L'editoriale - Arrigoni, non chiamatelo pacifista - Diritto di critica
Per favore, non chiamatelo pacifista. Vittorio “Vik” Arrigoni, il cui rapimento e la morte improvvisa e violenta hanno scioccato il Paese era un attivista, non un pacifista. Ammetterlo non significa sminuirne l’impegno, il coraggio, l’onestà. Il pacifismo, infatti, non fa distinzioni, non odia una parte a favore di un’altra. Il pacifismo – ammetterete – è un’altra cosa.
Vittorio, invece, era un attivista pro-Palestina, uno che ad Israele (come a Saviano) non le mandava certo a dire, anzi, odiava a tal punto lo Stato ebraico da invitare quanti avessero in casa dei cani a “sguinzagliare le bestie eroiche contro i coloni” o chiedere di spedirgli urgentemente della “kriptonite antisionista“, oppure, ancora, sottolineava come “disgustoso è sinonimo di sionista“. Sul suo blog, Arrigoni scriveva di non aver mai letto autori favorevoli al dialogo con i palestinesi, come Amos Oz e Abraham Yehoshua, definendo le loro pagine “sporche di sangue”. Per non parlare della nota che scrisse su Facebook condividendo il messaggio “Vietato l’ingresso a cani e israeliani”: “Sarò eccessivo – scriveva Vik – ma se i palestinesi non possono uscire, perchè agli israeliani deve essere concesso entrare???”.
Adesso la madre di Vik chiede che il corpo del figlio non transiti neppure per pochi minuti dall’aeroporto di Israele. Una volontà che cozza contro qualsiasi reale intenzione – anche simbolica – di pacifismo e dialogo tra le parti. Per certi aspetti un’occasione mancata. Qui non si vuole affermare la ragione o il torto tra i due Stati ma semplicemente evidenziare una distorsione tutta mediatica. Per rispetto a Vittorio e ai suoi ideali, dunque, per favore, non chiamatelo pacifista.
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Condivido al 100%
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Per favore, non chiamatelo giornalista….
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Finalmente qualcuno che ha detto le cose come stanno. Bravo Torsello! Lasci perdere i faziosi, purtroppo ne è pieno il mondo di gente così
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non si sente fazioso anche lei?
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Caro giornalista lei dovrebbe ripartire da 0. “sguinzagliare le bestie eroiche contro i coloni”. Dove l’ha letto? Quando si riportano frasi tra virgolette si citano le fonti. Non gliel’hanno insegnato nella sua università del Sacro Cuore?
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Cara Valentina, si informi, non ci vuole motlo. quella frase è ovunque. Basta informarsi.
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è ovunque detta da voi. Ma sbaglio in realtà a considerarvi degni di “diritto di critica”.
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Cara Valentina, si informi. quella frase è ovunque. Basta informarsi.
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ovunque ma non firmata da Arrigoni. Se la attribuisce a lui si firmi con il suo vero nome e citi le fonti in modo che se ne capisca anche eventualmente il contesto o eventualmente possa essere Lei responsabile di quanto asserisce.
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Mi stupisce molto leggere i commenti di tanta gente sulla pagina facebook di questo tizio qui che sono sicura al 100% la quasi totalità degli Italiani ignorava prima che qualcuno decidesse di eliminarlo. Ciò che mi stupisce ancora di più è la totale ingenuità di questa gente, che critica chi dalla poltrona di casa non fa niente di importante e si permette invece di giudicare l’operato di Arrigoni a Gaza. Ma loro fanno la stessa cosa giudicando Israele e la vita della gente laggiù senza esserci mai stati, senza aver mai parlato con un israeliano. Entrambe le parti vivono in situazioni intollerabili, entrambe hanno la loro bella quantità di morti. Da una parte i palestinesi, dall’altra gli ebrei. Non fanno una bella vita. Perché la gente osanna Arrigoni (che nel resto del mondo è visto senza eufemismi come un cretino filo terrorista che si è lasciato ammazzare dagli amici che tanto proteggeva – non sono io a dirlo, girate un po’ il web e lo vedrete da soli) e fa distinzioni tra i morti di una parte e quelli dell’altra? Arrigoni difendeva Hamas, la stessa Hamas che tramite un canale televisivo insegnava ai bambini filastrocche su come uccidere i maiali ebrei, alle donne che dicono che Arrigoni era un pacifista dico, andate a vivere da donne in Palestina e vedete come sarete trattate da quella Hamas che Vittorio tanto si prodigava per aiutare! Per gli islamici radicali (e li ne è pieno) gli occidentali non