sfruttare al meglio la scia lasciata dal grande clamore mediatico di Londra 2012.
A 1000 giorni dall’evento l’allora segretario delle Olimpiadi, Tessa Jowell, aveva ribadito l’impegno del comitato organizzatore per fornire un contributo essenziale al cambiamento della percezione della disabilità nel mondo dello sport e nella società. ‘Cambiare la vita di 10 milioni di persone diversamente abili’, era stato l’auspicio del segretario Jowell e del movimento olimpico.
Si sono moltiplicate, negli ultimi mesi, le iniziative di sensibilizzazione. A cominciare dalle campagne nei centri sportivi dei giovani normodotati. Lord Coe, presidente del comitato organizzatore dei Giochi olimpici, Jeremy Hunt ed Ellie Simmonds, una delle poche stelle delle Paralimpiadi riconoscibili al pubblico sportivo – si sono impegnati per modificare la percezione che i ragazzi hanno dello sport paralimpico.
Sainsbury’s, nota catena di supermercati nel Regno Unito, ha modificato la solita strategia di sola sponsorizzazione delle Paralimpiadi, lanciando una campagna destinata ad 1 milione di studenti (normodotati e diversamente abili) avviandoli alla pratica dello sport paralimpico. L’idea suggestiva è che tutti i ragazzi siano stimolati da una partita di pallavolo su una sedia a rotelle o da un match di calcio per non vedenti. Il fine è quello di creare, di fatto, un legame tra atleti diversi nelle possibilità di fare sport, ma accomunati dall’obiettivo di superare i propri limiti e partecipare. Un’iniziativa di certo lodevole nelle idee degli organizzatori, ma funzionerà nella pratica?
Lord Coe è fermamente convinto che le Paralimpiadi di Londra 2012 segneranno un’epoca ed imprimeranno una svolta storica nel panorama sportivo mondiale. Ancora è da definire il vertice della British Paralympic Association, attualmente senza direttore generale, dopo le dimissioni improvvise di Phil Lane. In questo vuoto di potere, non sono pochi coloro che vorrebbero rivolgere una grande attenzione mediatica all’evento, affidandosi ad importanti network britannici ed internazionali. Channel 4, nelle sue trasmissioni, si è concentrata sul background e le storie personali di alcuni atleti. L’associazione olimpica britannica, invece, preferirebbe che l’attenzione si concentrasse solo sullo sport.
Gli accordi tra emittenti e sponsor dovranno essere perfezionati entro l’inizio della vendita dei biglietti (fine 2011). Le Olimpiadi dei normodotati e dei diversamente abili saranno un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Alcuni network e sponsor hanno alle spalle una solida esperienza, altri vedono Londra 2012 come l’opportunità per farsi conoscere al grande pubblico. Lord Coe è ottimista: “Questo è il nostro tempo, questo è il nostro momento. Di tutte le cose che stiamo facendo, l’avvicinamento dello sport paralimpico o quello olimpico può fare la differenza”.
Il tempo dirà se il sogno si è avverato, oppure no.