possono essere amici, è la loro religione che glielo impone, per loro la gente del libro è un nemico da combattere. Il suo omicidio è la prova lampante di come la maggioranza della gente laggiù vede l’ingerenza degli internationals negli affari della striscia. Solo gli ingenui continueranno a far finta di non capire. Sono convinti che il mostro sia Israele, bene, facciamo fuori Israele – l’unica democrazia in quel posto di integralisti – e vediamo che succede. La maggior parte di loro che considera gli Israeliani come ladri di terre non conosce nemmeno la storia: fu l’imperatore Adriano a cancellare la Giudea, loro in quel posto ci hanno da sempre vissuto. Ed è giusto e logico che debbano continuare a viverci. Un’ultima cosa, provate a chiedervi perché i primi detrattori della Palestina siano gli arabi stessi, forse che a loro fa comodo tenerli in quelle condizioni? Il motivo di questo lo lascio trovare a chi continua a credere che la gente laggiù sia solo vittima e non anche carnefice. Se poi vi piace credere alle favole fatelo pure, ma almeno smettetela di rompere le scatole a chi invece ha una testa per pensare in autonomia. Perché ora questi palestinesi dicono che un omicidio come quello di Arrigoni non c’entra nulla con la loro cultura? Ah, già, forse perché non è stato decapitato come solitamente avviene con gli occidentali che vanno a farsi gli affari loro. State attenti a non lasciarvi strumentalizzare da questi tizi contro Israele ad ogni costo: non esiteranno un secondo ad usare la morte di Vittorio come mezzo per accusare chi non c’entra proprio niente. Anzi, lo stanno già facendo, e voi? Abboccate!!!
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Mi dispiace dirle che io lo conoscevo (non di persona) da prima. Io ho visto VIDEO e FOTO di chi ci è stato in Palestina. Soldati israeliani sparare su gente che cerca di sopravvivere raccogliendo prezzemolo (e questo è andato in onda anche su Presa Diretta e addirittura Le Iene lo hanno testimoniato). Del resto immagini di povera gente d’Israele non le ho mai viste. Può aiutarmi magari lei, fornendomi delle prove.
Lei è stanca? Non crede di aver dormito abbastanza? -
Beh, il 100% degli italiani, nel 2008, aveva come UNICA fonte di informazione sul campo durante i bombardamenti PROPRIO ARRIGONI. Era l’unico italiano rimasto sotto le bombe.
Veniva sentito anche dai tg della Rai.
Non attribuisca la sua ignoranza al resto della popolazione italiana, abbia bontà.
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Vivere in un territorio che viene continuamente minacciato da qualsiasi atto di violenza e non reagire con essa, ma aiutare il popolo oppresso, non lo rende un pacifista, oltre che un attivista? Come si può non provare odio per chi genera violenza? Non è necessario sminuire ciò che ha fatto quest’uomo.
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Un pacifista? I pacifisti vogliono la PACE. Non vogliono la distruzione della vita umana. Difendere una parte piuttosto che un’altra non è pacifista! Augurarsi che Israele svanisca e con esso i topi ebrei a casa mia vuol dire una cosa sola, razzismo! Gandhi era un pacifista, questo qui un filopalestinese e ne danno prova i genitori che vergognosamente non vogliono che la salma passi neanche per un secondo da Israele. Questo genere di cose mi fanno veramente accaponare la pelle? Ma dove siamo? Nel Germania del terzo Reich?Per favore, siate obbiettivi almeno una volta nella vita. Non si deve sminuire, ma neanche abbellire a proprio piacimento…
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condivido lo spirito dell’articolo, ma lasciatemi dire una cosa: io Vittorio lo conoscevo di persona. è originario di un paesino vicino al mio, ho avuto modo di parlare con lui diverse volte della questione sionismo. il fatto che vengano citate frasi che possono far pensare ad un suo odio contro TUTTA israele, screditando cosi’ il suo messaggio pacifista, è giornalisticamente condivisibile ma non rispecchia il reale pensiero di vittorio. d’altronde l’antisionismo non significa antiisraelismo: e questa è una distinzione che anche nell’articolo andrebbe fatta. perchè vittorio protestava, a volte con termini molto duri (e d’altronde non era un politico), per la situazione di perenne prigionia di Gaza e del suo popolo. protestava contro un regime semi-tirannico, legato al sionismo, che non identifica tutta Israele ma solo la parte più estremista. vittorio aveva nel cuore il sogno di una palestina libera e senza più guerre. in questo senso era un estremista del pacifismo. ci tengo a sottolinearlo per il rispetto che porto e porterò sempre a questo ragazzo immenso. grazie.
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Grazie per l’intervento Gianluca.. Un piacere leggerlo..
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ringrazio l’autore di questo articolo; ho provato disagio in questi giorni durante i quali molti (troppi) giornalisti italiani non sono riusciti a distinguere ed informare gli italiani sul significato delle parole; attivismo e pacifiscmo sono due cose diverse, legittime, da rispettare certamente, ma diverse.
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Non voglio fare inutile polemica, ma hai parlato di opinione non faziosa e di pacatezza solo nel momento in cui hanno sostenuto quello che hai scritto. Al di là di questo, che è veramente poco importante, trovo assurdo che Vittorio venga accusato di razzismo. Inoltre il pacifismo viene considerato come il rifiuto all’utilizzo della guerra come risoluzione dei conflitti e come approccio nonviolento alla vita. Non ricordo che Arrigoni abbia usato armi per difendere la posizione che aveva preso. Tutto qua.
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Cara Claudia, mai usato armi, ma mai detto una sola parola contro i missili che vengono sparati giornalmente contro i civili e anche a favore dei Palestinesi dell’OLP trucidati senza processo da Hamas
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Mai criticato Hamas…
Ma perché parla senza sapere, senza conoscere? Ma come si permette? Lei crede che internet sia una piazza libera in cui diffamare a proprio piacimento? Che grado di conoscenza ha di Arrigoni? Lo seguiva?Guardi, senza voler andare troppo dietro nel tempo, le invio una nota sulle repressioni di Hamas all’interno della striscia, giusto per farle capire che non è vero quel che dice:
https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150119930144831
Il che non significa che né Arrigoni, né io, abbiamo la stessa idea che ha Lei di Hamas e degli altri movimenti palestinesi.
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Da una lettura di certe argomentazioni, in primis quelle di “Valentina” ma non solo, se ne ricava la sconsolante certezza della totale mancanza di informazione nel nostro Paese, una Stampa asservita al “Padrone” che si chiami DeBenedetti o Berlusconi non cambia, la sostanza è la mancanza di informazioni. Io Arrigoni, lo seguo da anni, in tutte le sue corrispondenze Blog o altro non ha mai nascosto il suo ODIO pieno ed assoluto nei confronti di Israele quale Entità fisica. E’ riuscito a scrivere che non leggeva neppure scrittori come Oz e Company (che hanno sempre sostenuto i palestinesi) perchè le pagine dei loro libri grondavano di sangue.Mai una parola per il soldato rapito da 5 anni i cui genitori si erano rivolti a lui per implorarlo a consegnare una lettera. Un esempio della stampa: quanti di voi hanno letto della famiglia sgozzata 2 genitori e tre figli il più piccolo di 3 mesi da terroristi palestinesi? Dove era la vostra e quella di Arrigoni indignazione. Oggi è morto il giovane di 16 anni che era sullo scuolabus colpito da un missile anticarro (50 si sono salvati scendendo di corsa) Ne la Stampa con rarissime eccezioni ne Arrigoni si sono sdegnati quando si è saputo del missile. Allora diciamo la pura verità Arrigoni non era un pacifista era uno che rischiava la vita per aiutare i compagni sbagliati.
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scrivendo queste cose lei dimostra di non aver conosciuto vittorio. nient’altro da aggiungere
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http://www.facebook.com/notes/vittorio-arrigoni/vietato-lingresso-a-cani-e-israeliani/364830174830
Leggete cosa scrisse un mese fa.
Non è razzismo, questo?
Non è indiscriminato disprezzo?
Altrimenti non capisco cosa sia il razzismo.-
Non è razzismo.
1. E’ un piccolo commento dato dall’interno di una zona assediata da anni, in cui non si lasciano entrare né viveri né persone, né uscire alcunché, tra l’altro è evidente il carattere iperbolico dell’espressione.2. Nonostante ciò, anche se si tratta di un commento estrapolato da un contesto, si parla di israeliani, e non di ebrei. Israele non è uguale a Ebreo e nazionalità non è uguale a razza.
In ogni caso non è razzismo.
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L’articolo non mi convince, …mia opinione personale. Credo che tre frasi estrapolate dai relativi contesti possano essere usate per sostenere qualsiasi tesi, anche la meno attinente.
Il fatto di essere pacifisti non significa non avere un opinione ben precisa o non prendere posizione su una questione, significa non credere nella guerra come strumento per dirimere contrasti.
Il mio invito è quello di andarci su http://guerrillaradio.iobloggo.com/ e di scorrere le molte pagine per farsi un’idea propria di chi fosse Vik, e per apprezzare un impegno che andava al di là delle parti. Se c’è una cosa che traspare chiaramente dal blog di Vittorio è il suo odio per la violenza, per la guerra e per gli effetti di questa sulla povera innocenza della gente.
Credo inoltre che sia inutile soffermarsi sull’episodio particolare quando è fin troppo chiara la visione d’insieme della questione palestinese.
Per farsi un idea della “recente cronaca” consiglio il documentario http://toshootanelephant.com/.
Di certo Vittorio non avrebbe voluto morire, che il suo sacrificio dia frutti di pace, come lui avrebbe desiderato. -
Quando in Irlanda han deciso che era il momento di sbattere fuori gli invasori inglesi dal suolo di Erin, gente come Collins ha imbracciato le armi e ha iniziato a fare il lavoro sporco. Quando si arrivò al primo accordo che vedeva la nascita della Repubblica, ci furono anni intensi di guerra civile in cui compagni d’arme si ritrovarono separati da quella stessa canna di fucile che avevano condiviso.
Erano pacifisti? e chi mentre l’esercito di liberazione irlandese combatteva, portava la lotta sul piano della diplomazia e dell’opinione pubblica facendo giornalismo e informazione, ditemi, era pacifista?
Nè Collins nè alcun altro irlandese erano dei pacifisti; erano mostri privi dell’umano? col cuore in pezzi avrebbero risposto di no.
Collins è stato un martire della liberazione di un popolo; un eroe per la sua gente. Una figura cui ispirarsi anche metaforicamente per le lotte di domani (la tenacia, la volontà danno esempio anche quando non si combatte con le armi pur se chi ci ispira le ha imbracciate).E Guevara? il poeta della rivoluzione?Guevara ha comandato anche esecuzioni di propri compagni, disertori. Guevara, cosa ne avrebbe detto Vittorio Arrigoni? io son di quelli che lo ha davvero conosciuto dopo la sua morte e mi attesto come è giusto su questo mio limite ma penso di potervi chiedere, cosa ne avrebbe detto Arrigoni del “nostro” bel CHE?
è la domanda in sè più che la risposta a doverci indurre a pensare.
Nessuna di queste figure era pacifista. Nessuno di loro era un mostro privo di umanità.
Arrigoni, non mi frega per quante dannate migliaia di euro (cari lettori de Il Giornale), aveva scelto di portare la sua vita su un fazzoletto di terra in cui un popolo opprime un altro popolo e gente di quello stesso popolo oppresso ha spesso interesse a mantenere l’odio.
La sua vita -credo- sia stata una mediazione fra queste correnti contrastanti.
Parliamo di un “uomo” non di un iddio. Parliamo di un uomo che ha vissuto fino alla morte un punto di vista, quello della Palestina umiliata e offesa.
Non stiamo parlando di Gandhi.
Arrigoni era un attivista per la libertà della Palestina, la sua rabbia era quella di Collins,c redo, non quella sublimata e dominata di Gandhi.
E allora ditemi? cosa davvero gli stiamo togliendo?
chiediamolo agli irlandesi.-
una sola inesattezza storica, che posso affermare avendone studiato a lungo la figura. Ernesto Che Guevara non ha mai ordinato l’assassinio di chicchessia, nemmeno dei disertori. Anzi, al contrario: tutti i prigionieri della rivoluzione cubana venivano obbligatoriamente mandati a frequentare (le sembrerà assurdo, ma questa è una verità storica oramai conclamata e talmente tale da essere insegnata nelle Università) scuole per insegnarli la cultura. E questo avvenne durante e dopo la rivoluzione cubana: e pova ne è il fatto che Cuba è statisticamente il Paese al mondo con più laureati e diplomati. C’entra poco con Vittorio, peraltro. Ma è una precisazione dovuta.
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Salve Gianluca, no non mi sembra assurdo. Non ho condotto i suoi studi ma ho all’attivo la lettura della biografia di Pierre Kalfon che mi fu indicata come una delle più attendibili ed è lì che, vado a memoria, ricordavo di aver letto che il Che avesse comandato esecuzioni di disertori. Non escludo un margine d’errore.
L’Umanesimo di Guevara è stato proprio uno degli elementi che, tradotto in azione e pratica politica, ha allontanato il Che dalla direzione che aveva preso Castro.
Lo scopo del mio esempio è comunque questo: con o senza disertori fucilati, Guevara non è stato un pacifista; questo non priva di Umanità e Significato la sua figura. L’intervento era mirato a discutere il focus dell’articolo e far capire che non vedo messo in discussione il Rispetto per Vittorio nel far distinzione fra pacifismo e attivismo. La ringrazio per il suo intervento ( e se ha in risposta qualche altra lettura da suggerire a riguardo o commenti sulla biografia di Kalfon sarei ben lieto di farli miei;..anche se sì, c’entra poco con Vittorio).
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Ma Arrigoni c’era quando Hamas ha distribuito caramelle alla popolazione per festeggiare la morte della famiglia Fogel? Qui da noi queste notizie non arrivano, ha ragione JerryDuemila. Oggi è morto un ragazzino ferito da un razzo sparato dai palestinesi su un pulmino della scuola. Il pulmino era riconoscibilissimo perché giallo, come tutti gli scuolabus del mondo,sapevano che sopra viaggiavano solo bambini. Ai bambini palestinesi viene insegnato di gioire per ogni ebreo ucciso. Questo fa Hamas, non difendetela questa gente! Ma come fate a passare sopra a queste cose?Tutti i paesi arabi vogliono distruggere Israele con ogni mezzo e voi pecoroni ad applaudire…Voi state bene a fare i Gauleiter qua in Italia, gente!
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Aggiungerei che il missile era un sofisticato sistema anticarro a guida laser, si chiama kornet, sul mercato costa 280.000$ …
Clanity184, io toshootanelephant l’ho visto. Tu l’hai notata la preghiera a 1:40:25?
Te la traduco io:Allah è il più grande.
Coloro che rendono grazie ad Allah saranno ricompensati.
Oh Allah, libera il tuo potere e la tua forza contro gli ebrei.
Amen!
Ti preghiamo Allah, uccidili tutti.
E non lasciarne nessuno vivo.
Amen!
Oh Allah, con il tuo grande potere.
Allah!
Ti invochiamo con la tua potenza infinita, caro Allah.
Allah!
Ti preghiamo caro Allah, vendica il sangue dei nostri martiri.
Allah!
Ti preghiamo Allah, sbarazzati degli ebrei.
Abbattili.
Non sono potenti come te.
Ti preghiamo Allah, fa tremare la terra e distruggi i pilastri della loro civiltà.
Ti preghiamo Allah,
infondi la paura e il terrore nei loro cuori.
Oh Allah, disperdili
in modo che si perdano ancora una volta.
Oh Allah, mostraci un segno.
Oh Allah, mostraci un segno.
Oh Allah, sorprendili in un modo che essi non si aspettano.
Oh Allah, infondi la paura e il terrore nei loro cuori.
Oh Allah.Ecco, se lui era un pacifista, questa qui sopra è spiritualità.
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Il filmato ha i sottotitoli in varie lingue compreso l’italiano …e si, l’ho visto tutto varie volte, compresa quella stupida preghiera. Quindi, …fammi capire, dovrei mettere sullo stesso piano il fosforo bianco che ha dilaniato i corpi dei bambini palestinesi o i cecchini che sparavano sui soccorritori, con un’inutile preghiera invocata ad un Dio che mai potrebbe ascoltarla e che al massimo può offendere le nostre sensibili orecchie?
Ci avviciniamo al paradosso…
Le vittime sono vittime da entrambe le parti e la guerra è esecrabile chiunque la alimenti, ma le sofferenze del popolo palestinese possono trovare paragone solo nelle più grandi tragedie della storia umana. Le attuali politiche estere di Israele non possono certo aiutare i due popoli a convivere o anche solo a sopportarsi.
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Brutto affare le Religioni. Mi ricordano le arrighe pastorali alle crociate nel cuore dell’Europa e benedette dal Papa.
Non mi interessa schierarmi. Mi chiedo soltanto quali, spinto dall’intervento di Vanni, quali siano in Israele invece i meccanismi verbali dell’istigazione.
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è il nostro Che
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Mi permetto 3 osservazioni: 1.Vittorio, nel video in risposta a Saviano, citato nell’articolo, consiglia la lettura di diversi testi di autori ebrei e/o israeliani. 2.La decisione della famiglia di non far transitare la salma da Israele è, oltre che condivisibile, doverosa. Vittorio è stato arrestato, imprigionato, picchiato dalle autorità israeliane nel passato ed ha rischiato la propria vita accompagnando pescatori e contadini palestinesi. Israele non l’ha voluto nel proprio territorio da vivo, è evidentemente fuori luogo ora. 3. Attribuire sommariamente la colpa a una cellula salafita impazzita è altrettanto semplicistico quanto dare la responsabilità al Mossad. Inutile negarlo, cui prodest ossessiona chiunque si occupi di medio-oriente. Siamo di fronte ad un’omicidio a sfondo politico e come tale deve essere trattato. Interrogazioni parlamentari, inchieste, indagini indipendenti e qualunque iniziativa volta ad alla ricerca della verità deve essere portata avanti. Restiamo umani.
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Dire “disgustoso è sinonimo di sionista” significa non essere pacifisti? Anche dire “disgustoso è sinonimo di nazi-fascista” significa non essere pacifisti? Anche dire “disgustoso è sinonimo di stalinista” significa non essere pacifisti? Suvvia, Emilio. Pacifismo significa voler risolvere le vertenze tra gli Stati non con la guerra ma con trattative o arbitrati internazionali. E Vittorio chiedeva quotidianamente al governo israeliano di rispettare le risoluzioni Onu, cosa che Israele non fa da decenni.
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Dott. Emilio,
risparmiare le energie per scrivere di Gaza, piuttosto che usarle per scrivere contro chi ha dato la sua vita per la vita di popolazioni straziate dal dolore, no? Giornalista, si fosse occupato di Gaza mentre un uomo, solo, si impegnava per loro, forse, avrebbe avuto una voce in più… intervento inutile, il suo, atto non a denunciare, ma ad offendere e dimostrare la bassezza, la pochezza della confusione nella quale, troppi, siete persi…
un vero peccato la sua mancanza di ammirazione per il coraggio di chi, a proprie spese, lotta per i diritti umani… mi permetto di dire anche, una vergogna!
provi a scrivere di mode, forse, le viene bene!
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In questi giorni lo stupidario dei commenti, su internet e sui giornali, riguardo la morte di Vittorio Arrigoni, ha raggiunto livelli notevoli.
Io ero tra quegli italiani che Vik lo leggevano quasi quotidianamente.
Estrapolare alcune frasi (molte delle quali scritte dopo aver assistito a vicende terribili) mi sembra riduttivo. Alcuni degli articoli citati dal blog sono addirittura traduzioni di scritti di autori israeliani (come Gilad Atzmon che racconta il fumetto sionista). Vittorio era un antisionista, ma era anche, proprio di recente, a fianco dei giovani palestinesi del GYBO. Vittorio viveva sulla propria pelle la questione palestinese e non nella comodità delle nostre case occidentali dove è troppo semplice e semplicistico parlare. Vittorio non si può considerare un pacifista ? Vik che scriveva di aver preso un pezzo di vetro rotto e di essersi procurato dei tagli perchè non avrebbe fatto del male ai suoi torturatori non era un pacifista? Vik che saliva sulle imbarcazioni dei pescatori, accompagnava i contadini, che rischiava la propria vita (non chiacchiere dietro una tastiera ma impegno reale) sulle ambulanze che soccorrevano i feriti dell’operazione “piombo fuso” non era un pacifista? Non mi risulta di una sola volta in cui, di fronte all’orrore e all’uccisione di civili innocenti Vik abbia mai imbracciato le armi o esortato qualcuno a farlo. Non era un pacifista perchè gridava la sua rabbia e denunciava la mancanza di intervento nella striscia di Gaza da parte di chi, altrove, si precipita a difendere i diritti umani violati? Vik concludeva tutte le sue corrispondenze con quel “restiamo umani” in cui credeva con convinzione. Tutta la sua esistenza dimostra quella convinzione e il suo essere contro la violenza. C’è un video in cui è su una barca di pescatori, gli israeliani sparano contro di loro e lui urla prima un italianissimo “ma che cazzo fate?” e poi in inglese: “why?” “why?”. Questo era Vik. Un uomo che raccontava anche tutta la sua paura di fronte alla violenza, ma determinato a lottare per combatterla. Ha ragione chi ha scritto di leggere le sue parole e le sue testimonianze sul suo blog per farsi un’idea di chi fosse Vik, lasciando perdere le tante analisi di chi, dalla propria scrivania, si permette di giudicare.
Per quanto mi riguarda mi sento solo di ringraziare Vik per le sue testimonianze. Posso anche non condividere in toto quanto da lui scritto, ma di sicuro è sempre stato coerente con le sue convinzioni, compresa quella del rifiuto della violenza. -
Purtroppo è un discorso tra sordi. Tutto quello che ha detto o scritto dove traspare l’odio viscerale nei confronti di Israele, vanno “contestualizzati” è di moda!
Ida. Le corrispondenze del cosiddetto giornalista Vittorio erano piene di Bugie o di omissis, Si è sempre guardato bene di parlare delle torture ed uccisioni operate da Hamas nei confronti dei fratelli Palestinesi dell’OLP. Mai parlato dello stato di schiavitù nel quale sono tenute le donne, mai parlato del fatto che Hamas usasse i bambini come scudi umani inventandosi poi le fesserie sull’uso del fosforo.
Rimaniamo Umani valeva solo per i terroristi amici suoi, hai mai letto una sola parola per i civili Israeliani martoriati dai missili di Hamas?
Rimaniamo unami noi smettendo di dire fesserie. -
KRIPTONITE ANTISIONISTA: VERO, PERO’…
…la notizia andrebbe data per intero, ovvero che la battuta era riferita al fatto che era stato da poco pubblicato un fumetto dedicato a “Capitan Israel” col quale si cercava di indottrinare i bambini alla causa sionista. Come appunto facevano i nazisti per la loro, visto che si faceva questo paragone.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/2059/captain-israel-il-supereroe-sionista-per-i-giovani-ebrei-della-diaspora
Ed è grottesco che venga dipinto come un criminale chi denuncia con la dovuta durezza un regime che quotidianamente si macchia di crimini contro l’umanità; come lui faceva, e come qui riassunto:
http://www.facebook.com/media/set/fbx/?set=a.1756186036832.93923.1604414787&l=92d3fba51c-
ESATTO!
o è stupidità (non credo) o assoluta malafede.
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Gli arabi hanno milioni di km quadri di terra, non gli servono certo i 20mila di Israele. Si dichiarano profughi dalla Palestina, ma anche dall’ Egitto, dalla Tunisia, dal Marocco scappano a migliaia eppure Israele non ha occupato questi paesi, loro sono profughi a prescindere. A proposito di stato palestinese, come mai dal 1948 al 1967 la West Bank e Gaza erano sotto i governi giordano ed egiziano e nessuno ha chiesto lo stato di Palestina ? Un minimo di conoscenza storica fa piazza pulita di certe affermazioni paranoiche.
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dal 1948 al 1967 Gaza non era asserragliata e nella West Bank non c’era il muro e i palestinesi si sono sempre battuti per l’indipendenza.
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Prendo solo una cartina molto nota (il sito è uno a caso, da google) per farLe capire di cosa parliamo.
http://static6.nazioneindiana.com/wp-content/2009/07/cartina-palestina_israele.jpg
Minimo di conoscenza storica e affermazioni paranoiche… Ma per piacere, si informi.
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Oltre ad avere in un impeto di Antisemitismo puro detto e scritto che gli Ebrei sono “Ratti” penso sia interessante leggere lo statuto di Hamas che lui proteggeva senza criticare
http://www.cesnur.org/2004/statuto_hamas.htm-
1. Cortesemente mi dà una fonte da cui risulti che Arrigoni definisce gli Ebrei “ratti”?
altrimenti, avrebbe la bontà di comunicare il suo vero nome, per consentire eventualmente a chi ritenesse la sua una diffamazione che lo lede di procedere sulle sedi penali e civili opportune?2. Da dove deduce che lui protegesse Hamas senza criticare? Lo seguiva? perché molti di noi erano fortemente preoccupati per la sua sicurezza anche in relazione alle critiche di Arrigoni proprio ad Hamas.
Si informi, ed eviti di diffamare senza essere certo di quel che dice.
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Jerryduemila,
lei ha scritto delle cose false e a mio avviso dovrebbe scusarsi per questo.
Non e’ vero che Arrigoni “proteggeva Hamas senza criticare”.
Arrigoni NON proteggeva Hamas ma i bambini, le donne e gli uomini di Gaza. Faceva da scudo umano ai contadini che lavorano la terra al confine e ai pescatori, visto che a poche miglia al largo di Gaza inizia il blocco israeliano. Arrigoni raccoglieva da terra i morti e i feriti causati dai bombardamenti israeliani – condannati da risoluzione Onu – e li mettava nelle ambulanze.
Arrigoni NON era acritico verso Hamas, al contrario la criticava e riteneva che da quando Hamas era al governo i diritti umani a Gaza si siano ristretti.Spero che lei si renda conto di aver scritto cose false e dunque di aver infangato la memoria di un ragazzo che invece andare a giocare a calcetto con gli amici se ne e’ andato in Palestina, ha rischiato la vita per anni e alla fine ha dato la sua vita per dei bambini, delle donne e degli uomini oppressi da una potenza straniera, come sostengono decine di risoluzioni Onu.
Buona giornata, che la pace e la verità sia con noi.
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Hamas era il mezzo per i palestinesi di Gaza di difendersi da un’assembramento, dalla privazione dei diritti e dagli assassinii impuniti. Prima arriva il terrorismo israeliano (Haganah, Irgun e Banda Stern…come li calssificate: portatori di pace????) Un popolo ha il dovere di difendere i diritti e la vita della sua gente!! Cosa avreste suggerito voi al loro posto? Quali soluzioni diplomatiche avreste proposto ad un popolo che non viene ascoltato da nessuno figuriamoci dagli stessi israeliani? Arrigoni era per la pace ma a favore della lotta partigiana. Emilio mi stupisce che ti attacchi alla nota che hai pubblicato (quella del volantino sulla vetrina di un negozio) dichiarando che Arrigoni fosse sionista. E’ una notizia, e lui l’ha riportata come tale. Ha solo intitolato “non vorrei essere eccessivo ma se i palestinesi non possono uscire perche’ gli israeliani dovrebbero entrare?” gia’ perche? te lo chiedo io a te? perche’ loro posso entrare? Non vi seite MAI occupati di Arrigoni da veri giornalisti. vi siete limitati a parlare dei fatti inerenti il suo assassinio..le stesse cose che trovi sul corriere della sera tanto per intenderci. Quello che diceva la maggior parte della stampa italiana, la solita stampa italiana. Non siete mai andati a fondo: raccontami come si vive in Israele. Dimmi come vive un palestinese in Israele, quali sono i suoi diritti, se puo’ comparsi una casa, un terreno e mandare a scuola i suoi figli. Raccontami del muro che circonda le loro case. Come vivono i palestinesi a Gaza e come vivono i palestinesi nella West Bank e i profughi che non hanno piu’ il diritto di tornare sulla loro terra. Dimmelo tu, giornalista, cosa succede la’.
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errata corrige: “dichiarando che Arrigoni fosse antisemita.” Anche se per i sionisti essere antisionisti vuol dire essere anche antisemiti. I primi razzisti sono loro! Uno stato si costruisce inglobando le culture, le religioni e le diversita’. I diritti devono essere uguali per tutti. Ma come si fa dire che Israele e’ uno stato democratico?
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Guarda caso di chi e’ la foto sulla vostra Home page: Ruby!!!! Sappiamo piu’ di lei che di quello che succede nel mondo!!! Tenete anche voi all’oscuro la gente con le solite “notizie” trite e ritrite. Travaglio docet!
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se l’esercito di uno stato colono sparasse in testa a mio figlio la mia vendetta sarebbe 10 volte più tremenda.
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Consiglio la visione di questo piccolo filmato sul temibile razzista Arrigoni, in cui esprime le sue pericolose idee sanguinarie e antisemite:
http://tv.repubblica.it/copertina/vittorio-arrigoni-il-video-testamento/66739?video
STAY HUMAN.
Mi mancherà questo ragazzo.
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Bravo Mariano.
E’ semplicemente incredibile che un ragazzo come questo, con questi ideali, con le scelte che ha fatto, dopo anni in cui rischiava la vita a Gaza per aiutare un popolo disgraziato, ammazzato in modo orribile, morto da innocente, debba ricevere tutto il fango che una parte dell’Italia gli ha vomitato addosso in questi giorni.
Penso ci sia troppa disinformazione e anche una certa faziosità a favore del governo israeliano, un governo che infrange le risoluzioni Onu un giorno si e l’altro pure, un governo che si permette di sputare in faccia anche all’unico governo al mondo che lo appoggia, quello americano, come ha fatto nel giorni della visita di Biden, un governo formato da fascisti (posso usare la parola fascisti?) del calibro di Lieberman, protagonista di dichiarazioni del tutto criminali come quella in cui proponeva di distruggere Gaza con una bomba atomica. Tutto ciò e’ veramente incredibile. Sono oltremodo amareggiato e pessimista.-
Si, in effetti è molto brutto. E’ la disonestà intellettuale di questi “giornalisti” che, nelle migliori delle ipotesi, ripetono concetti preconfezionati in altre sedi e nelle peggiori sono in completa malafede.
Aspettarsi da loro una smentita o in dietrofront, o meglio ancora, delle scuse è completamente inutile anche perché ormai il danno è fatto. Hanno contribuito a quel certo rumore di fondo su cui fiorisce quell’opinione pubblica che subiamo giorno per giorno.
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